Tutta la vita di Gesù, tutto ciò che fece è sospeso, in attesa che lo prenda chi vive nel suo Volere:
“Figlia mia, figlia del mio Volere Supremo, la mia Volontà vuol farti parte di tutto. Tutto ciò che tu vedi sono tutte le mie opere che feci stando in terra, che la mia Volontà tiene in sé sospese, [in parte] perché le creature non si dispongono a voler riceverle, e [in] parte perché non conoscono ancora ciò che Io feci. Vedi, qui ci sono le mie preghiere che di notte facevo, coperte di lacrime amare e di sospiri ardenti per la salvezza di tutti; stanno tutte in attesa per darsi alle creature, per dar loro i frutti che contengono. Figlia, entra tu in esse, copriti con le mie lacrime, vestiti con le mie preghiere, affinché la mia Volontà compia in te gli effetti che ci sono nelle mie lacrime, preghiere e sospiri. La mia Volontà tiene come schierate in sé le pene della mia infanzia, tutti i miei atti interni della mia vita nascosta, che sono prodigi di grazia e di santità, tutte le umiliazioni e gloria e pene della mia vita pubblica, le pene più nascoste della mia Passione. Tutto sta sospeso, il frutto completo non è stato preso dalle creature, e aspetto chi deve vivere nel mio Volere, affinché non stiano più sospese, ma si riversino su di essi per dar loro il frutto completo. Solo chi deve vivere nella mia Volontà non farà stare più sospesi i miei beni. Perciò entra in ciascun mio atto e pena, affinché la mia Volontà si compia in te. Tra te e Me non voglio cose sospese, né tollero non poterti dire ciò che voglio; perciò voglio trovare in te la mia stessa Volontà, affinché nulla si possa opporre a ciò che vuol darti la mia stessa Volontà”. (Vol. XVIII: 4-10-1925).
“Serva di Dio” Luisa Piccarreta
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