mercoledì 6 novembre 2019

IL CURATO D'ARS SAN GIOVANNI MARIA BATTISTA VIANNEY



Un piccolo pastore sotto il Terrore (1793-1794).  

Nel gennaio 1791, quando entrò in vigore nel lionese la Costituzione civile del Clero, Giovanni Maria non aveva ancora cinque anni. Giacomo Rey, parroco a Dardilly da trentanove anni, aveva avuto la debolezza di prestare il giuramento scismatico, ma poco appresso, illuminato dall'esempio del suo Vicario e dei confratelli vicini, che avevano rifiutato il giuramento, aveva riconosciuto la sua colpa, e dopo essere rimasto qualche tempo ancora nella sua parrocchia, celebrando Messa in una casa privata, si era ritirato a Lione, per passare poi in Italia 1.  

La partenza del curato Rey non passò inosservata, ma non turbò molto gli abitanti di Dardilly: la chiesa era aperta, perché era giunto un altro parroco, mandato dal nuovo vescovo, un certo Lamourette, amico di Mirabeau, che la Costituente aveva messo al posto di Mons. di Marbeuf, senza il mandato di Roma. Il nuovo parroco, come il nuovo vescovo, aveva  prestato il giuramento, ma il buon popolo di Dardilly non era in grado di sospettare che la Costituzione civile, di cui ignorava anche il nome, conducesse allo scisma ed all'eresia. Non essendovi nessun cambiamento apparente nei riti e costumi parrocchiali, questi cuori semplici assistettero per qualche tempo senza scrupolo alla Messa del prete giurato; ed anche Matteo Vianney, sua moglie ed i figli erano guidati su questo punto da una perfetta buona fede. 2  
 
Presto tuttavia i loro occhi si aprirono. A Caterina, la maggiore delle figlie, che a quest'epoca non aveva che dodici anni, fece impressione il fatto che il nuovo pastore non parlava secondo lo spirito dell'abate Rey, né trattava i medesimi argomenti 3: nei suoi discorsi risuonavano con insistenza i nomi di cittadino, di civismo, di costituzione e non mancavano critiche ai suoi predecessori 4. In chiesa la frequenza alle sacre funzioni non era più quella degli anni antecedenti; mancavano persone note per la loro esemplare pietà, e Caterina si domandava dove andassero per ascoltare la Messa festiva; al contrario, ai primi posti si vedevano persone che anteriormente non frequentavano la chiesa. Tutto questo fece nascere dei sospetti e dei timori, che Caterina confidò alla madre.  

In quello stesso tempo venne a fare visita ai Vianney una parente di Ecully, la quale, appena seppe che assistevano alla (Messa del prete giurato, confermò definitivamente i loro timori con queste osservazioni: «I buoni preti hanno rifiutato il giuramento, e furono cacciati, perseguitati, obbligati a fuggire. È una fortuna per noi che ad Ecully alcuni hanno potuto rimanere, ed è a quelli che bisogna rivolgersi. Il vostro nuovo pastore ha prestato il giuramento e si è ritirato così dalla Chiesa cattolica: non è più vostro pastore e non potete più seguirlo» 5.  

La madre a queste parole provò impressione profonda, e non dubitò di presentarsi all'infelice pseudo-pastore di Dardilly, per rimproverargli la sua apostasia dalla Chiesa cattolica; gli ricordò quel passo del Vangelo ove si dice che i pampini staccati dalla vigna saranno gettati al fuoco, e fece tanta impressione su di lui che, prima di congedarla, le disse: «È vero, Signora, il ceppo vale più dei sarmenti» 6.  

È da ritenersi che Maria Vianney abbia raccontato a casa la colpa di questo prete infelice, poiché fu detto che il piccolo Giovanni Maria «ebbe in orrore il peccato dal giorno in cui fuggì il prete giurato» 7. Da allora la chiesa parrocchiale, luogo di tanti cari ricordi, ove i genitori si erano sposati ed i figli avevano ricevuto la grazia del battesimo, per la famiglia Vianney cessò di essere il convegno della preghiera. E la chiesa stessa fu presto chiusa. 8  
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Canonico FRANCESCO TROCHU 

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