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LA PRECEDENTE MEDITAZIONE SI BASA
NEI DATI DELLA RIVELAZIONE PUBBLICA E NEI VOLUMI DI LUISA:
L’Essere Divino o Divinità
01.
–Volume II: (28-2-1899) In che modo Luisa vede Dio. Tutto il Creato è un’ombra di Dio, ma in modo speciale Lo adombra il Sole: Fuoco – Luce – Calore, “ma Uno è il Sole”.
–Vol. IV: (14-10-1901) Dio contiene tutti i beni possibili ed immaginabili e i suoi attributi sono infiniti ed ineffabili.
–Vol. VI: (29-11-1904) La Divinità è discesa nell’abisso più profondo di tutte le umiliazioni nell’Umanità SS. di Gesù, santificando e divinizzando anche i più piccoli e bassi atti umani.
–Vol. IX: (14-10-1909) L’Essere Divino è ineffabile per la creatura. (4-11-1909) Che cosa è la Beatitudine dell’Essere Divino.
–Vol. XI: (29-6-1914) L’Essere Divino è sempre in un solo Atto, senza principio né fine, vecchio e nuovo. (11-11-1915) La Divinità, nel dare l’esistenza alla creatura, restò come ferita d’Amore per essa. (8-9-1916) L’Essere Divino, essendo semplicissimo, è un Atto solo, ma un Atto che contiene tutto e dà vita a tutto e a tutti.
–Vol. XII: (25-4-1918) La Divina Volontà è tutta la sostanza dell’Essere Divino. Se la creatura la prende, prende interamente Dio, ma se prende i suoi attributi Lo prende solo in parte.
(4-2-1919) La Divinità, mare immenso di Luce, di Amore e di pene.
–Vol. XIII: (23-12-1921) L’Essere Divino è portato dalla forza irresistibile del suo Amore al moto, all’opera, e solo chi vive nella Divina Volontà dà al Signore la possibilità di animare anche i più piccoli atti del Volere Divino (5-1-1922) L’Essere Divino è portato da una forza irresistibile a comunicarsi alla creatura.
–Vol. XIV: (14-7-1922) “La nostra Divinità è portata naturalmente alla generazione; non fa altro che generare continuamente, e tutte le cose da Noi create portano con sé la virtù di generare”.
Le tre Divine Persone in Dio
02.
–Volume II: (28-2-1899) Nel Sole è adombrato Dio; il fuoco, la luce ed il calore rappresentano la SS. Trinità.
–Vol. III: (22-12-1899) Dio attira la creatura ad amarlo a forza di benefici, di simpatie e di persuasione e si manifesta all’anima mediante la Potenza, la Notizia e l’Amore. (9-5-1900) Tre Soli nel cielo, che formano uno solo: simbolo della SS. Trinità.
–Vol. IV: (23-10-1900) L’Amore eterno della SS. Trinità si compiace di continuare nelle creature; così, nell’unione tra Gesù, Luisa e il Confessore (13-11-1900) Luisa vede nel suo interno la SS. Trinità, raffigurata in Tre Bambini. (3-12-1900) Il mistero della SS. Trinità, raffigurata in un Bambino che diventa Tre, al tempo stesso. (25-12-1900) Le Tre Divine Persone non si sono mai lasciate, neanche nell’Incarnazione del Verbo, perché il vero Amore non si disunisce mai. (31-12-1902) Gesù, pur essendo Uno con la SS. Trinità ed amandosi con un Amore eterno ed indissolubile, si fece abominevole davanti alla sua stessa Divinità, perché aveva preso tutti i peccati del mondo, e così arrivò a sentirsi abbandonato da Dio. (13-1-1903) Tutta la Vita della SS. Trinità e tutto il bene che esce da Essa consiste in una sola cosa: Amore.
–Vol. VI: (6-6-1904) Luisa vede nel suo interno le Tre Divine Persone in profondo silenzio e nel presentare i suoi atti di adorazione, ecc., lo fa insieme con il Figlio.
–Vol. VII: (4-10-1906) La Potenza del Padre, la Sapienza del Figlio e l’Amore dello Spirito Santo.
–Vol. IX: (14-10-1909) Luisa ha in braccio il Bambino Gesù, che da Uno diventa Tre.
