Estratti dall’Opera sulla Divina Volontà scritta da Luisa Piccarreta
Volume 12
“ Figlia diletta mia, diletta figlia mia, riposati in Me; le tue pene non tenerle con te, ma mandale sulla mia Croce, affinché facciano compagnia alle mie pene e Mi sollevino; così, le mie pene faranno compagnia alle tue e ti sosterranno, bruceranno dello stesso fuoco delle tue e si consumeranno insieme. Io guarderò le tue pene come se fossero mie, darò loro gli stessi risultati e lo stesso valore; esse faranno gli stessi uffici, che faccio Io sulla Croce, presso il Padre e presso le anime; anzi, vieni tu stessa sulla Croce. Quanto saremo felici, stando insieme, anche patendo! Infatti, non è il patire che rende infelice la creatura; anzi, il patire la rende vittoriosa, gloriosa, ricca, bella; la creatura è resa infelice, quando manca qualche cosa al suo amore. Tu, unita con Me sulla Croce, sarai appagata in tutto nell’amore; le tue pene saranno amore, la tua vita sarà amore, tu sarai tutta amore e, perciò, sarai felice ”.
“ Figlia mia, la mia consumazione sulla Croce continua ancora nelle anime. Quando l’anima è ben disposta e Mi dà vita in sé, Io rivivo in lei come nella mia Umanità. Le fiamme del mio amore Mi bruciano; sento il desiderio di rendere testimonianza alle creature, dicendo: ‘ Vedete quanto vi amo! Non sono contento di essermi consumato sulla Croce per amore vostro; voglio continuare a consumarmi nelle anime per amore vostro, anime che Mi hanno dato vita in loro. Perciò, faccio sentire all’anima la consumazione della mia vita in lei; allora, l’anima si trova in difficoltà, soffre agonie mortali; ella, non sentendo più la vita del suo Gesù in lei, si sente consumare. Sentendo mancare in lei la vita che era abituata a vivere, ella si dibatte, trema, quasi come la mia Umanità sulla Croce quando la mia Divinità le sottrasse la forza e la lasciò morire. Questa mia consumazione nell’anima non è umana, ma tutta divina; Io sento soddisfazione, come se un’altra mia Vita Divina si fosse consumata per amore mio. Infatti, non è la sua vita che si è consumata, ma la mia, che l’anima più non sente e più non vede, sembrandole che Io sia morto per lei; ciò, per le creature, rinnova gli effetti della mia consumazione, ed Io, per l’anima, raddoppio la grazia e la gloria. Così, Io sento il dolce incanto e le attrattive della mia Umanità, che Mi faceva fare ciò che volevo ’. Lasciami fare anche tu ciò che voglio in te, lasciami libero ed Io svilupperò la mia Vita in te ”.
“ Figlia, nessuna specie di santità è senza Croce; nessuna virtù si acquista senza l’unione con le mie pene. Sappi, però, che ti ripagherò in grande misura per tutte le mie privazioni e per le stesse pene, che vorresti soffrire e non soffri ”.
“ Figlia mia, la mia Crocifissione fu completa; sai perché? Perché fu fatta nella Volontà Eterna del Padre mio; in questa Volontà, la Croce si fece tanto lunga e tanto larga da abbracciare tutti i secoli, da penetrare in ogni cuore presente, passato e futuro; così sono restato crocifisso in ciascun cuore di creatura. La Divina Volontà ha messo chiodi a tutto il mio interiore, ai miei desideri, ai miei affetti, ai miei palpiti. Posso dire che non avevo vita propria, ma la Vita della Volontà Eterna, che rinchiudeva in Me tutte le creature, ed alla quale Essa voleva che Io rispondessi per tutto. Mai la mia Crocifissione avrebbe potuto essere tanto completa e tanto allargata, da abbracciare tutti, se il Volere Eterno non ne fosse stato l’Attore. Anche in te voglio che la crocifissione sia completa ed allargata a tutti. Ecco il perché del continuo richiamo nel mio Volere, delle spinte per portare innanzi alla Maestà Suprema tutta l’umana famiglia, delle spinte, in nome di tutti, per mettere in circolazione gli atti che essi non fanno. L’oblio di sé e la mancanza di riflessioni personali, non sono altro che chiodi, messi dalla mia Volontà.
La mia Volontà non sa fare cose incomplete e piccole. La mia Volontà, cingendo l’anima, la vuole in Sé ed, allargandola in tutto il suo ambiente eterno, mette il suggello del suo completamento. Il mio Volere toglie tutto l’umano dall’interiore della creatura e vi mette tutto il divino. Il mio Volere, per essere più sicuro, suggella tutto l’interiore della creatura con tanti chiodi, per quanti atti umani può avere vissuto la creatura, sostituendoli con tanti atti divini. Così, il mio Volere forma le vere crocifissioni; non per un tempo, ma per tutta la vita ”.
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