lunedì 7 febbraio 2022

Forte di questa fede, il discepolo di Gesù ogni giorno si prepara alla persecuzione, sapendo che essa è permessa da Dio come prova di fedeltà, ma anche come strumento di perfezione e di santificazione.

 


SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE


[8]Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente!

 Questa denominazione di Dio, che è anche di Cristo, è solo dell’Apocalisse:

“Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente!” (Ap 1,8).

“Ecco sono compiute! Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita” (Ap 21,6).

“Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine” (Ap 22,13).

Dio è l’Alfa e l’Omega perché Lui è senza Alfa e senza Omega, senza Principio e senza Fine. Lui è l’eterno. Lui è l’eternità.

Dio è l’Alfa e l’Omega perché Lui è l’Alfa e l’Omega della nostra vita. Siamo da Lui, siamo per Lui, siamo chiamati ad essere in Lui per tutta l’eternità.

Iniziamo per Lui (Alfa), finiamo per Lui (Omega), finiamo in Lui ma per vivere per tutta l’eternità nella sua gloria.

Prima delle cose (Alfa) c’è Lui. Dopo le cose (Omega) c’è Lui. Noi passiamo. Lui resta in eterno. Noi ci consumiamo, ci logoriamo. Lui invece rimane in eterno.

Le potenze di questo mondo passano. Lui resta. I regni di questa terra finiscono. Lui non avrà mai fine.

Le persecuzioni scompaiono assieme ai persecutori, Lui invece è il Giudice dei perseguitati e dei persecutori.

Ecco come il Salmo descrive l’eternità di Dio in mezzo alle vicissitudini di questo mondo:

Salmo 101,1-29: “Preghiera di un afflitto che è stanco e sfoga dinanzi a Dio la sua angoscia. Signore, ascolta la mia preghiera, a te giunga il mio grido. Non nascondermi il tuo volto; nel giorno della mia angoscia piega verso di me l'orecchio. Quando ti invoco: presto, rispondimi. Si dissolvono in fumo i miei giorni e come brace ardono le mie ossa.

Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, dimentico di mangiare il mio pane. Per il lungo mio gemere aderisce la mia pelle alle mie ossa. Sono simile al pellicano del deserto, sono come un gufo tra le rovine. Veglio e gemo come uccello solitario sopra un tetto.

Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, furenti imprecano contro il mio nome. Di cenere mi nutro come di pane, alla mia bevanda mescolo il pianto, davanti alla tua collera e al tuo sdegno, perché mi sollevi e mi scagli lontano. I miei giorni sono come ombra che declina, e io come erba inaridisco.

Ma tu, Signore, rimani in eterno, il tuo ricordo per ogni generazione. Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, perché è tempo di usarle misericordia: l'ora è giunta. Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre e li muove a pietà la sua rovina. I popoli temeranno il nome del Signore e tutti i re della terra la tua gloria, quando il Signore avrà ricostruito Sion e sarà apparso in tutto il suo splendore.

Egli si volge alla preghiera del misero e non disprezza la sua supplica. Questo si scriva per la generazione futura e un popolo nuovo darà lode al Signore. Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, dal cielo ha guardato la terra,  per ascoltare il gemito del prigioniero, per liberare i condannati a morte; perché sia annunziato in Sion il nome del Signore e la sua lode in Gerusalemme, quando si aduneranno insieme i popoli e i regni per servire il Signore. Ha fiaccato per via la mia forza, ha abbreviato i miei giorni.

Io dico: Mio Dio, non rapirmi a metà dei miei giorni; i tuoi anni durano per ogni generazione. In principio tu hai fondato la terra, i cieli sono opera delle tue mani. Essi periranno, ma tu rimani, tutti si logorano come veste, come un abito tu li muterai ed essi passeranno. Ma tu resti lo stesso e i tuoi anni non hanno fine. I figli dei tuoi servi avranno una dimora, resterà salda davanti a te la loro discendenza.

L’eternità è la vittoria di Dio sulla brevità della vita dell’uomo, delle cose, dello stesso universo.

Il Signore Dio che è l’Alfa e l’Omega è anche Colui che è, che era e che viene.

Lui è prima della creazione del mondo. È Lui il suo Creatore e Signore.

Lui è nel mondo creato. Del mondo è Salvezza, Redenzione, Provvidenza, Giustizia, Verità, Santità.

Lui è la Vita del mondo e perennemente viene per dare vita al mondo, continuamente esposto al vortice della morte e dell’annientamento.

Il Signore è Colui che viene per fare nuove tutte le cose. Viene per creare i cieli nuovi e la terra nuova. Viene per la risurrezione dei corpi. Viene per il giudizio finale.

Lui è l’Onnipotente. Il solo che può tutto. Nessuno potrà mai resistere alla sua forza che è forza invincibile.

È Lui il vero Signore della storia, della vita, del tempo, dell’eternità.

È Lui il Signore di tutto. È il Signore perché è Onnipotente. È il Signore perché è eterno. È il Signore perché di ogni cosa è il Creatore e la Vita.

Chi è fondato su questa fede, deve porsi una sola domanda: perché il Signore Onnipotente permette che il male si abbatte sui suoi servi?

La risposta non può essere che una sola: perché ogni suo servo gli renda testimonianza con il dono della sua vita.

La vita del tempo ha un solo fine: con essa bisogna rendere gloria al Signore. E gli si rende gloria, offrendola a Lui in sacrificio.

Come ha fatto Cristo Gesù, dovrà fare ogni suo discepolo. In questo rendimento di gloria non solo il discepolo di Gesù raggiunge la più alta perfezione, il compimento perfetto nella verità della sua essenza, ma anche coopera per la redenzione del mondo intero. La vita offerta in sacrificio al Signore, per la sua gloria, produce un frutto smisurato di grazia per la conversione del mondo.

Forte di questa fede, il discepolo di Gesù ogni giorno si prepara alla persecuzione, sapendo che essa è permessa da Dio come prova di fedeltà, ma anche come strumento di perfezione e di santificazione.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


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