LETTERA 39
Ai Militi Roma L. J. Chr. del Collegio Internazionale,
Cracovia 27-29 III 1920
(Al venerabile fr. Giovanni Garleanu - Ai M.I.) Carissimi M.I.
Augurando «Buone Feste» mando anche qualche notizia di quello che l'Immacolata nostra Sovrana e Madre si degnò di operare per la Sua Milizia in Polonia.
Il numero nostro sta per compiere il primo migliaio; l'ultimo occupato nel libro delle iscrizioni in momento presente è 966; inoltre aspetto relazioni da Kalisz e da Miejsce Piastowe1, perciò il numero dei nuovi iscritti compirà e senza dubbio supererà questo primo migliaio. Fra questi ci sono persone di diversissime condizioni età ed occupazioni. Per questi si fanno ogni mese delle conferenze di natura religioso-apologetica riguardo alle correnti antireligiose del momento presente. E così:
1) il 11 I (introduttoria) «Natura e lo spirito della Milizia dell'Immacolata»
2) il 8 II «Uno dei pericoli del momento presente»
3) il 14 III «Il più grande nemico della Chiesa».
La prima e la seconda tenne il P.M. Enrico Gòrczany, professore di S. Scrittura (membro della Milizia); terza poi il P.M. Ceslao Kellar, professore di filosofia, Maestro (Rettore) dei Chierici professi (anche lui M.I.).
In seconda delle conferenze si trattava della (così detta) «Chiesa libera Polacca», che nata in America, rifiutando la soggezione al Papa, fa degli sforzi per allargarsi da noi in Europa; nella terza poi si svelò e combatté la massoneria, che anche da noi minaccia fortemente.
Al diavolo tanto dispiacciano queste conferenze che ha inspirato già due volte qualche zelante di strappare l'invito alla prima ed alla terza di esse nel momento quanto di più potevano essere lette. - Oltre questo ci sono qua non poche difficoltà da superare anche da uomini di ottima fede, ma colla obbedienza santa, dalla quale nacque e vive, la M.I. sempre è vittoriosa.
Non so se ho già scritto altre volte che nel giorno (o nella vigilia) della I conferenza abbiamo ricevuto la benedizione del Vescovo di Cracovia che così suonerebbe tradotta dal polacco: «Benediciamo dal cuore ai membri della Milizia dell'Immacolata; combattendo sotto la bandiera della Madre di Dio aiuti la Chiesa a condurre tutto il mondo ai piedi di Gesù. +Adamus Stephanus».
Nel secondo grado, poi, abbiamo l'attività sociale (come scrissi altre volte). Esiste come sapete «il focolare» dei Chierici di Cracovia (teologi e filosofi) - il primo in Polonia. Ebbe finora 12 sedute dove si tennero delle conferenze di natura apologetico-religiosa. Inoltre hanno cominciato un'altra specie di brevi sedute colle conversazioni apologetiche per imparare praticamente come si potrebbe in qualche occasione (per es. in treno) rispondere e confutare gli avversari della Chiesa ed anche domandare che essi rispondano. Finora ci erano due di queste e trattavano prima del scetticismo, l'altra del idealismo. La seguente sarà del ateismo etc., seguendo così logicamente il pensiero umano dal scetticismo universale fino alla cognizione delle fondamentali, almeno, verità della fede. Si fanno poi così: uno fa (per es.) da idealista e gli altri cercano di convertirlo2. Convinto che sia mette lui ancora i suoi argomenti per difendere la verità ed allora gli altri cambiando la posizione gli fanno le obiezioni. - Così ciascuno ha l'occasione di proporre i suoi punti forse non ancora chiari e comunicare agli altri le ragioni “a pro» della verità che conosce. - Tutto poi si fa in una forma libera; sciolta così come potrebbe accadere in una compagnia, in un treno. Per agevolare poi la libertà si usano perfino i titoli che allora si userebbero cioè «signore». Adesso fr. Bonaventura Podhorodecki (il Secretario II°) tiene una serie di conferenze o piuttosto una conferenza divisa in parecchie sotto il titolo «Come bisogna fare le conferenze». Lavoro scientificamente profondo ed assai utile per la ricerca e comunicazione agli altri della verità. Inoltre ci erano delle conferenze «della Massoneria», «della relazione dell'intelletto alla fede»3 etc.
Il 17 I, giorno di sabbato, cominciò un nuovo «focolare» di M.I.2 (secondo grado) fra i Chierici novizii a Leopoli; eletto il Preside, Secretario I° e Secretario II°. - Adottarono lo statuto particolare dei M.I. di Cracovia. È venuta al Secretario II° della M.I. dei Chierici di Cracovia una lettera ufficiale dei M.I. dei Chierici di Leopoli colla data di 16 III dove, dando una notizia della vitalità del «focolare», dicono di aver stabilito di dir anche una parte del Ufficio della Madonna (Officium Parvum) in ogni seduta per le intenzioni raccolte nella seduta.
