“Il diavolo è omicida e bugiardo fin dal principio.”
“Già è in azione il mistero dell’iniquità; solamente v’è colui che lo trattiene ora e lo tratterrà fino a che sia tolto di mezzo.” ... 2 Tessalonicesi 2:7
Se non verrà compiuta presto la corretta Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, la Terza Guerra Mondiale ed il terrificante regno dell’anticristo che ne deriverà, non sono eventi lontani nel tempo.
“La venuta di costui [L’Anticristo] avrà luogo per opera di Satana, con ogni potenza e segni e prodigi
bugiardi:
“E con tutti gli inganni di ingiustizia per quelli che periranno per non aver accolto l’amore della verità in maniera da salvarsi. E per questo manderà loro Iddio forza d’inganni sì che credano alla menzogna.” ... 2 Thess. 2:9-10
L’attacco sistematico a Dio nella nostra epoca
“Questa mentalità, questa cultura programmaticamente atea non si scontra solamente contro la città di Dio dal suo esterno (come la città dell’uomo secondo il senso agostiniano) – essa penetra anche all’interno delle sue mura, infettando surrettiziamente col proprio veleno i fedeli, e persino i religiosi e i sacerdoti. Prendiamo ad esempio i frutti del naturalismo, della sfiducia e della ribellione che sono nati all’interno della Chiesa…
“La nuova società atea è governata da gente che opera in modo assai efficace e assolutamente premeditato; gente che impiega sofisticati strumenti tecnologici, scientifici, sociali ed economici; che segue una strategia elaborata alla perfezione, e che esercita un controllo pressoché completo sulle organizzazioni internazionali, sulle banche d’affari, sulle reti di comunicazione, sulla televisione, sulla radio, sulla stampa, e in mille altri modi ancora.”
Don Pedro Arrupe S.J., Padre Generale della Compagnia di Gesù, durante un discorso della Quarta Sessione del Concilio Vaticano Secondo, nel settembre 1965. (Cfr. Gianni La Bella, Pedro Arrupe, general de la Compañia de Jesús: nuevas aportaciones a su biografia, pp. 588-589.)
Introduzione: Una guerra contro l’umanità – invisibile ma reale
“La Massoneria si oppone implacabilmente al Dio trascendente.”
- Padre Denis Fahey, durante le sue lezioni ai suoi studenti -
A) Una guerra invisibile
Ne L’arte della guerra, Sun Tzu definisce l’elemento fondamentale di base della sua dottrina sulla tecnica bellica: “Tutta l’arte bellica è basata sulla dissimulazione”. Ancor prima della strategia, delle tattiche militari, della preparazione logistica e degli armamenti, ciò che porta alla vittoria è l’impiego con successo della dottrina della dissimulazione – e questo può avvenire solo grazie all’invisibilità. Quando è possibile ottenere l’invisibilità, un esercito può sferrare un attacco senza che l’esercito avversario ne conosca addirittura l’esistenza, finché non è troppo tardi e quest’ultimo ha due sole scelte: arrendersi o venire distrutto. Come afferma Sun Tzu, quindi, la vittoria contro il nemico viene ottenuta come “massi che rotolano giù da una montagna ed infrangono i gusci delle uova.” Noi siamo le uova.
È infatti in atto una guerra senza tregua per il dominio del mondo, che viene combattuta su scala mondiale sin dal XVIII secolo e che sta raggiungendo il suo apice proprio in questo periodo della nostra storia.
Sfortunatamente, la maggior parte dell’umanità sembra esserne ignara, così come sembra ignorare il pericolo mortale che incombe su tutti noi. Inoltre, la maggioranza di coloro che sanno dell’esistenza di tale conflitto, ha tuttavia una conoscenza della sua natura assolutamente fuorviante. Prendiamo ad esempio le masse che furono plagiate dai nazisti, il secolo scorso, e da questi convinte che il male che minacciava il mondo e che andava sconfitto a tutti i costi fosse costituito dalla razza ebraica. Oppure pensiamo a tutti quelli che, negli ultimi due secoli, hanno ritenuto che il male risiedesse nel Bolscevismo, nell’Impero Britannico, nel fascismo, nel capitalismo o nell’imperialismo americano. Chi è a conoscenza di questa guerra, quindi, ha in genere una conoscenza di essa profondamente fuorviata, perché la sua comprensione si è formata sotto l’influenza interessata e manipolatrice degli organi d’informazione e di un sistema istruttivo a sua volta corrotto dalle ideologie.