–Vol. XI: (17-3-1914) L’Amore eterno con cui, nella SS. Trinità, Uno rapisce l’Altro, l’Uno forma il contento dell’Altro, e non potendo contenere questo Amore, le Divine Persone escono in opere esterne. (19-3-1914) Chi si diffonde nella Divina Volontà forma il trastullo della SS. Trinità. (8-2-1915) L’unità e la felicità delle Tre Divine Persone sta nella loro Volontà.
–Vol. XII: (8-4-1918) Vivere nel D. Volere è prendere parte a quell’Atto solo ed Eterno, che contiene tutti gli atti, e prendere l’Amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, per farlo proprio e darlo alle Divine Persone come proprio. (10-2-1919) La Maestà Suprema, Luce inaccessibile, immensa, variata, di bellezza incomprensibile e dalla quale tutto dipende... Davanti ad Essa, la stessa Umanità SS. di Gesù rimaneva piccola.
–Vol. XIII: (14-1-1922) La SS. Trinità, Luce inaccessibile e Fuoco divorante, fa scendere i suoi raggi –che sono le divine virtù– su tutti.
–Vol. XIV: (13-4-1922) La Vita Divina della SS. Trinità è essere in Atto continuo di formare nuove Loro immagini, che La somiglino. (6-8-1922) Nella Divina Volontà sta l’equilibrio, l’ordine, l’armonia: “Ecco perché tanta armonia, ordine e somiglianza nelle Tre Divine Persone”.
–Vol. XV: (16-12-1922) “È vero che si dice che il Verbo restò concepito, ma il mio Celeste Padre e lo Spirito Santo erano inseparabili da Me; è vero che Io ebbi la parte agente, ma Loro la ebbero concorrente... Onde, mentre quella stessa Trinità restava in Cielo, Io restavo concepito nel seno di questa nobile Regina”.
Il Padre
02.01
–Volume VI: (16-4-1904) Luisa supplica e ottiene Misericordia dall’Autorità suprema del Padre.
(6-11-1905) Nella sua Passione Gesù si occupò di compiacere il Padre e di redimerci, e il Padre, compiaciuto, riversò nella sua Umanità tutti i tesori della Divinità.
–Vol. VII: (2-9-1906) Il Padre si manifesta in realtà attraverso Gesù: Luisa sta nelle sue braccia, come una piccola bambina.
–Vol. VIII: (19-8-1908) “La mia Bontà è tanto grande, che molto male fa chi Mi dà a conoscere come severo e molto esigente rigorista; oh, che onta fanno al mio Amore!”
–Vol. IX: (10-3-1909) Il Padre e il Figlio sono un solo Dio. Gesù fa ciò che fa il Padre. (16-3-1910) “Non Mi tengono per quell’Essere grande, immenso, interminabile, potente, infinito in tutte le mie perfezioni”.
–Vol. X: (10-2-1912) Ancora è il Padre che parla per bocca di Gesù: “Io, Padre benevolo, sto sempre a guardia del cuore umano..”
–Vol. XI: (21-12-1914) Dopo l’Incarnazione di Gesù, il Padre non fu così inesorabile verso le creature, ma più mite, perché le loro offese non Gli arrivavano direttamente, ma continuamente Lo riparava l’Umanità SS. di Gesù. (9-12-1916) Gesù vuole trovare in chi vive nel suo Volere ciò che in Lui trovò il Padre: gloria, compiacimento, amore, soddisfazioni intere e perfette, a bene di tutti.
–Vol. XII: (12-5-1917) Di nuovo è il Padre che parla per bocca di Gesù: Il dispiacere del Padre quando un suo figlio dubita del suo Amore e pensa di non essere figlio per Lui. (14-8-1917) Gesù viveva e faceva tutto nel Padre, era il portatore del Padre, totalmente in balia della Volontà del Padre. Così chi vive nel Divin Volere: “questa figlia è impossibile trovarla senza il Padre, né il Padre senza di lei, e non solo esternamente, ma tutto il suo interno si vede come intrecciato con l’interno del Padre, trasformato, sperduto tutto, tutto, in Dio”. (6-12-1917) Gesù diede al Padre atti completi a nome di tutti, affinché il Padre riconoscesse e amasse tutti, vedendoli reincorporati in Gesù. (14-3-1919) “... Sarai insieme con Me l’agnellina uccisa dalle mani del Padre mio... Resterai con Me crocifissa dalle Mani eterne, per ricevere in te l’impronta delle pene eterne, immense e divine”. (23-4-1921) I figli cattivi non solo offendono, ma vorrebbero uccidere il loro Padre. Egli invece, esiliato dai propri figli, ritorna in mezzo a loro per porre rimedio a tutti i loro mali, portando loro la pace e la felicità.
