Nella sua vita mortale Gesù fu l'uomo del dolore. Non ci fu patimento che egli non patisse nella sua innocentissima carne. Tutto egli soffrì: dalla fredda nudità al supplizio sanguinoso, dalla fame alla sete, dagli schiaffi alle percosse, al colpo della lancia, al martirio della crocifissione. Tutto per nostro amore!
Se noi pensassimo seriamente a tutte le offese che con bestemmie, disprezzi, noncuranze, sacrilegi, ogni giorno ancora si fanno a lui; se noi pensassimo all'abbandono in cui è tenuta la sua adorabile Eucaristia, oh! come dovremmo soffrire con lui, che tanto ha sofferto per noi! Sì, tocca a noi alleviare i suoi dolori. Pensiamo spesso alla sua Passione, abbandoniamoci in lui per amore, consoliamolo adagiandoci nel suo Sacratissimo Cuore. Egli lo desidera, egli ci attende.
Nessun commento:
Posta un commento