Ci par giusto che, essendo Gesù quel benefattore degli uomini, che il Vangelo ci fa conoscere, tutti i suoi conoscenti, amici, contemporanei, e tutto il popolo della sua terra l'avrebbero dovuto ammirare, riconoscere ed amare. Il cuore e la ragione non saprebbero pensare diversamente. Invece non fu così.
Ancor bambino fu cercato a morte e dovette fuggire in Egitto. Giovane predicatore del Regno di Dio, fu calunniato, disprezzato, odiato. Poiché egli condannava l'ingiustizia e la falsità, contro di lui si scagliarono i capi del popolo, giurando di farlo morire. Così fu crocifisso Colui che era stato tutto amore e compassione per gli uomini, persino per i peccatori.
Ora il nostro dovere è di riparare quel Cuore Divino, risarcendolo di tutti gli oltraggi e di ogni ingratitudine, amarlo, amarlo, amarlo!
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