martedì 14 gennaio 2020

VI PRESENTO L'AMORE



IL FONDAMENTO

Avrete udito ripetere queste parole sciocche:
— L'uomo deriva dalla bestia; e perciò deve amare i propri simili.
Non ci vuole molto ingegno per comprendere che dal fondamento  dell'evoluzionismo, non può derivare l'amore.
— Quale è il fondamento dell'evoluzionismo?
E' condensato in queste parole di Carlo Darwin: nella lotta per l'esistenza, sopravvive  il più forte e muore il più debole.
Da questa premessa è impossibile che derivi l'amore per gli altri, se questi altri  devono scomparire, sconfitti nella lotta per l'esistenza.
Prendete invece le mosse dal fondamento che l'uomo non viene dalla terra, ma viene  dal cielo, e allora troverete che è non soltanto possibile ma doveroso amare gli altri.  Parole dell'evangelista S. Giovanni, pronunciate da Cristo Signore: «Vi dò un nuovo  comandamento: amatevi l'un l'altro. Come io ho amato voi, così voi amatevi l'un  l'altro. A questo segno, la gente conoscerà che voi siete dei discepoli, se voi avete amore l'uno per l'altro ». (1334-35)
Ecco come l'amore per gli altri diventa ragionevole: 1) perché il Dio dell'amore ci ha  creati: 2) perché il Dio dell'amore ci ha riscattati; 3) perché il Dio dell'amore ci ha  santificati.

Che senso ha la frase « Dio è amore »?

Per comprenderla, bisogna approfondire il concetto di amore.
L'amore è un mutuo donarsi che tende a realizzare se stesso.
Anzitutto, l'amore implica reciprocità e alterità. Un amore che non diffonda se stesso  non è amore, perché l'amore raggiunge il suo più alto potere nella mutua donazione di  se stesso.
Per conseguenza, ogni amore implica il generare; cioè implica non un dare ciò che  uno ha ma il dare ciò che uno è.
L'amore perfetto, quindi, è un Atto. L'amore sterile ed egoistico è la negazione  dell'amore. Un amore che si rifiuti di propagarsi, non è amore. La bontà è sociale, per  necessità.
L'amore perfetto, però, non è solamente mutua dedizione, perché, se così fosse,  dovrebbe finire nell'esaurirsi. A l'idea del dare bisogna unire, quindi, l'idea del  ricevere.
Pensate, per fare un esempio, alla sorgente, al fiume, e al mare. La sorgente dà acqua;  il fiume la riceve e la porta via; il mare riceve il fiume e arricchisce la sorgente. Il  mare, quindi, mentre dà l'acqua, riceve anche l'acqua. Il mare è un dare senza perdere  un ricevere per dare di nuovo.
E ora, portiamoci più in alto, cioè portiamoci a Dio Infinito. L'amore che genera, si  chiama Padre. L'amore che è generato eternamente, si chiama Figlio. Ma l'amore, per esser tale, deve ritornare circolarmente su se stesso. Questo eterno slancio di amore  che unisce il Padre e il Figlio è chiamato Spirito, cioè soffio.
Questa sublime verità si può esprimere con altre parole.
Contemplando l'universo io posso conoscere qualche cosa relativa all'esistenza di  Dio, alla sua infinita potenza, alla sua vita, alla sua bellezza. Ma per conoscere  qualche cosa del suo pensiero segreto e del suo amore, è necessario che Dio stesso lo  manifesti, perché le cose da lui create ne danno soltanto un'oscura nozione.

Risposta a una domanda di Platone.

Venticinque secoli or sono, il più grande fra i filosofi, il greco Platone, muoveva a se  stesso questa domanda:
— Se c'è soltanto un Dio, a che cosa pensa? Se è un essere intelligente, Dio deve  pensare a qualche cosa. Se c'è soltanto un Dio, chi amerà, dal momento che per essere felici bisogna amare?
A questa domanda nessun uomo poteva dare una risposta. Essa poteva venire soltanto  da Dio stesso, e difatti venne, quando Cristo Signore scese in terra e rivelò l'intima  vita di Dio. Rivelò, cioè che in Dio ci sono tre persone: Dio Padre, Dio Figlio, Dio  Spirito Santo. Questo tremendo mistero si chiama il mistero della Trinità.
Dopo questa rivelazione, fu possibile rispondere alla domanda di Platone. Egli  certamente avrebbe goduto di sentirsela dare, se fosse vissuto nell'era cristiana,  mentre morì circa quattro secoli prima di Cristo.
Riprendendo la domanda di Platone, per dare una risposta chiara, sarà bene esaminare  l'uomo, perché esso è creato a immagine e somiglianza di Dio. Se approfondiamo il  pensare e il volere dell'uomo, potremo dire qualche cosa sul pensare e sul volere di  Dio.
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FULTON J. SHEEN

1 commento:

  1. Dio è amore.se non ci fosse Dio noi non saremmo nulla! Ringraziamo Dio ogni giorno.

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