Vita della Vergine Madre di Dio
SUOR MARIA DI GESÙ DI AGREDA (1602-1665)
Le «esteriorità»
Quando suor Maria aveva diciotto anni, ossia l'anno seguente la sua professione, cominciano ad aver posto nella sua vita alcuni fenomeni mistici straordinari, ai quali si diede indiscreta
pubblicità, senza che lei lo volesse né lo sapesse. Uno dei confessori che ebbe in questo tempo fu il sopraddetto fr. Giovanni di Torrecilla. Di lui la
Venerabile dice che era più buono che discreto. Suor Maria andava con frequenza soggetta ad estasi e rapimenti, fenomeni di levitazione e altre manifestazioni, e accorreva molta
gente a vederla in questo stato. Le monache - allora governavano la comunità quelle venute da Burgos - anziché impedire le esibizioni, le fomentavano.
«E si aggiunse alla mia sventura che, dopo la Comunione, mi sollevarono il velo e mi videro alcuni secolari. E siccome questi rapimenti fanno tanto chiasso nel mondo imprudente, la pubblicità
si estese e andò avanti. Le superiore che avevo erano amicissime di queste esteriorità, così si impegnarono con gli uni e con gli altri secolari, e avendolo concesso ad alcuni, non potevano rifiutarlo
ad altri.
Mi avvisò di questo un infermo, che si trovava lì, e venne al convento per vedermi e fu con me molto discreto; la mia amarezza e il mio dolore fu tale, che feci voto di non andare a ricevere
nostro Signore senza rinchiudermi nel comunicatorio. Chiesi un lucchetto fuori di casa, lo misi e mi chiudevo a chiave; lo potevo fare, perché mi comunicavo da sola per le molte infermità che avevo. Altre volte,
quando mi nascondevano la chiave, bevevo lo sciroppo o prendevo una medicina, perché non mi obbligassero a ricevere nostro Signore, ritenendo cosa migliore restare priva di questo conforto, piuttosto che si facesse
un'imprudenza così grande, come mostrarmi a tutti quelli che accorrevano, poiché solo sentire il chiasso di quelli che venivano mi faceva svenire. Mi rimproveravano aspramente e mi dicevano che ero disobbediente
e per obbedire mi arrendevo».
Lei stessa, molti anni più tardi, quando racconterà con più esperienza e conoscenza le vie del Signore, si riferirà con alcune riserve alle vicende di quegli
anni
Di fronte alle lamentele dell'interessata, il ministro provinciale, fr Giovanni di Villalacre intervenne per mettere fine a quelle esibizioni. Per ordine del suddetto Provinciale,
lei stessa chiese a Dio di toglierle tutte le «esteriorità» e Dio glielo concesse. Questo avvenne nel 1623.
«Il modo che trovai di mettere fine a questa pubblicità fu che, armata di fede e di speranza, andai dal Signore e, prostrata davanti al suo Essere immutabile, gli dissi che non me ne sarei
andata, finché non mi avesse concesso di togliermi tutte le esteriorità in pubblico e gli chiesi che i benefici che mi avrebbe fatto fossero da solo a sola; e supplicai il superiore, che era il padre fr. Giovanni
di Villalacre, provinciale, di proibire alle religiose di mostrarmi ai secolari quando ero raccolta. Il superiore lo fece candidamente e l'Altissimo fin da quel momento mi cambiò il cammino e mi mise in un altro,
del quale era necessario scrivere molto per chiarirlo. Dilatò grandemente la capacità dell'intendere, le facoltà e i sentimenti, perché, per la grande ammirazione di una così alta conoscenza,
non perdessi i sensi, e in questo stato conoscevo più in un istante, che in tutti gli avvenimenti di tre anni».
A partire da questa data, la vita mistica della Venerabile, sebbene più elevata, resterà nascosta, senza queste ripercussioni esteriori.
I fenomeni cessarono e questa novità produsse non piccola impressione nelle monache, dando luogo a pareri diversi. Per molte, tale interruzione rendeva sospetto tutto il passato.
Lei taceva. Solo alla madre naturale parlò qualche volta, vedendola contristata per questo motivo.
A questi anni delle «esteriorità» appartengono anche i supposti viaggi della Venerabile, per evangelizzare gli indios del Nuovo Messico. Quando molti anni più
tardi suor Maria fu sottoposta a interrogatorio dai censori dell'Inquisizione, la maggior parte delle domande si riferivano a questi presunti viaggi della monaca in America, riportati in un Memoriale che si diffuse molto e di cui è autore fr Alfonso di Benavides, custode del Nuovo Messico, che si recò in Spagna nel 1630 e stette in Agreda. Di questo processo
diremo qualcosa più oltre.
Nello stesso anno 1623, le prime fondatrici fecero ritorno a Burgos e al loro posto si trasferirono da Madrid, dal convento del Caballero di Gracia, altre tre monache, anch'esse in
qualità di fondatrici. Queste erano davvero Concezioniste scalze e governarono il convento per quattro anni. Nel 1627 parve ai superiori religiosi che convenisse nominare abbadessa la Venerabile, e così fecero,
sebbene ancora non avesse compiuto venticinque anni.
Suor Maria conservò sempre un ricordo molto buono delle monache del Caballero di Gracia, per il loro lavoro come educatrici della nuova fondazione. Si conservano lettere della Venerabile
a dette religiose. In esse si rivelano aspetti altamente simpatici della sua personalità: la spontaneità, l'umanità e l'affettuosità del carattere.
di Suor Maria di Gesù
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