SESTO INCONTRO: L'ATTACCO ALLA CHIESA
Un pomeriggio ero appena entrato in camera quando fui raggiunto da un improvviso rumore di galoppo che mi tenne col fiato sospeso; mi accorsi che si trattava di lui.
- "Questa volta sei venuto col proposito di spaventarmi."
- "Se potessi farlo, saprei bene come farti morire di paura. Tu non sai che ho la forza di far tremare tutta la terra, se voglio. Ho la forza di agguantare questo pianeta su cui abitate e scaraventarlo contro gli altri astri o addirittura buttarlo in una delle bolge solari e incenerirlo."
- "Hai detto: se voglio. Ma è proprio quello che non puoi volere. II mondo è in mano a Colui che lo ha fatto, non nelle tue mani, buffone! So bene di che cosa saresti capace; ma, incatenato come sei, non puoi far paura nemmeno a un bambino. Tu sei un cane legato alla catena. L'innocenza di un bambino ti fa paura quanto la spada fiammeggiante di un arcangelo."
- "Goditi la tua sicurezza. Ora ti dico che stanno per venire giorni nei quali tutto il mondo tremerà alla mia avanzata. Sto preparando uno sconquasso universale che non puoi Immaginare."
-"La bomba atomica?"
- "Molto di peggio! Prima, e più di tutto questo, mi preme lo sconvolgimento dell'umanità intera, a cominciare dalla chiesa cattolica, che dev'essere la prima a scomparire."
- "Se Dio ti lascerà fare..."
- "Lo so: vi rifiugiate nel vecchio ritornello 'le porte dell'inferno non prevarranno'... E invece prevarremo. Metteremo a soqquadro la vostra chiesa combattendola dal di dentro."
- "Sarà una prova un po' più forte di tante altre sofferte in passato; una nuova grossa burrasca, ma poi il Signore ti dirà: 'Basta!' e sulle tue rovine splenderà di nuovo il sole del suo trionfo."
- "II colpo, invece, che sto preparando non sarà come gli altri. Finora, nella chiesa che prendevo d'assalto c'era un punto invincibile di resistenza che mi ha fatto perdere molti attacchi; ma ora vedrai!"
Una pausa lunga, durante la quale guardavo la mia Madonnina e mentalmente la invocavo. La voce riprese con tono rauco, rabbioso come il ruggito di una belva. Il Maligno sottolineava così i suoi propositi catastrofici.
- "Ora sto preparando un attacco frontale anzitutto contro di lui, contro quello vestito di bianco. Lui ha i suoi giannizzeri. Mi fa ridere. Si provino a scontrarsi con i miei! Questi li prenderò anzitutto tra i suoi. Saranno le leve migliori. Comincerò chiudendolo, a poco a poco, in un isolamento completo. Convincerò interi settori della cristianità ad abbandonarlo. Poi ci sarà l'assalto che dovrà eliminarlo."
- "Parli con una sicurezza che ti rende soltanto ridicolo."
- "Con una sicurezza tale, come vedi, che non ho nemmeno paura di rivelarti i miei piani. Dei resto che cosa puoi fare tu contro di essi?"
- "Pregare il Signore che ti fulmini e che la Madonna tenga in buona custodia quello vestito di bianco. Allora vedremo..."
Rispose con un versaccio e subito riattaccò: "In un secondo momento mi lavorerò uno per uno i preti e li metterò contro il loro pastore. Oggi il concetto di autorità non funziona più come una volta: sono riuscito a dargli uno scossone irreparabile. Il mito dell'obbedienza sta tramontando. Su questa strada la chiesa sarà portata alla frantumazione. Intanto vado avanti con la decimazione continua dei preti e dei frati, fino ad arrivare allo svuotamento totale dei seminari e dei conventi. Tolti di mezzo i suoi ministri, subentreranno i miei e avranno via libera nel loro lavoro di distruzione."
