Il Mistero dell’Iniquità
Dobbiamo fuggire dalla prigione del pensiero in cui siamo stati rinchiusi dai governi e dai mass media
Chiunque riesca a scalare le mura di questa prigione del pensiero e osi avventurarsi oltre lo spettro delle ‘opinioni accettabili’, si muove nel terreno del socialmente inaccettabile, nel regno del pensiero non approvato, e nel farlo sta violando un tabù fondamentale e imposto con forza, che tiene insieme l’ordine sociale e la sua struttura di potere, che mantiene lo status quo e costringe ciascuno di noi a rimanere al posto che gli compete (specialmente e soprattutto per chi controlla l’applicazione di un simile tabù).430 L’ordine sociale, così com’è strutturato oggi, viene diretto e guidato da questi occulti ingegneri sociali per un unico scopo: mantenere le masse nella loro beata ignoranza, per non farle prendere coscienza della miserevole condizione di servitù in cui si trovano in realtà, e lasciare al potere chi già comanda su di loro (il cosiddetto partito interno, come lo definì Orwell) per conto dei veri padroni della finanza globale, secondo un rapporto di fedele servizio che soddisfa entrambi.
Limitando lo spettro delle opinioni accettabili si preserva lo stato di servitù del pensiero nelle masse, ergendo dei limiti artificiali, delle barriere che filtrino la luce proibita delle verità pericolose, che costituirebbero una minaccia per la struttura del potere. Per riuscire a rompere le catene che tengono schiava la nostra mente dobbiamo per prima cosa avere l’umiltà di ammettere che non sappiamo nulla (proprio come fece Socrate); solo in questo modo, infatti, saremo in grado di ammettere umilmente che ci siamo lasciati ingannare e che ciò che prima credevamo di sapere, in realtà erano solo menzogne. Una volta compiuto questo passo saremo in grado di seguire il percorso tracciato da quegli spiriti indipendenti che l’establishment al potere ha vilipeso, deriso o demonizzato per anni, perché minacciavano l’elite al potere a causa della loro testarda caparbietà nella ricerca dei fatti storici e della verità oggettiva. Un accanimento causato dal rifiuto di queste persone, di accettare debolmente ed acriticamente tutte quelle menzogne politicamente corrette che non servono ad altro se non a mantenere intatto lo status quo della struttura di potere e della supremazia delle elite finanziarie, nonché a rafforzarne le politiche immorali, oppressive e nichilistiche su tutta l’umanità. Noi dobbiamo agire come questi spiriti indipendenti, e proprio come loro dobbiamo assolutamente cercare la verità, ad ogni costo.
Cercare la verità, ad ogni costo!
Il passo successivo, ed egualmente necessario, che va intrapreso per poter trovare la verità è quello d’essere in grado di riconoscere le menzogne, distinguendole dalla verità, per poi smascherarle. Purtroppo non ci è stato d’aiuto il fatto di vivere nelle cosiddette ‘democrazie’ occidentali, nelle quali la gente sembra apparentemente libera, rispetto ai cittadini che vivevano sotto il giogo dei paesi comunisti, dove la propaganda di stato a volte raggiungeva livelli di comicità involontaria. Il nostro svantaggio, qui in occidente, è stato descritto con precisione dallo scrittore cecoslovacco Zdenek Urbanek (1917-2008), in una sua intervista degli anni ’70:
Noi che viviamo sotto una dittatura siamo più fortunati di voi occidentali, almeno per una cosa: noi non crediamo a niente di ciò che leggiamo sui giornali o che vediamo in televisione, perché sappiamo che si tratta solo di propaganda e menzogne. Al contrario di voi occidentali, abbiamo imparato a vedere oltre la propaganda e a leggere tra le righe. Al contrario di voi, noi sappiamo bene che la verità è sempre sovversiva.431
Se possono volerci tempo, studio e fatica notevoli, per arrivare a conoscere tutta la verità, non bisogna essere dei geni né sforzarsi troppo per riconoscere le menzogne che l’establishment al potere ha dato in pasto all’opinione pubblica per decenni, basta non accettare più niente di quel che ci dicono solo sulla base della fiducia o perché consideriamo affidabili le autorità. Dobbiamo cominciare a dubitare di ogni cosa che leggiamo sui giornali o che vediamo alla televisione, perché molto probabilmente non sono altro che menzogne e propaganda; sappiamo che quel che ci è stato detto dal governo o dai mass media è una menzogna quando, dopo averlo sottoposto ad un’analisi obiettiva, esso risulti effettivamente impossibile.
Ci sono d’aiuto le parole fatte pronunciare da sir Arthur Conan Doyle al suo famoso Sherlock Holmes:
Prima dobbiamo eliminare l’impossibile; qualunque cosa rimanga, a prescindere da quanto improbabile possa essere, è la verità.
Eliminiamo quindi l’impossibile, e vediamo cosa rimane.
Padre Paul Kramer
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