Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile)
27 febbraio 2022
Oggi viviamo un giorno di preghiera, un altro giorno di ritiro spirituale, e in questo bellissimo messaggio che il Cielo ci invia faremo insieme una riflessione sul mondo nel momento presente. Nessuno dubita sul fatto che il raccolto umano è stato di molta sofferenza a causa dei peccati commessi dall’uomo. Potrebbe essere molto peggiore, ma abbiamo la misericordia di Dio. Al tempo stesso, stiamo vivendo il tempo della giustizia di Dio.
La misericordia di Dio è come quando lavi il tuo volto dopo una giornata di lavoro. Quando hai la grazia di poter lavare quel viso sporco e stanco, provi la felicità di rinnovarti. Così è la misericordia di Dio: la misericordia di Dio è per lavare i cuori dei figli di Dio. La misericordia è molto giusta. Quando l’uomo arriva nelle profondità del Cuore di Gesù Misericordioso, lo fa per guarire se stesso, lavarsi e liberarsi. Da parte dell’uomo oggi c’è una grande autoindulgenza, spesso le persone non hanno un discernimento sapiente su cosa sia la misericordia di Dio. L’uomo devastato dal peccato, sporco per il peccato, nel Cuore di Gesù riceve la felicità della sua purificazione.
E il mondo non ha capito questa misericordia, pur stando in un tempo di grazia. Molti sono stati davanti a questo Cuore Misericordioso ma non hanno avuto la felicità di bere di quest’acqua e lavare il proprio cuore. L’umanità ha continuato a stare nella devastazione del peccato, commettendo questi peccati, e oggi vive le conseguenze del raccolto di questa sofferenza, che ha seminato disobbedendo alla Santissima Trinità.
Quando l’uomo inizia a vivere il tempo della giustizia, l’umanità inizia a percepire i segni di Dio sulla Terra. Tutti i segni di Dio. Soprattutto i segni di Dio che si riferiscono alle tre tempeste che il mondo attraverserà: materiale, spirituale e temporale. E l’umanità si è preparata molto poco per questa giustizia. Giustizia è quando fai qualcosa e poi e vedi le conseguenze di quello che hai fatto.
Allora oggi, in questa domenica di ritiro spirituale, io come Madre vi invito ad essere figli di Dio santi. Non è facile, ma non è neanche impossibile. Dio non esige molto. La santità è molto diversa da quello che pensi: la santità non è apparenza, la santità è vita, missione e opera. Questa è la santità. La santità è lavorare nella messe di Dio. Questa messe che oggi si riferisce all’uomo stesso, creato a immagine e somiglianza divina: giovani, bambini, padri, madri, famiglia, comunità, Chiesa, vocazione, missione, donazione, abbandono. E come Gesù ci dice, ci sono tante mancanze umane. Tante.
E tu che sei qui oggi, ascoltando la parola di Dio, sai perfettamente come stai. Riesci a metterti davanti allo specchio della giustizia divina e vedere l’aspetto del tuo viso, la tua condizione. Degno, preparato, forte, fiducioso? Se sei veramente corretto, nel metterti davanti a questo specchio della giustizia, vedrai che in te manca molto per arrivare ad essere quello che Dio vuole che tu sia. È per questo che la missione è molto forte, la strada è strettissima e la battaglia è enorme.
E quanto più ci avviciniamo al tempo degli eventi, più l’umanità sentirà la necessità di fortificarsi, come ci ha parlato Gesù riguardo alla grande debolezza umana. Quanto è debole l’uomo! L’uomo parla sempre della sua debolezza, non parla mai della sua forza. Non parla mai del Battesimo, che è la sua forza. Non parla mai dell’Eucarestia, che è la sua forza. Non parla mai del sacramento vocazionale – sacerdotale o matrimoniale – che è la sua forza. Non parla della confermazione della presenza dello Spirito Santo nella sua vita, che è la sua forza. L’uomo continua a permettere che la debolezza sia maggiore della sua forza, perché parla molto poco delle cose di Dio.