- "Sembri uno stratega ricco di fantasia, non c'è che dire. Ma fai i conti come se Cristo, il vero capo della Chiesa, l'avesse abbandonata per sempre e fosse nuovamente morto senza speranza di risurrezione. Tu, buffone millantatore, sai molto bene che la Chiesa è Lui, è il suo Corpo mistico. Sai bene che dietro il pastore visibile c'è Lui... invisibile ma presente e fedele alla parola data: 'Non abbiate paura, io sono con voi fino alla consumazione dei secoli'. Provati pure, dovrai scontrarti con Lui. Scapperai al suo solo apparire! E inoltre c'è Maria, Madre della Chiesa. Basta un suo cenno per tener a bada tutte le schiere infernali."
- "Le solite vecchie fandonie. Siete tutti imbottiti di frasi fatte. Oggi, i primi a deridere questi slogans sono i vostri preti, i vostri sapienti, quelli che io ho ben gonfiato di orgoglio e di spirito di rivolta. AI posto della teologia hanno messo i grandi ideali della storia. Mi sono preparato e ho tirato dalla mia parte i preti politicanti, i preti annoiati che a malapena - dicono messa, i preti chiaccheroni, i preti che credono di convertire il mondo accontentandolo e cioè approvando i suoi vizi o quanto meno tacendo su questi, i preti che preferiscono piacere alla gente piuttosto che a lui, i preti che amano la vita comoda e gaudente condita con molti piaceri. Sono i miei apostoli e sono questi i miei migliori operai."
- "In passato hai già percorso le stesse strade e Dio ti ha lasciato conseguire anche dei successi. Ma quando sembrava che la piaga dovesse incancrenirsi ed estendersi a tutto il corpo, Egli è intervenuto senza mobilitare contro di te eserciti spettacolari, ma lavorando con pochi, in silenzio. Tu conti sulla massa, Egli conta su pochi. Quante volte ci ha fatto vedere che alla Chiesa serve più un piccolo numero di sacerdoti, di religiosi, di anime veramente impregnate di spirito evangelico, pronti alla rinuncia, disponibili al sacrificio totale, voglio dire: pochi santi, che una massa di preti burocrati, secolarizzati e imbevuti di mondanità! Questi Dio te li lascia, non sa che farsene, si servirà di pochi, ma suoi, totalmente suoi. Ti sarai accorto, ne son sicuro, che oggi nella Chiesa è in atto una marcia di anime silenziose, di ogni categoria e condizione, specialmente di sacerdoti e di religiosi che si preparano allo scontro con te. Molti di essi si uniscono nel nome di Maria; sono avidi di preghiera, di amore alla Chiesa e di obbedienza al Papa. Lavorano per una Chiesa consolidata nella sua unità. Accettano ogni legittimo rinnovamento, ma respingono le innovazioni arbitrarie. Convinti del servizio insostituibile del romano pontefice, si stringono attorno a lui come al solo principio veramente solido di unità. Questa convinzione si va facendo segretamente strada anche tra alcuni fratelli separati. Sono anime silenziose, che invece di agitarsi, lavorano; invece di declamare paroloni pappagalleschi, pregano; Invece di reclamare continuamente riforme, si riformano. Anime nascoste, delle quali è impossibile conoscere il numero, ma si sa che esistono e che si stringono in vincoli di fraternità. La Chiesa conta su questi, sulla loro capacità di fermentare la massa. Sono le rivalse della generosità divina a favore della Chiesa. Anime che portano avanti un apostolato capillare, che vanno scoprendo il volto di Cristo nella difesa della verità e nell'esercizio della carità verso i loro fratelli, i poveri, gli emarginati. No, spirito ribelle! II bilancio dell'azione di Dio nel mondo e nella Chiesa non è fallimentare come vorresti farmi credere. II corso della sua azione non è paralizzato dal tuoi sabotaggi. Essa ha direzioni e sbocchi invisibili e lontani, ma si attua sempre. L'invincibile è Lui! Tu questo lo sai bene. Soltanto vuoi sfruttare al massimo il tempo che ancora ti resta, il tempo che lui ti concede. Il giorno che ti sentirai nuovamente intimare: 'Chi è come Dio?', sarà la tua sconfitta, per sempre!"
Ma qui il mio interlocutore era già partito.
P. Domenico Mondrone S. J.
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