Il Ven. Padre Luigi Daponte della Compagnia di Gesù, prima di scrivere le sue ultime meditazioni, volle implorare la grazia della Spirito Santo, e dopo alcuni giorni di ferventi preghiere sentissi a un tratto rischiarato da tanta luce e acceso da tanto amore, che andava esclamando come fuori di sè: Ah, Signore! bastano i lumi, bastano le fiamme; bastano, bastano, (Schouppe, ivi).
Il celebre teologo Francesco Suarez faceva da giovane sì poco progresso negli studi che pensò di abbandonarli; ma un prudente maestro lo consigliò d'implorare i lumi dello Spirito Santo per la intercessione della santa Vergine Maria; il giovanetto obbedì: ed ecco avverarsi nella sua mente il più ammirabile cangiamento; il suo intelletto divenne sì illuminato e penetrante che scioglieva in un istante le questioni più difficili; la sua memoria divenne sì potente che tutto conservava quanto poteva leggere o udire; e negl'importanti e numerosi suoi scritti si ammira insieme tal profondità e chiarezza che forma la maraviglia dei sapienti (Scouppe, ivi).
San Gregorio il Grande, uno dei primi quattro Dottori della Chiesa latina, era divotissimo dello Spirito Santo, e continuamente ne implorava i lumi, e quando ei dettava, lo Spirito Santo l'assisteva anche visibilmente, onde Pietro
Diacono potè attestare che più di una volta vide il Divino Spirito aleggiare intorno al capo del santo Pontefice sotto la forma d'una candidissima colomba. Ed ecco perchè san Gregorio Magno si suol rappresentare colla penna in mano e colla testa alzata in atto di ascoltare ciò che una colomba gli dice all'orecchio (ivi).
Nessun commento:
Posta un commento