martedì 4 giugno 2024

Conosci un percorso facile verso l'infelicità ed evita quella scelta nella tua vita

 


C'è un modo facile per sprofondare in scelte che diventano fonte di infelicità e portano l'essere umano alla completa disperazione. C'è un percorso facile verso l'infelicità ed è spaventoso rendersi conto che gran parte dell'umanità ha optato per questo. Dobbiamo riflettere su questa realtà e sui suoi effetti in modo che tu possa evitare questo errore nella tua vita ed essere felice.

Dov'è l'errore che ci rende infelici?

Dio ci dona doni meravigliosi e concede piaceri leciti che riempiono l'anima di gioia piena. Quando le cose buone vengono vissute nel modo giusto, abbiamo un senso di appagamento e tutto ha un senso, tuttavia, c'è un modo di vivere illecito che ci distrugge.

Il Venerabile Fulton Sheen, nel libro The Peace of the Soul, disse: "I nostri istinti e le nostre passioni sono doni di Dio; Il peccato è nella sua perversione. Il peccato non è nella fame, ma nella gola. Il peccato non è nella ricerca della sicurezza economica, ma nell'avarizia. Il peccato non è nel bere, ma nell'ubriachezza. Il peccato non è nella ricreazione, ma nella pigrizia. Il peccato non è nell'amore o nell'uso della carne, ma nella concupiscenza, che è la sua perversione. Proprio come la sporcizia è materia nel posto sbagliato, il sesso può essere carne nel posto sbagliato".

La frase ci invita a una profonda riflessione sulla nostra natura umana e sul rapporto tra i nostri istinti e la morale cristiana. Riconoscendo i nostri doni naturali e utilizzandoli in modo equilibrato e ordinato, possiamo vivere una vita piena e virtuosa, in armonia con gli insegnamenti della Chiesa cattolica. L'analogia della sporcizia come "materia nel posto sbagliato" è abbastanza illustrativa. Così come la sporcizia fuori dal posto giusto provoca disagio e disagio, l'uso disordinato dei nostri istinti naturali genera squilibrio, sofferenza e allontanamento da Dio. È evidente che le persone sono tristi proprio perché cercano la gioia nel modo sbagliato, ti rendi conto?

Il peccato non cesserà mai di essere peccato

Nello stesso libro, il Venerabile Fulton Sheen dice: "I peccati non diventano virtù se sono ampiamente praticati. Il giusto è sempre giusto anche se nessuno ha ragione, e il torto è sbagliato anche se tutti hanno torto".

Sheen afferma giustamente che i nostri istinti e le nostre passioni sono, di per sé, doni di Dio. La fame, il desiderio di sicurezza, la ricerca del piacere e la sessualità sono aspetti intrinseci della natura umana, creati da Dio per la nostra sussistenza, il nostro benessere e la nostra procreazione. Il problema sta nella perversione di questi doni, quando li usiamo in modo disordinato e contrario al loro scopo originale. Tali perversioni sono cattive in se stesse e non cesseranno di esserlo, anche se la maggior parte della popolazione mondiale è impantanata negli stessi errori.

L'affermazione, carica di saggezza e convinzione, trova eco negli insegnamenti di diversi santi cattolici, come san Tommaso d'Aquino, che ha sottolineato l'importanza della legge naturale come guida morale, anche se va contro ciò che fa la maggioranza. Cioè, anche se il mondo cerca di spingere tutte le ideologie, le persone che vivono in tali errori non troveranno mai la piena felicità, perché Dio ha piantato nelle profondità di ogni essere il seme della legge naturale, l'essenza di ciò che è stato creato per essere ciò che è. Manipolare l'ordine naturale delle cose significa creare aberrazioni e creare caos.

Dov'è la felicità?

In un altro estratto da The Peace of the Soul, il Venerabile Fulton Sheen afferma"Tutto l'amore, tutta la perfezione e tutta la felicità sono prima in Dio, poi nelle cose. Più le creature vicine, come gli angeli e i santi, vengono a Dio, più sono felici; più sono lontani, meno possono rivelare le opere della Divinità".

Questa citazione ci invita a immergerci in un viaggio spirituale alla ricerca della vera felicità. Sheen ci insegna che l'amore, la perfezione e la felicità non si trovano nelle cose materiali o nelle conquiste mondane, ma piuttosto in Dio, la fonte di ogni bene. Le creature che si avvicinano a Dio, come gli angeli e i santi, sperimentano una felicità profonda e autentica, perché si immergono nella luce della santità divina. D'altra parte, coloro che si allontanano da Dio, cercando la felicità nelle cose terrene, trovano solo frustrazione e vuoto.

La ricerca della vera felicità richiede quindi un movimento di conversione del nostro sguardo. Dobbiamo trascendere la ricerca di piaceri effimeri e dirigere i nostri cuori a Dio, la fonte inesauribile dell'amore, della perfezione e della gioia.

di Altair Fonseca 

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