mercoledì 15 aprile 2020

ALLA SCUOLA DELL'AMORE



I frutti di questa presenza

Si diceva all'inizio che le virtù sono secondarie; non perché siano meno importanti, ma perché vengono in seconda luogo, sono il frutto soltanto di una vita di amore e di fede. Prima dobbiamo vivere la realtà del mistero: nella misura in cui vivremo la realtà del mistero noi parteciperemo di quelle virtù che hanno distinto la vita della Vergine; allora vivremo la sua semplicità, e vivendo la semplicità sparisce la molteplicità di tutte le cose. Non è la stessa cosa essere in portineria o essere sacrestana? Non è la stessa cosa vivere in una cella piuttosto che in un'altra? Non è la stessa cosa essere la superiora o essere l'ultima della casa? È la stessa cosa perché l'amore di Dio rende tutto uguale.
Se si vive la comunione con Dio, c'è poca differenza tra essere Papa o essere spazzino. Che aggiunge essere Papa a quello che sono, se Dio vive in me? Ogni missione che io ricevo nella Chiesa, ogni grandezza umana, piuttosto che aggiungermi mi toglie qualcosa, perché mi dà l'impressione che quella sia la vera grandezza, mentre la vera grandezza è questa fede per accogliere il dono di Dio, questa semplicità dell'anima che vive l'unica cosa necessaria, la divina Presenza.
Ma si vivrà con la Vergine anche la sua purezza, e tutta l'anima nostra sarà data a lui solo; non soltanto una verginità fisica, ma una verginità anche spirituale che rifiuta ogni pensiero, ricordo e affetto che non sia per lui; tutto l'essere nostro si consuma in un atto di amore che ci unisce al nostro Sposo divino. E non solo la purezza, non solo la semplicità, ma anche l'umiltà; infatti, vivendo nella luce divina, avviene quello che avviene quando a mezzogiorno si vogliono guardare le stelle, e non si vedono più. E così io nella luce di Dio non mi vedo più, ho perso me stesso, non sono più nulla: egli solo è, lui solo l'Amato!
Non è questa la vera umiltà, l'oblio di noi stessi fino in fondo, fino a non saper più nulla di noi, nascosti, anzi cancellati dalla luce divina? Come dovremmo vivere le virtù di Maria! Vivremo le virtù di Maria se vivremo la nostra unione con Cristo, se vivremo il nostro abbandono allo Spirito, se impareremo dalla Vergine come si crede e come si ama.
Tutto qui; è tutto qui, ed è il Paradiso! Che il Signore ce lo faccia vivere oggi, e domani, e sempre; sia la nostra vita un crescere di questa luce, e sia la nostra vita un crescere della nostra fede, per accogliere sempre più la Vergine che viene, lo Spirito che ci investe, il Cristo che ci afferra e ci possiede. Sia questo il nostro cammino nella vita presente.

Divo Barsotti

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