Il pericoloso richiamo delle ideologie sta nel fatto che esse non sono mai del tutto false o totalmente malvagie, perché forniscono sempre una certa caricatura della verità, confezionata ad arte da interessi superiori che mirano a contraffare la realtà dei fatti affinché le soluzioni da loro proposte risultino le più allettanti e vengano accettate dall’opinione pubblica. Quest’immagine contraffatta serve al duplice scopo di offrire una spiegazione plausibile degli eventi mondiali, che sia di facile comprensione, e allo stesso tempo a nascondere i veri motivi, gli scopi reconditi, e le vere identità dei suoi creatori occulti.
Prima ancora di poter perpetrare le loro atrocità, i leader ideologici dei movimenti politici più grandi e distruttivi della storia non sarebbero mai potuti diventare così pericolosi e immensamente dannosi per l’umanità se non fossero rimasti essi stessi vittime delle ideologie che li hanno consumati – ideologie create in realtà dai loro padroni occulti e date in pasto a loro (o ai loro mentori) nelle logge e nei luoghi d’incontro delle società segrete, con tutto il sostegno segreto necessario alla loro ascesa al potere.
Gli ideologi giurano sempre eterna lotta contro gli esponenti delle ideologie rivali, ma queste sono in realtà assai più simili tra loro di quanto i loro stessi esponenti si preoccupino di rendere noto, o persino di ammettere. Come spiega Zbigniew Brzezinski,”comunismo, fascismo, nazismo...”, sono “generalmente imparentati, storicamente collegati e politicamente alquanto simili.”1 Dopo aver siglato il patto di non aggressione con Stalin (23 agosto 1939), Hitler subì un vero e proprio fuoco di fila da parte di diversi membri del Partito Nazista, e dovette difendere la propria mossa durante un raduno dei Gauleiter nazisti, dichiarando che “il comunismo ed il nazional-socialismo sono essenzialmente la stessa cosa.”2 Non è pertanto un’esagerazione, quella di Brzezinski, quando descrive la guerra tra la Germania nazista di Hitler e la Russia sovietica di Stalin come “una guerra fratricida tra due filoni di una fede comune.”3 Le altre ideologie che ho ricordato poco fa, cioè il fascismo, l’imperialismo britannico e quello americano (che sono oramai fusi in un neo-fascismo anglosassone rappresentato dal neo-Impero Angloamericano4), sono anch’essi collegati tra loro. Tutte queste ideologie, infatti, condividono un genitore comune, sono tutti movimenti pseudo-messianici e fanno tutti parte dei frutti dello stesso albero malvagio. Quest’albero è in realtà un’Idra dalle molte teste, una bestia che indossa mille maschere. Osa definirsi ebrea (Apo 2:9), ma è in realtà il frutto del seme del più antico nemico dell’ebraismo e del popolo ebraico (1 Re 18; Esther; Giuditta; 1 & 2 Maccabei), simbolicamente rappresentato nel libro della Genesi con l’immagine della Torre di Babele.
B) Chi è il nemico?
Se vogliamo cogliere la vera natura di questo conflitto, dobbiamo prima rispondere a questa domanda: “Chi è il nemico?” Troveremo che la risposta ci è stata data molteplici volte dalle Sacre Scritture. Fu Nostro Signore Gesù Cristo a parlare di questo conflitto, nei Suoi discorsi sulla fine dei tempi, ed esso è rivelato nonché predetto profeticamente nei tanti testi escatologici delle Scritture. Il nemico è “il Mistero dell’Iniquità” (2 Tess 2:7), che oggigiorno opera nella Massoneria.
In quanto ente geopolitico organizzato, ad esso fanno riferimento entrambi i Testamenti col nome di “Babilonia” (Is 21,9; Apo 14,8; 16-9; 17,5-6; 18,2.9-10.21). Se vogliamo sapere come sconfiggere questo nemico, possiamo trovare la risposta nel Segreto di Fatima.