E a motivo dei tempi attuali – non parlo di quello che verrà, ma di quello che c’è adesso – state vivendo la grande freddezza delle fede. Per questo Gesù dice: da qui in avanti non si deve avere paura, ma fede. Se hai paura è mancanza di fede, perché sei davanti a una battaglia e chi devi vincere è il demonio. Non vincerai il demonio nel modo in cui pensi, vincerai il demonio con i grani del tuo santo rosario.
E il mondo prega molto poco, figli. In proporzione, su milioni e milioni di anime, molto pochi pregano. Sarebbe necessario – affinché il mondo sopravvivesse agli attacchi e alle insidie del demonio sulla Terra, dovuti alle conseguenze degli atti umani – che tutte le ginocchia si piegassero e che ogni famiglia prendesse il suo santo rosario e pregasse. Per dare combattimento al demonio.
Tutti i santi combatterono il demonio con in grani del santo rosario. E l’umanità oggi non trova il tempo per pregare come dovrebbe. Non significa stare tutto il giorno in preghiera, ma mettere nella tua vita almeno un po’ di preghiera. Dio non chiede molto, chiede ciò che è necessario affinché abbiate una vita molto più benedetta.
Perché la giustizia di Dio è arrivata e l’uomo non si è preparato per questo tempo giusto. Per questo vi trovate lì sull’orlo di un abisso, siete gli unici responsabili della vittoria su questo abisso ma non state riuscendo a vincere. Come Madre che catechizza, sono certa che Gesù sta avendo compassione e misericordia del mondo in un modo supremo. Le conseguenze di quello che state vivendo potrebbero essere molto più tristi di quelle che già vivete. Ma la misericordia di Dio, del Cuore di Gesù, è infinita sulla Terra. Io so, come Madre, che questa misericordia vi salverà.
Ma non perdete tempo! Tutti i segni sono presenti. Non desidero vedere gli eventi per i quali dovrete passare se non pregherete. Soprattutto la sofferenza dell’anima. Oggi è già presente nel mondo un grande dolore nell’anima. Ci sono molti figli che non riescono più a sorridere, che non riescono spesso ad avere la forza per restare in piedi, per mantenersi saldi e pregare. Ci sono tante lacrime negli occhi, ma molte più lacrime nel cuore.
Allora in quest’anno della fraternità – la fraternità è la ricchezza maggiore del mondo – il mondo ha bisogno che l’uomo sia solidale, che condivida. Dovrete vivere quello che vivete oggi in questa comunità. Pensate a cos’è oggi questa comunità fraterna che Dio ha creato. Non l’ha creata l’uomo ma Dio, perché se l’avesse creata l’uomo non sarebbe una fraternità di condivisione. Il primo interesse umano oggi è quello materiale, non quello spirituale: se fosse opera degli uomini non stareste vivendo la condivisione, la donazione, la fiducia e la prosperità, l’abbondanza del pane. Dio ha creato questa fraternità e Dio protegge quello che crea. Per quanto grande sia l’ignoranza dei suoi figli, Dio li protegge. Tanti sono ignoranti. Ci sono tanti, in un luogo come questa Valle, che dovrebbero mettersi in ginocchio e ringraziare, ma pensano a tutto tranne che a mettersi in ginocchio e ringraziare.
State vivendo i tempi di lotta finali. Non è la fine del mondo, perché Dio non distruggerà ciò che ha creato. L’uomo può anche distruggerlo, ma non Dio lo fa.
Oggi Dio sta cercando di portare a questo mondo quello che oggi manca al mondo. Non avete più gioia sulla Terra. I bambini non hanno più un’infanzia pura, i giovani non hanno la felicità di cercare una vocazione con l’anima e con il cuore. Il mondo è molto malato e il peccato sta distruggendo il mondo.
