Pene eterne ed immutabili
Le pene per il dannato sono eterne e senza mai alcuna attenuazione o alleggerimento.
Infatti la S. Scrittura parla di "verme che non muore" (Mc 9,42); di 'fuoco inestinguibile" (Ivi); di "fuoco eterno" (Mt 25,41.46).
È impensabile perciò sia la cessazione e sia un'attenuazione delle pene, di cui opinò soprattutto Origene. Egli parla di una apocatastasi, e cioè di una generale restaurazione che vedrebbe rifatti e salvati anche i dannati all'inferno e lo stesso Satana.
Ma a tale opinione si oppone la dottrina della Chiesa. Questa non ha mai accettato l'idea dell'apocatastasi, la condannò anzi formalmente nel 543 con papa Vigilio, come pure nel Conc. Costantinopolitano II (553), nel Conc. Costantinopolit. III (680) e nel Concilio II di Nicea (787).
Ma l'opinione di Origene si oppone pure al più elementare buon senso. Buon senso, espresso molto bene, per es., tra gli altri, da S. Epifanio e da S. Girolamo, quanto all'asserita rigenerazione. S. Epifanio, infatti, scrive: "Quanto a quello che egli (= Origene) cerca di sostenere, non so se piangere o ridere. L'insigne maestro osa affermare che il diavolo tornerà ad essere ciò che era stato e che rientrerà nella sua stessa dignità e ascenderà di nuovo al regno dei cieli. Cosa inaudita! Chi è tanto insensato e stolto da ammettere che S. Giovanni Battista, S. Pietro e S. Giovanni Apostolo ed Evangelista, come pure Isaia e Geremia e gli altri profeti, possano essere coeredi col diavolo del regno dei cieli?".
S. Girolamo, a sua volta, afferma: "Se tutte le creature ragionevoli sono uguali, e dalle virtù o dai vizi, per propria volontà, sono portate in alto o sprofondate in basso e, dopo un lungo giro e dopo innumerevoli secoli, avverrà la restaurazione di tutte le cose, e uguale sarà il merito dei combattenti; quale differenza vi sarà tra una vergine e una meretrice? Tra la Madre del Signore (il solo affermarlo è delitto) e le prostitute? Saranno eredi dello stesso regno il diavolo e Gabriele, gli Apostoli e i demoni?".
Da rigettare ugualmente l'idea di una mitigazione delle pene infernali. L'opinione molto in voga al tempo di S. Tommaso, è da questi così bollata: "Questa opinione è presuntuosa, perché contraria alle asserzioni dei Santi; è frivola, non fondata su alcuna autorità, ed è irragionevole".
Non resta allora che attenersi fedelmente alle parole della S. Scrittura e all'insegnamento della Chiesa, pur se una "pietà" tutta umana tenda a far buon viso ad opinioni del genere.
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