Solo pochi mesi fa mi sono incontrato in Vaticano con un arcivescovo che non ritiene che vi sia alcun motivo di preoccupazione in merito ad una nuova guerra mondiale. Secondo la sua opinione, esiste qualche legittima preoccupazione solo in relazione al terrorismo (mi ha citato addirittura Al-Qaeda), ma non vi sarebbe nessuno sviluppo geopolitico di gravità tale da minacciare la pace nel mondo. Gli ho risposto dicendogli che era interessante il fatto che avesse nominato Al-Qaeda, perché quell’organizzazione è stata creata in realtà dalla CIA, con la collaborazione di altre agenzie d’intelligence. L’arcivescovo non mi ha assolutamente creduto – era come se gli avessi detto che Vladimir Putin è un alieno e che i suoi eserciti sono schierati sulla faccia nascosta della luna, pronti all’attacco!
Quella dell’arcivescovo non è altro che una risposta condizionata, proprio come quelle dei cani di Pavlov. Queste persone sono addestrate dal “controllo della percezione” a non vedere le azioni ostili che stanno accadendo davanti ai loro occhi, sono addestrate a ignorare la presenza del nemico che si trova a pochi metri a loro. Come quell’arcivescovo, tanti altri sono stati resi ciechi, proprio come lo furono i nativi della Terra del Fuoco, in Sud America, che all’arrivo delle navi da guerra spagnole, pronte a sparare e a poca distanza da loro, non colsero l’immenso pericolo cui andavano incontro, perché non avevano mai visto delle navi così grandi prima d’allora. Se vogliamo riacquistare la vista non dobbiamo permettere che il governo e gli organi d’informazione ragionino al posto nostro; dobbiamo al contrario usare la nostra mente ed il nostro intelletto per analizzare la realtà dei fatti e le verità che sono davanti ai nostri occhi.
Se saremo in grado di evitare di formulare giudizi basati su riflessi condizionati, se sapremo esaminare le prove e a sottoporre tutto alla nostra analisi critica, allora non ci vorrà molto per capire l’assurdità di tante “verità” che siamo stati indotti per troppo tempo a credere e accettare, e giungeremo finalmente a comprendere l’esistenza di una guerra mondiale che viene combattuta da secoli. Non si tratta certo della cosiddetta “guerra contro il terrorismo,” quella che i governi ci dicono venire combattuta contro oscuri gruppi terroristici sostenuti da militanti islamici o regimi comunisti! Assolutamente no, si tratta di una guerra condotta contro noi tutti noi, al fine di creare un nuovo governo mondiale, uno stato di polizia perverso e genocida che è contro i cristiani, gli ebrei, i mussulmani e contro Dio.5
C) Cosa dobbiamo fare per riuscire a comprendere la verità prima che sia troppo tardi
Il primo passo che dobbiamo intraprendere, al fine di giungere alla giusta comprensione della vera natura dell’attuale crisi globale, è quello di mettere da parte i nostri preconcetti e riconsiderare il problema dall’inizio. Come sempre, quando vogliamo risolvere un problema difficile dobbiamo riuscire a riconsiderarlo da capo e da altri punti di vista, a prescindere da quanto siano salde le nostre considerazioni iniziali. È una delle lezioni più importanti che ho appreso mentre studiavo filosofia all’Angelicum. Un nostro professore, il noto studioso domenicano Klemens Vansteenkiste, O.P., a lezione spiegò che San Tommaso d’Aquino riconsiderava sempre da capo qualsiasi problema, ogni volta che gli veniva posto, a prescindere da quante volte lo avesse già analizzato in passato.
Molte persone sono poco disposte a farlo, e il risultato è che la loro mente diventa prigioniera delle loro stesse convinzioni. Questi convincimenti, però, non sono il frutto di un’analisi basata su solide prove, bensì l’esito acritico prodotto da un’abitudine mentale a lungo nutrita che spinge molti ad accettare dei presupposti basati solo su prove parziali accuratamente preselezionate ed imboccate loro con il cucchiaino. Sono perciò convincimenti privi di un forte sostegno fondato su prove accertate e fattuali.
Dobbiamo allenarci a infrangere questa forma mentis sbagliata e ad effettuare noi stessi, quando possibile, un esame accurato delle prove.
Questo vuol dire ricercare e investigare da soli, piuttosto che affidarsi alle prove pre-selezionate che ci vengono accuratamente fatte leggere dai governi e dai mass-media, entrambi assolutamente sotto il controllo delle elite finanziarie mondiali.6 Il nostro giudizio deve tornare ad essere obiettivo e deve basarsi interamente ed esclusivamente sull’analisi razionale delle prove, e non deve quindi essere soggetto all’indebita influenza di pressioni politiche, sociali od economiche.
