Avrete udito ripetere queste parole sciocche:
— L'uomo deriva dalla bestia; e perciò deve amare i propri simili.
Non ci vuole molto ingegno per comprendere che dal fondamento dell'evoluzionismo, non può derivare l'amore.
— Quale è il fondamento dell'evoluzionismo?
E' condensato in queste parole di Carlo Darwin: nella lotta per l'esistenza, sopravvive il più forte e muore il più debole.
Da questa premessa è impossibile che derivi l'amore per gli altri, se questi altri devono scomparire, sconfitti nella lotta per l'esistenza.
Prendete invece le mosse dal fondamento che l'uomo non viene dalla terra, ma viene dal cielo, e allora troverete che è non soltanto possibile ma doveroso amare gli altri. Parole dell'evangelista S. Giovanni, pronunciate da Cristo Signore: «Vi dò un nuovo comandamento: amatevi l'un l'altro. Come io ho amato voi, così voi amatevi l'un l'altro. A questo segno, la gente conoscerà che voi siete dei discepoli, se voi avete amore l'uno per l'altro ». (1334-35)
Ecco come l'amore per gli altri diventa ragionevole: 1) perché il Dio dell'amore ci ha creati: 2) perché il Dio dell'amore ci ha riscattati; 3) perché il Dio dell'amore ci ha santificati.
Che senso ha la frase « Dio è amore »?
Per comprenderla, bisogna approfondire il concetto di amore.
L'amore è un mutuo donarsi che tende a realizzare se stesso.
Anzitutto, l'amore implica reciprocità e alterità. Un amore che non diffonda se stesso non è amore, perché l'amore raggiunge il suo più alto potere nella mutua donazione di se stesso.
Per conseguenza, ogni amore implica il generare; cioè implica non un dare ciò che uno ha ma il dare ciò che uno è.
L'amore perfetto, quindi, è un Atto. L'amore sterile ed egoistico è la negazione dell'amore. Un amore che si rifiuti di propagarsi, non è amore. La bontà è sociale, per necessità.
L'amore perfetto, però, non è solamente mutua dedizione, perché, se così fosse, dovrebbe finire nell'esaurirsi. A l'idea del dare bisogna unire, quindi, l'idea del ricevere.
Pensate, per fare un esempio, alla sorgente, al fiume, e al mare. La sorgente dà acqua; il fiume la riceve e la porta via; il mare riceve il fiume e arricchisce la sorgente. Il mare, quindi, mentre dà l'acqua, riceve anche l'acqua. Il mare è un dare senza perdere un ricevere per dare di nuovo.
E ora, portiamoci più in alto, cioè portiamoci a Dio Infinito. L'amore che genera, si chiama Padre. L'amore che è generato eternamente, si chiama Figlio. Ma l'amore, per esser tale, deve ritornare circolarmente su se stesso. Questo eterno slancio di amore che unisce il Padre e il Figlio è chiamato Spirito, cioè soffio.
Questa sublime verità si può esprimere con altre parole.
Contemplando l'universo io posso conoscere qualche cosa relativa all'esistenza di Dio, alla sua infinita potenza, alla sua vita, alla sua bellezza. Ma per conoscere qualche cosa del suo pensiero segreto e del suo amore, è necessario che Dio stesso lo manifesti, perché le cose da lui create ne danno soltanto un'oscura nozione.
Risposta a una domanda di Platone.
Venticinque secoli or sono, il più grande fra i filosofi, il greco Platone, muoveva a se stesso questa domanda:
— Se c'è soltanto un Dio, a che cosa pensa? Se è un essere intelligente, Dio deve pensare a qualche cosa. Se c'è soltanto un Dio, chi amerà, dal momento che per essere felici bisogna amare?
A questa domanda nessun uomo poteva dare una risposta. Essa poteva venire soltanto da Dio stesso, e difatti venne, quando Cristo Signore scese in terra e rivelò l'intima vita di Dio. Rivelò, cioè che in Dio ci sono tre persone: Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Questo tremendo mistero si chiama il mistero della Trinità.
Dopo questa rivelazione, fu possibile rispondere alla domanda di Platone. Egli certamente avrebbe goduto di sentirsela dare, se fosse vissuto nell'era cristiana, mentre morì circa quattro secoli prima di Cristo.
Riprendendo la domanda di Platone, per dare una risposta chiara, sarà bene esaminare l'uomo, perché esso è creato a immagine e somiglianza di Dio. Se approfondiamo il pensare e il volere dell'uomo, potremo dire qualche cosa sul pensare e sul volere di Dio.
***FULTON J. SHEEN
Dio è amore.se non ci fosse Dio noi non saremmo nulla! Ringraziamo Dio ogni giorno.
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