Come Madre vorrei dirvi che una pandemia è la sofferenza maggiore, ma vi dico che la pandemia è una delle sofferenze minori. La maggiore di tutte è quella che sta dentro di te, togliendoti la luce, togliendoti la speranza, uccidendo la ricchezza che hai sulla Terra, che è essere figli, essere famiglie, essere fraterni, credere in un miracolo che si chiama vita, vita che Dio ha dato a ciascuno di noi. C’è molto poca fede, per questo ci sono tante malattie sulla Terra. Se aveste molta più fede sareste molto più sani. Perché la salute non è un corpo, la salute è lo spirito.
Per questo, nel guardare quest’anno della fraternità, dovete avere il desiderio di mettere al primo posto tutto quello che Dio ha creato per amore. La natura è bella, ma Dio l’ha fatta per amore verso qualcuno. Il giorno è bello, ma Dio ha creato il giorno per amore verso qualcuno. La notte è silenziosa e porta il riposo, ma Dio ha creato la notte per amore verso qualcuno. E questo qualcuno per amore del quale Dio ha fatto tutto si chiama figlio, si chiama ricchezza degli occhi di Dio, che siamo tutti noi.
E davanti al veleno del male l’umanità sta distruggendo tutto quello che Dio ha creato per amore nostro. Dio ti ha dato una famiglia perché tutto l’amore paterno lo ha espresso nel cuore dell’uomo, tutto l’amore materno lo ha espresso nel cuore della donna. E oggi molti non conoscono la gioia di dire: sono padre, sono madre. E il sorriso nel confermare questa gioia e dire: sono figlio, sono benedetto da Dio. Voi, figli, state andando verso una sofferenza terribile, ma che può essere cambiata con i grani del vostro santo rosario.
È per questo che siete qui pregando il santo rosario, avendo la grazia di sentire il Cielo in questa Valle e avendo la certezza di dire: “il Cielo si prende cura di noi”. Nessun uomo della Terra oggi è nelle condizioni di cambiare questa Terra, ma Dio è nelle condizioni di cambiare gli uomini sulla Terra. Non è la Terra che dirige la volontà, ma è l’uomo che spesso dirige la Terra secondo la propria volontà, che non sempre è la volontà di Dio. Avidità è volontà di Dio? No. Guerra è volontà di Dio? No. Violenza è volontà di Dio? No. Volontà di Dio è fraternità. Volontà di Dio è carità. Volontà di Dio sono figli preparati, benedetti e felici. Volontà di Dio è il popolo che ha l’abbondanza sulla tavola e Dio nel cuore e nell’anima. Non è volontà di Dio questa miseria, una miseria che inizia nei giudizi, nell’invidia, nella gelosia.
Noi qui stiamo vivendo un ritiro ma vi dico che sulla Terra sono molto pochi i luoghi in cui si prega. Gran parte dell’umanità oggi vive come se niente stesse accadendo. Ma ci sono i segni di Dio, la Parola di Dio. Forse che l’uomo legge la Parola? No. Perché se ascoltasse e leggesse la Parola si preparerebbe di più. Ma perché sta accadendo questo nel mondo, figli? Perché il mondo oggi non teme di Dio. Questa è la grande risposta per questo tempo della giustizia. Chi non si convertirà con l’amore dovrà convertirsi con il dolore. Tutto l’amore è stato dato, ma l’uomo attende il dolore per convertirsi. Triste l’uomo, tristi i figli, perché tutto l’amore ci è stato dato.
Ma Gesù ha detto al mondo, a ciascuno di noi: fintanto che anche uno solo nel mondo ama, questa goccia di amore può salvare il mondo intero. Fintanto che c’è uno sulla Terra che ama! Per questo, non avere paura di fare la volontà di Dio, e quando vedi una moltitudine che va in direzione contraria rispetto alla tua, non avere paura. Perché fintanto che c’è un testimone, questo singolo può salvare milioni e milioni di anime. Ma ricorda: questo singolo vedrà la gloria di Dio mentre questa moltitudine conoscerà l’abisso del dolore.
