venerdì 15 novembre 2019

IN ADORAZIONE



UN BALSAMO E DOLCI PROMESSE

Ci sono molti modi per incontrarsi con Dio, ma esiste un momento unico, privilegiato, nel quale possiamo, come non mai, nutrirci della sua Presenza, ed è quando siamo di fronte al Santissimo Sacramento.
Senza guardare niente altro che quella bianca Ostia, possiamo pregare ed entrare in rapporto diretto e profondissimo con Gesù.
Per questo, basta raccogliersi e cercare, nel silenzio, prima lo Spirito Santo di Dio, quella Fonte dentro di noi che comincia a far sgorgare, a poco a poco, l’Acqua Celeste: Gesù, che ci sta davanti, ma che poi entra in noi attraverso il suo Amore, la sua Tenerezza, le sue Parole o il suo Mormorio, finché la portata della Sorgente aumenta, arrivando a placare la nostra sete e a bagnare l’aridità dei nostri pensieri e sentimenti.
Così, possiamo sentire finalmente Gesù, in totale unione con noi (in una vera Comunione), di modo che non siamo più "Lui ed io", ma “Tu in me ed io in Te…”.
Una sera, in cui le Immagini dei “tre Gesù” o della Santissima Trinità, in Tre Persone uguali, ritornarono alla mia mente e ricordavo la visione che ho già raccontato, Gesù parlò al mio cuore dall'Ostensorio:

“Quando dicevo:
“Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre, se non per mezzo di Me. Se Mi conosceste, conoscereste anche il Padre. Ma, ora, Lo conoscete e Lo avete visto…” (Gv. 14,6-7) - Io dissi che non è possibile conoscere Me senza conoscere anche il Padre, vedere l’Uno senza l’Altro, udire la mia Parola e contemplare le mie Opere, senza percepire le Parole e le Opere del Padre.
Quel dialogo con San Tommaso dovrebbe introdurvi in una prolungata Meditazione!
Dovrebbe, sotto la guida del mio Santo Spirito, portarvi a scrutare le profondità che hanno permesso, anche a molti  Santi, di essere trasportati su altezze inaccessibili all’intelligenza umana: verso le cime vertiginose del Vangelo, che contiene tante vette!
Figli miei, mai linguaggio umano ha enunciato realtà così sublimi!
Io, con un linguaggio facile e perentorio (sicuro), ho pronunciato sentenze decisive; l’idioma (linguaggio) dell'uomo, tuttavia, ignora la loro pienezza.
Desidero che Mi conosciate, non come Mi conobbero, un giorno, i miei Apostoli, secondo la carne, ma con una spinta che vi faccia penetrare oltre le apparenze, perché possiate acquisire una Contemplazione appassionata, superiore alla  conoscenza astratta e speculativa di molti Filosofi.
Coloro, che Mi vengono a trovare all'Altare, sappiano che stanno già posando i piedi nei giardini del Paradiso, poiché, come è vero che il Cielo arriva alla fine della vostra vita, è ancora più certo che più certo che questa è la vostra eredità, la quale, per Fede, vi assicura un trionfo certo nei vostri momenti di tribolazione e di dubbio”.

Un giorno, durante una Meditazione, pensavo a come è sconcertante la resistenza del Mondo alla Buona Novella, la dura opposizione al Messaggio di vita e di gioia… Sembrerebbe quasi che il rancore si accanisca contro l’Amore…
Allora, mi chiesi come ci si possa difendere dall’Aggressore.
Quante volte urtiamo contro l’ignoranza e contro l’indifferenza che, spesso, sembrano peggiori dell’aggressione!...
Ci preoccupa pensare che, quando cerchiamo di avvicinare il Mondo all’Amore di Dio, anziché buoni risultati e successo, riceviamo solo persecuzioni e avvertiamo il pesante fardello del fallimento…
Sussultai nel sentire la Voce di Gesù, che rispondeva alle mia inquietudini:

“Attraverso questa unione, voglio insegnarvi a non abbandonarvi a simili avversità, né a vani lamenti, ma a far fronte, invece, all’odio del Mondo, con un atteggiamento di calma e di gioia, con un animo da vincitori.
E non temete, è stato e sarà sempre così!
Inoltre, gioite di più quando sarete maggiormente perseguitati, perché, ogni volta che il Mondo maltratta le sue vittime,  queste avanzano nelle profondità della mia Scienza, crescono nell’intelligenza della Croce.
Voglio rendervi forti nella Fede e voglio che impariate ad amarMi sempre di più, attraverso le vostre visite, le vostre confidenze, i vostri dialoghi con Me, anche se, a volte, non li percepite come tali.
L’Anima, che tende ad essere retta, che è docile alla Grazia interiore, si apre pienamente alla Luce dello Spirito; non  succede così alle Anime egoiste e non sincere. 
Queste, imbevute dello loro scienza ed ostinate nel voler avere sempre ragione, hanno gli sguardi ottenebrati e fuggono la chiarezza della Fede: è il peccato delle Tenebre contro la Luce.
Quelle parole che Io dissi:
“Venite a Me…”, furono e sono dirette a tutte le Anime, senza nessuna eccezione, a tutti quelli che soffrono e portano pesi o traumi molto difficili da sopportare… sono le parole che promettono la consolazione più reale alle vostre  sofferenze… il sostegno più efficace alle vostre responsabilità.
Sappiate, però, figli miei, che le responsabilità e le sofferenze, accettate come venute dalle Mani di Dio e viste con criterio soprannaturale, vi aprono le Porte del Cielo.
Tutto questo lo capite quando trascorrete del tempo in Adorazione, davanti a Me, perché Io parlo alla vostra Anima,  sebbene la maggior parte delle volte non lo percepirete.
Da questi incontri, uscite con rinnovato vigore e con maggiori forze, per affrontare la vita, con tutti i suoi dolori e umiliazioni”.