–Vol. XIII: (6-9-1921) Il Padre racconta per bocca di Gesù la parabola di Sé stesso, che va rivelando poco a poco i suoi beni ai suoi figli, diventati maggiorenni, per costituirli eredi. (21-9-1921) Ancora il Padre, per bocca di Gesù, spiega il suo immenso dolore causato dall’ingratitudine dei suoi figli, che rifiutano i suoi beni e preferiscono restare nella più grande miseria, fino a perire. Chi sono i figli che cambiano il suo dolore in gioia. (5-1-1922) Il Padre possiede la pienezza di tutta la felicità e vuole rendere felici tutti i suoi figli. Perciò, se vede che un figlio soffre ed è triste per motivo dell’amore che ha per il Padre, Questi non si dà pace finché non vede ritornare quel figlio alla Sua felicità.
–Vol. XIV: (9-2-1922) Gesù fa come un Padre –quindi rappresenta il Padre– che ama molto suo figlio, il quale è cieco, deforme, zoppo; il Padre si priva degli occhi, delle gambe, della pelle, pur di vedere che suo figlio vede con i suoi occhi, cammina con le sue gambe, è bello con la sua bellezza... Così ha fatto Gesù, ma il suo più acerbo dolore lo riceve dall’ingratitudine di chi disprezza e rifiuta questi rimedi. (8-4-1922) Il Padre Celeste, come Atto primo, ha dotato l’anima di volontà libera, indipendente, comunicandole la sua Potenza, Santità e Altezza. (3-10-1922) Il Padre Celeste fu l’Autore ed il primo spettatore delle pene interne di Gesù: “Se mio Padre non avesse visto e non avesse saputo nulla, come potevo soddisfarlo, dargli la gloria e piegarlo alla vista delle mie pene a Misericordia per il genere umano?”
–Vol. XV: (29-5-1923) Dio Padre ha creato, Lui direttamente, l’uomo, anima e corpo, accentrando in essi tutta l’armonia e felicità che sboccano dall’Eterno, per fare dell’uomo il suo Paradiso celeste personale. Perciò, siccome il peccato sconvolse l’armonia e fece perdere la felicità, per riparare il debito delle creature, il Padre creò nell’Umanità SS. di Gesù il corrispondente dolore.
–Vol. XVII: (11-10-1924) Anche se parla Gesù, qui, esplicitamente, parla il Padre Celeste del suo Amore per tutte le creature
Il Figlio
02. 02
–Vol. VI: (25-10-1904) Verbo significa “parola”; cioè manifestazione, comunicazione, unione.
–Vol. XI: (15-4-1916) Gesù è il Verbo, cioè la Parola che si moltiplica in tutti gli atti di tutte le creature.
–Vol. XIV: (8-4-1922) Il Figlio di Dio, come Atto secondo, ha dotato l’anima d’intelletto, comunicandole la sua Sapienza e la scienza di tutte le cose.
Lo Spirito Santo
02. 03
–Vol. III: (3-6-1900) Luisa è trasformata in Gesù per mezzo del suo Alito divino, lo Spirito Santo.
–Vol. VI: (2-9-1904) Il soffio incessante dello Spirito Santo tiene Luisa sempre accesa e la consuma per amore di Gesù.
–Vol. XIV: (21-3-1922) “Il mio Alito onnipotente ti dà la Vita del mio Volere, perché a chi fa la mia Volontà il mio Volere le somministra il suo Alito per vita, e come l’alito, le allontano tutto ciò che a Me non appartiene, e lei non respira altro che l'aria della mia Volontà... È un continuo ricevere Me e un darsi in ogni respiro a Me”. (8-4-1922) Lo Spirito Santo, come terzo Atto ha dotato l’anima di memoria perché si ricordasse dei suoi benefici e potesse comunicarle il suo eterno Amore.
–Vol. XVIII: (5-11-1925) I gemiti dello Spirito Santo nei sette Sacramenti.
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