È per questo che Gesù chiede ai nostri bambini, ai nostri giovani, padri e madri, di volgersi verso il Cielo, di avere più timore di Dio, di essere più fedeli e di non aspettare che arrivi la guerra. Chi ama realmente il mondo oggi sta pregando per la pace. Perché nessuno sa quali conseguenze potrebbe portare una guerra in questi tempi in cui l’uomo è cresciuto, ma non nell’umiltà e nella semplicità.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Questo messaggio è un’allerta del Padre che ci ama, di Gesù che ci ama, dello Spirito Santo che ci illumina. Il mondo si trova in una sofferenza molto grande e se l’uomo non si converte le onde di questa sofferenza si moltiplicheranno.
Viviamo questo insegnamento che arriva direttamente dal Cielo, io sono la Madre messaggera di Dio, voi siete i figli che ascoltano il messaggio di Dio e sanno che il mondo si trova in una situazione molto delicata. Molto delicata perché è nelle mani dell’uomo, e l’uomo non cerca la conversione come dovrebbe. E Dio non obbligherà il figlio. Perché il Padre può tutto, ma desidera che l’uomo faccia tutto con il cuore aperto e felice.
Avete la grazia di vivere un ritiro in un luogo santo e benedetto. Felice chi vive la santità di quello che Dio ci offre, un luogo santo nei tempi di oggi. Al giorno d’oggi, in mezzo a tante tristezze sulla Terra, è difficile avere la gioia di vivere un ritiro. Come ha detto Gesù: non pensate di stare in un vento leggero, siete in una tempesta molto forte. E non tutti i figli sopravvivranno a questa tempesta, molti saranno abbattuti se non si preparano, se non hanno una vita di preghiera come Gesù ci chiede in questa catechesi.
Cosa vuole Dio? Dio non vuole quello che il mondo oggi sta vivendo. Come Madre, che è qui presente in corpo e anima, vi guardo e sono certa che voi sentite la mia presenza qui e sapete che Dio non vuole per il mondo quello che il mondo sta vivendo. Sapete perfettamente che le orme di Gesù di Nazareth non furono quelle che oggi il mondo sta seguendo. E che il tempo della giustizia è il momento della riscossione da parte di un Padre Celeste che ci ha chiesto di essere santi e fedeli alla santità.
Allora siete consapevoli che niente è semplice sulla Terra, che le persone stanno soffrendo, che la fame è presente oggi nel mondo, non solo la fame di pane ma principalmente la fame di pace. Certamente il dolore maggiore è quello che colpisce la carne: le malattie, la fame di pane. Ma Gesù ci mette qui davanti a un miracolo. Io sento che Gesù oggi vi dice: “Io sono il miracolo”. Se confidate in questo miracolo, potete cambiare il mondo.
Quello che io desidero – come Madre che ha appena chiesto a Gesù di benedire questi fiori – è che voi crediate nel miracolo. Perché questo miracolo vuole entrare nella vostra vita e spesso voi non volete questo miracolo nella vostra vita. Spesso non volete la vostra vita come Gesù Cristo la vuole. Perché questo miracolo guarisce, questo miracolo libera, questo miracolo fa un esorcismo nella vostra vita. Allora quando guardi la tua vita e vedi che la guarigione non è ancora arrivata, che l’esorcismo non è ancora arrivato, che la liberazione non è ancora arrivata, mettiti davanti allo specchio della giustizia e vedrai che la tua fede deve essere un po’ più grande affinché questo miracolo accada nella tua vita. Perché il grande miracolo nella nostra vita è guardaci gli uni gli altri e insieme guardare verso la Santissima Trinità e dire: “Signore, sia fatta la tua volontà nelle nostre vite”.
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