venerdì 7 febbraio 2020

L'ARALDO DEL DIVINO AMORE



DOTTRINA E MISSIONE DI S. GELTRUDE
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Studiando la sua religione profonda, forte, affettuosa, è impossibile non notare lo stridente contrasto con l'errore gelido e tenebroso che doveva nascere e svilupparsi, due. secoli dopo, proprio nei luoghi ove Geltrude era vissuta. Tale coincidenza è troppo rilevante per passarla sotto silenzio: « Nel 1483 - dice il continuatore dell'Anno liturgico - Lutero nasceva ad Eisleben e la sua mente disordinata gettava le basi dell'odioso sistema che doveva fare del Dio infinitamente buono che i nostri padri avevano conosciuto, l'autore diretto dei male e della dannazione, che crea il peccatore per il delitto e per l'eterno supplizio, affine di proclamare la sua onnipotente autocrazia » (Anno liturgico, tempo dopo la Pentecoste: libro I - Festa del Sacro Cuore).

La migliore risposta a quell'eresia, che aveva per pretesto la negazione delle indulgenze, e per fine quella della grazia, non era forse la rivelazione dei tesori d'amore e di misericordia racchiusi nel sacratissimo Cuore di Gesù? Fu appunto questa la divina risposta rivelata dal Salvatore alle vergini di Helfta, due secoli prima che nascesse l'errore: essa però restò per lungo tempo dominio privato. Siamo quasi tentati di pensare che Dio aspettasse per manifestarla, che il protestantesimo avesse prodotto i suoi peggiori effetti: ma, ohimè, il divino pensiero non fu corrisposto, e neppure ai nostri giorni si è saputo trarne logiche conseguenze. Dio attese per altro l'ora sua, ora che non lasciò ignorare alla diletta Sposa, S. Geltrude. Un giorno essa chiese al Discepolo prediletto come mai non avesse rivelato i misteri del Cuore di Gesù, che pur aveva così bene conosciuto, riposando sul suo petto. Rispose Giovanni: « La mia missione, in quei primi tempi della Chiesa, doveva limitarsi a dire sul Verbo divino, Figlio eterno del Padre, poche, altissime parole che l'intelligenza umana potesse sempre meditare, senza mai esaurirne la ricchezza: agli ultimi tempi era riservata la grazia di sentire il grido eloquente del Cuore di Gesù. A questo grido il mondo invecchiato ringiovanirà, si scuoterà dal torpore e l'infiammerà ancora il fuoco del divino amore » (Libr. IV, cap. IV).
Giunta la pienezza di questi ultimi tempi, Nostro Signore intervenne direttamente, e, mediante il concorso di S. Margherita Maria Alacoque, nonchè dei Padri della Compagnia di Gesù, rivelò al mondo i misteri ineffabili del suo divin Cuore.
L'inferno fremette e i Giansenisti vomitarono la loro bava su quella « novità indecente ».
Però nessuno dei santi, che in questi ultimi secoli furono chiamati da Nostro Signore a diffondere il culto pubblico del suo sacratissimo Cuore, ne ha esposti i misteri con la precisione e l'insistenza della nostra cara Santa, dalla quale non si può separare S. Matilde.
L'intuizione profonda ch'Ella ebbe dei misteri del Cuore di Gesù sorprende, se non si considera come la prova più convincente della verità della sua ispirazione. Essa venne eletta per accogliere questa rivelazione. Ora il divin Cuore le appare come un forziere che racchiude tutti i tesori: ora è una lira arpeggiata dallo Spirito Santo, le cui melodie rapiscono la SS. Trinità e tutta la Corte celeste. Poi appare come una sorgente freschissima, che, con un triplice getto, reca ristoro alle anime purganti, fortezza alla Chiesa militante e torrenti di delizie alla Chiesa trionfante. Altrove il divin Cuore è rappresentato da un incensiere d'oro da cui s'innalzano tante onde di profumo quanti sono í popoli, per i quali il Salvatore è morto in Croce. Altra volta è un altare sul quale i cristiani depongono le loro offerte, gli eletti i loro omaggi, gli angeli le loro adorazioni, e su cui l'eterno Sacerdote immola Se stesso. Il divin Cuore è anche rappresentato da una lampada sospesa fra cielo e terra, da una coppa alla quale si dissetano i Santi, non però gli Angeli, i quali vi attingono anch'essi delizie ineffabili.
La preghiera del Signore, il Pater Noster è un frutto squisito del Sacro Cuore di Gesù.
Inoltre l'adorabile Cuore è il divino supplemento per riparare le negligenze nel servizio di Dio: Eglii si fa nostra servo, nostro pegno per aiutarci ad adempiere i nostri obblighi: soltanto, in Esso le opere possono rivestirsi di quella perfezione e nobiltà che le rendono gradite allo sguardo del Padre: dal Cuore di Gesù passano tutte le grazie che discendono a ristorare la terra. Infine, è il benedetto santuario ove le anime dei morenti possono trovare sicuro rifugio, in attesa di essere la loro delizia per tutta l'eternità.
All'indomani di un secolo che ha visto i progressi e gli sviluppi del culto al Sacro Cuore, nel secolo attuale che può notare nei suoi fasti la solenne consacrazione del genere umano al divin Cuore, pare che non ci sia libro migliore da raccomandare utilmente alle anime delle Rivelazioni di S. Geltrude. Esso le aiuterà a penetrare nei segreti ineffabili dell'amore incomprensibile che ha prodotto il mistero dell'Incarnazione, affinchè loro sia dato di proclamare con fierezza soprannaturale: a Et nos cognovimug et credidimus caritati quam habet Deus in nobis. E noi pure abbiamo capito qual'è l'amore di Dio per noi e vi abbiamo creduto » (Giov, IV, 16).

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