21 Marzo 1923. Durante la notte venne Vittorio B... da me, mi guardò triste, non diede alcuna risposta e se ne andò.
22 Marzo. Mi svegliai all'una e mi sentii dire: "Vuoi aiutare questi, come hai aiutato me?" Io accesi la luce ed ecco che vidi accanto al mio letto il Parroco S......; non posso dire di sicuro perchè egli era ormai sparito. Allora vidi per la prima volta che cosa c'era ancora lì. Una quantità di donne e di uomini.
C'era di nuovo anche Vittore; era una cosa molto pesante, ma se ne andarono presto; non potei contare quanti erano.
23 Marzo di notte: ai nuovo, rimasero a lungo, sono 16. Io: "Si prega per voi, non dovete venire più". Allora Vittore dice: "Noi dobbiamo". - Io: "E chi lo vuole?" Nessuna risposta. Essi si fermarono ancora un poco, mi guardarono tutti e poi se ne andarono. Vennero tutte le notti, ma non c'è niente da fare con loro. Io prego e dopo un po' essi se ne vanno.
26 Marzo. Sono soltanto nove, del tutto sconosciuti. Domando: "Dove sono gli altri?" ma non ricevo risposta *.
* Nota. Domande che esprimono soltanto curiosità e desiderio del sensazionale, non ricevono risposta. Il lettore potrà constatare ripetutamente questo fatto.
Ora questi sono nove; vengono tutte le notti. Non è pesante; io prego e dopo un po' essi se ne vanno.
29 Marzo. Tutti e sedici sono di nuovo qui. Una di loro che non conosco mi viene molto vicina e dice: "Ti ringraziamo''. Io non ho il coraggio di toccare la sua mano, lei mi stese ambedue le mani. Io domando: "Potete far Pasqua in Cielo?" Essa dice: "Alla luce", molto chiaramente: non potè dire altro.
Allora mi vengono tutte vicine, non comodo, io aspergo con acqua santa, ed ecco subito spariscono. Strano che i sedici adoperavano ben poco spazio, stava davanti a me un piccolo mucchietto eppure erano figure grandi e piccole. Colei che mi parlò era molto giovane con una espressione amica, un vestito nero, una sciarpa bianca; tutte erano vestite da lavoro.
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