GLI AVVENIMENTI PRECURSORI DELLA SECONDA VENUTA DI GESÙ.
C) I segni indicativi della vicinanza della Parusía:
Per affrontare questo tema studieremo i discorsi escatologici di Gesù che troviamo nei tre vangeli sinottici, uniti a passi rilevanti del Nuovo Testamento che citeremo in ogni caso:
* Matteo: Capitolo 24
* Marco: Capitolo 13
* Luca: Capitolo 21
Analizziamo gli elementi che c'apportano questi vangeli in quanto ai segni precursori, a partire dalla sua importanza spiccata per Gesù nella parabola del fico:
Luca 21, 29-31: “E disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante; quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina. Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.” (cfr. Matteo 24,32-33; Marco 13,28-29).
I segni che Gesù spiegherà, al iguale di quelle che produce la natura anticipando le stagioni, mostreranno a quelli che siano attenti che il Regno di Dio è giá vicino.
Vediamo i segni che sorgono dal discorso escatologico del Signore:
Matteo 24, 1-14: “Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Gesù disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata». Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo». Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.”
Analizziamo ora questi segni che Gesù anticipa ai suoi apostoli:
a) Sorgerà un inganno religioso generalizzato e si perderà sempre di più la vera fede cristiana:
Molti saranno quelli che proclameranno che Cristo già viene, che sta arrivando il tempo della fine: sono i falsi profeti del Signore. Si fisseranno date arbitrarie e capricciose per la fine del mondo, e la fede cristiana sarà snaturalizzata e corrotta, con un confuso sincretismo con credenze esoteriche ed elementi di altre religioni, specialmente le orientali.
Numerosi gruppi proclameranno essere i possessori della verità sulla Venuta di Cristo, e si definiranno come gli eletti che saranno favoriti con la sua salvazione.
Che molti vengono usurpando il nome di cristiani dicendo "Io sono il Cristo” significa che numerose false religioni si proclameranno come cristiane, ma solamente cercheranno di ingannare e perdere a quelli che vogliano realmente seguire a Cristo.
Il medesimo concetto espressa San Paolo:
1 Timoteo 4,1-2: “Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza.”
L'inganno delle false religioni, suscitate per "spiriti menzogneri e dottrine diaboliche" può portare all'apostasia a cristiani che non siano crescuti nella sua fede, che non abbiano raggiunto la perfezione spirituale, poiché saranno "portati alla deriva per qualunque vento di dottrina":
Efesini 4, 11-14: “È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore.”
Nella Seconda Lettera di Pietro, dopo di proclamare la venuta della Parusía, si avverte anche sui falsi profeti:
2 Pietro 2,1-3.12-22: “Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina. Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di impropèri. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è già da tempo all'opera e la loro rovina è in agguato. Ma costoro, come animali irragionevoli nati per natura a essere presi e distrutti, mentre bestemmiano quel che ignorano, saranno distrutti nella loro corruzione, subendo il castigo come salario dell'iniquità. Essi stimano felicità il piacere d'un giorno; sono tutta sporcizia e vergogna; si dilettano dei loro inganni mentre fan festa con voi; han gli occhi pieni di disonesti desideri e sono insaziabili di peccato, adescano le anime instabili, hanno il cuore rotto alla cupidigia, figli di maledizione!
Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaàm di Bosòr, che amò un salario di iniquità, ma fu ripreso per la sua malvagità: un muto giumento, parlando con voce umana, impedì la demenza del profeta. Costoro sono come fonti senz'acqua e come nuvole sospinte dal vento: a loro è riserbata l'oscurità delle tenebre. Con discorsi gonfiati e vani adescano mediante le licenziose passioni della carne coloro che si erano appena allontanati da quelli che vivono nell'errore. Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione.
Perché uno è schiavo di ciò che l'ha vinto.Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e salvatore Gesù Cristo, ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima. Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato. Si è verificato per essi il proverbio:Il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel brago.”
In una forma terribile si esprime la realtà di questi falsi profeti, che inquinano e portano all'errore ed al peccato a coloro che si lasciano imbrogliare per le sue dottrine, apparentemente attraenti, ma imbevute di concetti mondani.
Richiama specialmente l'attenzione l'attualità che ha questa descrizione, nella proclamazione per questi falsi profeti della libertà ad oltranza, che porta solo alla schiavitú che generano le proprie passioni senza freno.
Il mondo si va sempre di più avvicinando a queste realtà ultime che devono essere avvertite ed evitate per l'uomo di fede, benché nei tempi vicini alla fine rimarranno molti pochi cristiani in condizioni di discernere con chiarezza questi inganni, come l'annuncia lo stesso Gesù:
Luca 18,8: “Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».”
b) Guerre ed annunci di guerre:
C'è un annuncio di Gesù che non offre dubbi: il fine non verrà per guerre provocate per gli uomini, anche se fossero di una distruzione terribile, ma sarà Dio stesso che lo produrrà, quando sia il momento della sua decisione, ed utilizzando strumenti naturali, come i terremoti e catastrofi cosmiche.