L’oggettività richiede che si presti la giusta attenzione ad un
argomento e alle prove a suo sostegno, al fine di emettere un proprio giudizio solo sulla base di quelle prove. La verità è la conoscenza della realtà basata su premesse a) rivelate infallibilmente, b) evidenti di per sé o 3) dimostrate in modo rigoroso. Se ci adagiamo in uno stato mentale che accetta acriticamente le premesse spacciateci dagli organi d’informazione, dai governi, dalle istituzioni educative; o se permettiamo che pressioni sociali e considerazioni di carattere economico influenzino eccessivamente il nostro pensiero, allora possiamo stare sicuri che non arriveremo mai a trovare la verità oggettiva nelle cose più importanti per la razza umana.
Chi rifiuta una tesi solo perché indignato dall’accusa d’essere stato condizionato a pensare in un certo qual modo o a sostenere chi propone una certa idea, è esso stesso prigioniero dei propri preconcetti ed è quindi incapace di un giudizio critico che porti all’ottenimento della verità oggettiva.
Che si tratti di vanità o di mero interesse personale, quasi sempre accade che la gente “normale”, al fine di rimanere all’interno dei sicuri parametri del “socialmente accettabile”, si rifiuta acriticamente di ascoltare le tesi e le argomentazioni di coloro che la “società” – condizionando così l’opinione pubblica – ha bollato come strani o “fuori dalla norma”. In genere si rischia la carriera o la reputazione in una comunità, cose che per la maggior parte delle persone sono molto più importanti che trovare una risposta alla domanda “Quid est veritas?”
[“Che cos’è la verità?”] Per queste persone, vivere in una menzogna è un prezzo accettabile da pagare per evitare conseguenze indesiderate, che potrebbero avere un impatto negativo per le proprie vite. Queste persone non si rendono conto che la loro Fede Cattolica e le loro opinioni conservative in materia sociale stanno venendo sempre più bollate come “fuori dalla norma”,7 e per loro sarà oltremodo difficile riuscire a gestire la verità del Segreto di Fatima.
D) Il Terzo Segreto di Fatima, nella sua integralità, vi aprirà gli occhi!
Il Terzo Segreto di Fatima è stato tenuto completamente nascosto per più di mezzo secolo, e ciò che è stato rivelato il 26 giugno 2000 ne costituisce solamente la parte più “politicamente corretta”. Nel novembre 1984 venne pubblicata un’intervista al cardinale Joseph Ratzinger, nella quale venne fornita la chiave per accedere ai contenuti essenziali del Segreto. Il Cardinale Ratzinger collegò il contenuto del Terzo Segreto ai “novissimi” (cioè i testi escatologici delle Scritture) e ai messaggi celesti rivelati in varie apparizioni Mariane. il Segreto di Fatima svelerebbe quindi il “Mistero dell’Iniquità” che San Paolo, quasi 2.000 anni fa, disse essere “già in atto” (2 Tess 2,7). Quando avremo cominciato a cogliere la vera natura e l’assoluta gravità di questo mistero e delle sue ramificazioni a livello geopolitico, non avremo problemi a capire perché Giovanni XXIII impallidì e quasi svenne, dopo aver aperto la busta contenente il Segreto e averne letto le sue circa 25 righe di testo.
Persino Papa Giovanni non riuscì ad affrontare i contenuti del Segreto e decise di rimetterlo nella sua busta, richiudendola. Non è quindi strano il fatto che anche altre persone, di spessore e caratura decisamente inferiori rispetto a quelle del Santo Padre, non siano riuscite ad affrontarne i contenuti. Non ci sono più scuse, tuttavia, perché sono passati da allora più di cinquant’anni e il testo del Terzo Segreto con le “parole che la Beata Vergine ha confidato ai tre pastorelli sotto forma di segreto”8 non è stato ancora rivelato – mentre gli eventi di cui parlava la Madonna hanno avuto già inizio e si stanno manifestando nella nostra epoca. È giunto il momento in cui dobbiamo affrontare la verità racchiusa nel Segreto, piuttosto che tenerla nascosta. È giunto il tempo di accettare quella verità e di fare i conti con essa, prima che i terribili e cataclismatici eventi predetti nel Segreto e nelle Scritture devastino l’umanità e riducano gran parte della terra in un immenso cimitero.
di Padre Paul Kramer
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