25.IV.1936. Walendòw. La sofferezza della mia anima quel giorno fu così acuta, come m'era capitato raramente. Fin dal mattino sentii quasi il distacco del corpo dall'anima, sentii che Dio mi penetrava da parte a parte, sentii tutta la giustizia di Dio in me, sentii che ero sola davanti a Dio. Pensai che una parola del direttore spirituale mi avrebbe tranquillizzata completamente. Ma che fare? Egli qui non c'era. Ad ogni modo decisi di cercare luce nella santa confessione. Quando svelai la mia anima, quel sacerdote ebbe paura di continuare ad ascoltare la mia confessione e questo mi provocò una sofferenza ancora maggiore. Quando avverto la timidezza di qualche sacerdote, non riesco ad ottenere affatto la tranquillità interiore, perciò ho deciso che farò in modo di rivelare la mia anima in tutto, dalle cose più grandi alla più piccola soltanto al direttore spirituale e di attenermi strettamente alle sue indicazioni. Ora comprendo che la confessione è soltanto la dichia razione dei peccati, mentre la direzione spirituale è completamente un'altra cosa. Ma non voglio parlare di questo. Desidero raccontare una cosa singolare, che mi è capitata per la prima volta. Quando il confes sore cominciò a parlarmi, non capii nemmeno una parola. All'improvviso vidi Gesù Crocifisso, che mi disse: «Cerca la forza e la luce nella mia Passione ». Terminata la confessione, meditai la tremenda Passione di Gesù e compresi che quello che soffrivo era nulla a confronto della Passione del Salvatore ed ogni anche più piccola imperfezione era stata la causa di quella tremenda Passione. Tutto ad un tratto la mia anima fu presa da un grande pentimento e solo allora sentii che ero nel mare sconfinato della Misericordia di Dio. Oh, quante poche parole ho per esprimere quello che ho vissuto! Sentii che ero come una goccia di rugiada assorbita nel profondo dell'oceano sconfinato della Misericordia di Dio.
Diario di Santa Sr. Faustina Kowalska
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