Ma nei tempi finali le nazioni si affronteranno, ed i paesi faranno la guerra, come conseguenza dell'azione tentatrice di Satana esemplificata per il Secondo cavaliere dell'Apocalisse, benché questi avvenimenti saranno solamente preparatori per la vera fine.
c) Fame e pesti:
Sorgerà la povertà e mancanza di alimento in grandi regioni dalla terra, provocata specialmente per l'opera predatrice e distruttrice delle risorse naturali proveniente dalla sfrenata ambizione dell'uomo.
Aggiuntivamente la scarsità e la carestia di alimenti per grandi settori dell'umanità sarà anche conseguenza dello spirito di egoismo ed avarizia di quelli che tutto l'hanno e non lo condividono, spinti per gli spiriti demoniaci che vedemmo secondo i cavalieri terzo e quarto dell'Apocalisse.
d) Catastrofi naturali:
Il mondo continuerà a soffrire un'intensificazione delle catastrofi naturali: terremoti, maremoti ed inondazioni (Luca 21,25), cadute di grandine, ed anche siccità che genereranno la mancanza di alimento e la fame, come vedemmo nel punto anteriore.
È molto interessante vedere come nell'Apocalisse si aggiudica agli uomini la colpa di distruggere o corrompere alla terra:
Apocalisse 11,18: “Le genti ne fremettero, ma è giunta l'ora della tua ira, il tempo di giudicare i morti, di dare la ricompensa ai tuoi servi, ai profeti e ai santi e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di annientare coloro che distruggono la terra».”
La parola greca che si usa qui come "distruggere" o "corrompere" è "dia-fzeiro", utilizzata per esempio in un'altra espressione che ci mostra il suo significato con chiarezza:
2 Corinzi 4,16: “Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno.”
Si sta parlando di una distruzione della terra graduale, di una corruzione delle risorse naturali e del suo inquinamento, male uso, irresponsabilità, tutte derivate dell'ambizione umana senza freno.
Il sesto sigillo rivela che Dio utilizzerà finalmente catastrofi naturali di grandezza mai vista prima per realizzare il suo proposito di trasformazione del mondo attuale in una nuova creazione.
e) La carità diminuirà:
È veramente terribile l'annuncio del Signore in Mateo 24,12: "E crescendo sempre di più l'iniquità, la carità della maggioranza si raffredderà”.
Vedemmo prima nel punto a) che l'inganno generalizzato dei falsi profeti porterà anche ad una diminuzione della fede cristiana. Ricordiamo che fede e carità, insieme alla speranza, sono le tre virtù teologali infuse per la grazia santificante nell'uomo, come dono di Dio per la sua redenzione e salvazione, e che regolano la vita dell'uomo inclinando la sua volontà ed intelligenza verso Dio.
Possiamo immaginarci un mondo dove appena si trovino qui e là cristiani che vivano queste virtù, che sono quelle che conducono alla santità? Immaginiamo un mondo dove chi prevarrà sarà il "uomo razionale", con la sua intelligenza e volontà inferme per il peccato originale e sommesse all'influenza devastatrice della sua propria concupiscenza e della tentazione di Satana (vedere lo sviluppo di questo tema in www.it.Contemplatori.com.ar , Parte 2, Capitolo 3).
Le passioni senza il freno delle virtù infuse, il peccato generalizzato, gli interessi esclusivamente egoisti, il materialismo ad oltranza e manifestazioni simili saranno le caratteristiche di un mondo allontanato dall'azione dello Spirito Santo e sommesso mansuetamente all'azione corruttora e distruttrice di Satana, come lo descrive la Prima Lettera di Pietro:
1 Pietro 5,8-9: Le passioni senza il freno delle virtù infuse, il peccato generalizzato, gli interessi esclusivamente egoisti, il materialismo ad oltranza e manifestazioni simili saranno le caratteristiche di un mondo allontanato dall'azione dello Spirito Santo e sommesso mansuetamente all'azione corruttora e distruttrice di Satana, come lo descrive la Prima Lettera di Pietro:
San Paolo ci presenta ammirevolmente il quadro degli uomini allontanati dalla grazia di Dio negli ultimi tempi dell'attuale umanità:
2 Timoteo 3,1-9: “Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati bene da costoro! Al loro numero appartengono certi tali che entrano nelle case e accalappiano donnicciole cariche di peccati, mosse da passioni di ogni genere, che stanno sempre lì ad imparare, senza riuscire mai a giungere alla conoscenza della verità. Sull'esempio di Iannes e di Iambres che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta e riprovati in materia di fede. Costoro però non progrediranno oltre, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne per quelli.”
Questa descrizione è uno dei segni che saranno più chiari in quanto a che il Giudizio di Dio si avvicina: una corruzione, ingiustizia, perversità e perversioni generalizzate nel mondo. Tuttavia sarà solamente percettibile per coloro che, avendo una fede abbastanza cresciuta, senza immergersi in quella voragine, potranno vedere tutto questo con chiarezza.
f) Si proclamerà la Buona Novella del Regno nel mondo intero:
Dio concederà un tempo di misericordia prima del suo giudizio, per salvare a tutti quelli che accettino la salvazione offerta, e questo si riuscirà con una proclamazione rinnovata dell'annuncio dell'arrivo del Regno nel mondo intero, appoggiata per i segni della prossimità della fine che si apprezzeranno già con una certa chiarezza.
Il modo di questa proclamazione lo studieremo con più dettaglio nel seguente Capitolo.
GIANFRANCO BENEDETTO
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