Maria, creatura unica, nella quale ci sono tutti i beni della Redenzione, fu sempre custodita
“Figlia mia, quanto più grande è l’opera che voglio fare, tanto più è necessario che sia unica e singolare quella creatura che scelgo. L’opera della Redenzione era la più grande e vi scelsi una sola creatura, dotandola di tutti i doni, non mai concessi a nessuno, per fare che questa creatura contenesse tanta Grazia da potermi fare da Madre ed Io potessi deporre in Lei tutti i beni della Redenzione; e per custodire i miei stessi doni, dacché fu concepita finché Mi concepì, la tenni adombrata nella luce della SS. Trinità, la Quale si faceva custode e teneva l’ufficio di dirigerla in tutto. Quando poi restai concepito nel suo seno verginale, essendo Io il vero capo ed il primo di tutti i Sacerdoti, presi Io l’impegno di custodirla e di dirigerla in tutto, perfino il moto del suo palpito; e quando Io morii l’affidai ad un altro Sacerdote, quale fu S. Giovanni. Un’anima così privilegiata, che conteneva tutte le grazie, unica nella Mente Divina, unica nella storia, non volli lasciarla fino all’ultimo suo anelito senza l’assistenza di un mio rappresentante. Forse ho fatto questo ad altre anime? No, perché non contenendo tanto bene, doni e grazie, non è necessaria tanta custodia e assistenza…” (15°, 11-7-1923)
scritti di Luisa Piccarreta
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