CREDERE AL DOGMA COME È STATO DICHIARATO UNA VOLTA
C'è solo un modo di credere al dogma: come la santa madre Chiesa ha dichiarato una volta.
Papa Pio IX, Concilio Vaticano I, Sess. 3, cap. 2 sulla Rivelazione, 1870, ex cathedra: "Quindi, anche, deve essere perpetuamente conservata quella comprensione dei suoi sacri dogmi, che la Santa Madre Chiesa ha dichiarato una volta; e non ci deve mai essere una recessione da quel significato sotto lo specioso nome di una comprensione più profonda."
Uno dei principali problemi con la maggior parte dei gruppi "cattolici" tradizionali e con l'eretico Concilio Vaticano II - la "Chiesa" del Vaticano II - è la costante e ostinata deviazione dal vero significato letterale come i dogmi una volta furono infallibilmente dichiarati. Come abbiamo imparato sopra, non ci può mai essere una deviazione dal vero significato dei dogmi come sono stati dichiarati una volta sotto lo specioso nome di una comprensione più profonda. Così siamo costretti ad accettare i dogmi come sono scritti sotto pena di peccato mortale.
Questa definizione del Concilio Vaticano I è criticamente importante per la purezza dogmatica, perché il modo principale in cui il Diavolo tenta di corrompere le dottrine di Cristo è quello di far recedere (allontanare) gli uomini dai dogmi della Chiesa così come sono stati dichiarati una volta. Non c'è significato di un dogma se non quello che le parole stesse affermano e dichiarano, quindi il Diavolo cerca di far sì che gli uomini "comprendano" e "interpretino" queste parole in un modo diverso da come la santa madre Chiesa le ha dichiarate.
Molti di noi hanno avuto a che fare con persone che hanno tentato di spiegare il chiaro significato delle definizioni su Fuori dalla Chiesa non c'è salvezza dicendo: "dovete capirle".
Quello che in realtà vogliono dire è che dovete capirle in un modo diverso da quello che le parole stesse affermano e dichiarano. E questo è precisamente ciò che il Concilio Vaticano I condanna. Esso condanna il loro allontanarsi dalla comprensione di un dogma che la santa madre Chiesa ha dichiarato una volta per un significato diverso, sotto il specioso (falso) nome di una "comprensione più profonda".
Oltre a coloro che sostengono che dobbiamo "capire" i dogmi in un modo diverso da quello che le parole stesse affermano e dichiarano, ci sono coloro che, quando vengono presentate le definizioni dogmatiche su Fuori dalla Chiesa non c'è salvezza, dicono: "questa è la tua interpretazione". Essi sminuiscono le parole di una formula dogmatica a nient'altro che la propria interpretazione privata. E anche questa è un'eresia. Perché non è la nostra interpretazione che definisce i dogmi, i dogmi definiscono se stessi, come è stato dimostrato. Chi afferma il contrario si rende colpevole di falsa testimonianza. E anche questo è peccato mortale.
Nessun commento:
Posta un commento