In diverse occasioni, Gesù mi aveva rivelato che il cammino verso il Paradiso è difficile e pieno di rinunce... che la vita dell’uomo è una continua lotta e che la Porta del Cielo è stretta.
Invece, adesso, dalla sua Presenza Eucaristica, ci avverte che tutto questo si può trasformare in qualcosa di soave e di facile, “se lo viviamo in Lui, aiutati da Lui”. 
In un’occasione, mentre guardavo uno dei nostri fratelli dell’Apostolato venire a visitare Gesù Sacramentato, il Signore mi spiegò che il primo beneficio di queste visite è l'ottenimento della sua Pace, e così ogni momento difficile delle nostre giornate può essere affrontato con serenità. 
Disse che Egli ripaga, con innumerevoli benefici terreni e spirituali, l’Anima che risponde al suo Invito, all'Adorazione Eucaristica.
Riconobbi che, effettivamente, quella persona era molto cambiata da quando faceva visite al Santissimo Sacramento.
Ho potuto, veramente, constatare come una persona, solo andando a visitare Gesù, può vedere trasformarsi la propria vita.
All’improvviso,  vidi  questa persona  come in un globo  di  luce  e notai  che,  mentre pregava,  questo cresceva, allargandosi e raggiungeva sua moglie e la sua famiglia.
Subito, apparve una macchina che correva ad alta velocità, si scontrava contro qualcosa e rimaneva schiacciata, ma il guidatore ne usciva illeso, circondato da un alone un poco più chiaro di quello che avvolgeva la persona in preghiera, davanti al Signore.
Seppi, allora, che il Signore aveva voluto mostrarmi la protezione di Dio sugli Esseri che amiamo.
Così tanta importanza ha per Gesù la preghiera e la compagnia di un Essere Umano presso il Tabernacolo, che, come premio, Egli si prende cura dei suoi Cari e di tutto ciò che possiede.
Nel tardo pomeriggio di un Giovedì, in un’altra Cappella, un Sacerdote dirigeva l’Adorazione Eucaristica con i fedeli.
C’era abbastanza gente in Chiesa.
Io guardavo dall'esterno e vidi uscire dall'edificio un globo simile a quello descritto prima, ma con delle luci rosse e bianche, che roteava lungo la circonferenza della Cappella.
La gente pregava con il Sacerdote e quelle luci, come onde in espansione, si estendevano per circa un isolato e mezzo e poi, ancora di più, di più.
Diressi il mio sguardo verso un’altra direzione e notai due Cappelle, relativamente vicine l’una all’altra: da ognuna uscivano queste onde di colore bianco e rosso, che si espandevano fino ad unirsi con quelle dell’altra Cappella.
“Dio mio! - pensai - questo è il modo per proteggere una città e tutta la sua Comunità”.
Gesù venne in mio aiuto e mi disse:

“Scrivi queste promesse che, oggi, ti dico:
Io  prometto  all’Anima  che,  con  frequenza,  viene  a  visitarMi  in  questo  Sacramento  dell’Amore,  di  riceverla amorevolmente, insieme a tutti i Beati e agli Angeli del Cielo; che ogni sua visita sarà scritta nel Libro della sua Vita e le  concederò:
     
1. Tutte le Grazie richieste davanti all’Altare di Dio, in favore della Chiesa, del Papa e delle Anime Consacrate.
     2. L’eliminazione del Potere di Satana dalla sua persona e dai suoi cari.
     3. La protezione speciale in caso di terremoti, di uragani e di altri disastri naturali, che potrebbero colpirla.
     4. Sarà tenuta separata dal Mondo e dalle sue attrattive, che sono causa di perdizione.
     5. L’elevazione dell’Anima, affinché desideri solo raggiungere la Santificazione, in vista della Contemplazione eterna del mio Volto.
     6. La riduzione delle pene del Purgatorio dei suoi Cari.
     7. La mia Benedizione per tutti i progetti materiali e spirituali che potrà intraprendere, se saranno per il Bene della sua Anima.
     8. Riceverà la mia Visita, in compagnia di mia Madre, nel momento della sua morte.
     9. Sentirà e capirà le necessità delle persone per le quali prega.
   10. L’Intercessione dei Santi e degli Angeli, nell’ora della morte, per diminuire la pena temporale.
   11. Che il mio Amore susciti Sante Vocazioni Consacrate a Dio, tra i suoi Cari ed Amici. 
   12. L’Anima, che conserverà una vera Devozione alla mia Presenza nell’Eucaristia, non si dannerà e non morirà senza i  Sacramenti della Chiesa.

Ai Sacerdoti ed ai Religiosi, che propagheranno la Devozione all’Adorazione, farò ottenere molte Grazie speciali, il riconoscimento totale dei loro peccati e la Grazia per emendarsi.
Li aiuterò a formare Comunità di fedeli, devoti e santi, e riceveranno molti privilegi.
Prometto  queste  cose  a  tutti,  a  due  sole  condizioni,  frutto  dell'Amore  sincero  verso  la  mia  Presenza  Reale  nell’Eucaristia, che sono assolutamente imprescindibili (irrinunciabili), per la realizzazione delle mie Promesse:
     · Che lottino per conservare la dignità nei miei Altari.
     · Che siano misericordiosi con il Prossimo”. 

-Testimonianza di Catalina RIVAS-

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