I titoli delle conferenze sono: 1) La potenza dell'Immacolata (fr. Giuliano), 2) I privilegi dell'Immacolata (fr. Eugenio), 3) L'Immacolata nel nostro Ordine (fr. Ilario). Ci sono 8 membri (cioè tutti i novizii).
Si è fondato anche «il focolare» fra i Sacerdoti con uno statuto particolare diverso, perché adattato non tanto alla preparazione come al lavoro stesso. Lo compongono 7 membri, fra i quali il Maestro dei Novizii (a Leopoli), il Maestro dei Chierici professi (filosofi e teologi), il Secretario della Provincia ed un Padre Professore di Sacra Scrittura4: Ufficiale apertura si aspetta ancora, perché lo statuto deve essere prima bene perscrutato.
Il 28 III si tenne la seconda seduta del «focolare» degli studenti del ginnasio. Già il Preside e i due Secretarii sono eletti ed adesso si è scelta una commissione di 3 per elaborare lo statuto particolare. La terza seduta è stabilita dopo le feste. Ci sono 7 membri (in I° grado ci sono quasi 100).
Si sta formando anche un focolare di uditori (studenti) di università ed un altro di artigiani.
Non ostante le difficoltà, la indifferenza religiosa ed un intensivo lavoro della massoneria, socialismo, bolscevismo etc. la nostra Mamma lavora.
La massoneria lavora specialmente in Università (come dappertutto). Cinque uditori appartengono già alla M.I. di I grado.
Abbiamo comprato anche una stamperietta a mano (di gomma) ed anche fatto fare il bollo. Eccolo: MILICJA NIEPOKALANEJ - M.I. - W POLSCE 5.
M.I. in Polonia possiede anche una scelta biblioteca di natura apologetico- religiosa (per lo più). Il numero dei volumi è per adesso quasi 40. Oltre questo abbiamo comprato e divulgato quasi 400 libriccini descriventi le grazie ed i miracoli operati per mezzo della Medaglia Miracolosa. (La biografia di P. Antonio [Glowinski] abbiamo fatto stampare in. un periodico (mensile) che esce in 12.000 copie 6).
Domanderete forse donde abbiamo il danaro per far tutte queste spese nei tempi di una tale carestia. Ecco: la povertà di S. Francesco rimedia a tutto. Non può spendere certo il convento, perché i tempi sono da noi difficili, ma la Madonna inspira quelli che si inscrivono alla Milizia di contribuire volontariamente, perché non vendiamo niente né le pagelle d'inscrizione né i libretti: tutto gratis ed anche la Provvidenza ci pensa gratis.
Domanderei (se possibile) un po' più di fonti per la biografia di P. Antonio e di fr. Antonio [Mansi].
Adesso sto preparando un giudeo soldato al battesimo; ed altro ieri ho finito [con] un altro israelita, uditore di diritto nella Università, gli esercizi spirituali per il battesimo 7. Io avevo cura anche di lui in questi giorni. È anche candidato ottimo alla M.I., ma prima lasciamo che si faccia cristiano. Sarà battezzato probabilmente per la Pasqua - Ecco le consolazioni mie.
Adesso da noi c'è molto lavoro per le confessioni.
Finisco con la preghiera alla nostra comune Mamma e Duce l'Immacolata. Voi vi preparate adesso al futuro lavoro; io devo già combattere, salvare. Aiutiamoci dunque davanti al Santissimo ed ai piedi della nostra Regina.
In S. Padre Francesco fratello e nell'Immacolata commiles
Fr. Massimiliano M. Kolbe M.I.
(Questa è la nostra carta per le lettere di M.I.; per questo è segnata da principio: Milicja Niepokalanej w Polsce [Milizia dell'Immacolata in Polonia]).
Cracovia
1 IV 1920
In fine chiudo la lettera. L'occupazione non mi permise di scriverla ad un tratto, perciò ci sono dei cambiamenti da notare. Ecco: il numero dei M.I. è 985 (ci sono dei nuovi anche, ma non ancora messi nel libro, perché ero fuori di casa quando uno mi portò la lista).
Nella biblioteca entrarono altri quasi 40 libri nuovamente comprati tutti scelti per bene, di natura per lo più religioso-apologetica. Undici dei primi acquistati uscirono dalla legatoria dei libri per resistere di più al sudore delle mani dei lettori ed al tempo distruttore.
Aspettiamo le notizie da Roma.
Pregate per me povero che io giunga a riconoscere ed amare con tutto il cuore il mio Vero niente ed il tutto del buon Dio per mezzo dell'Immacolata.
'Il vostro sincero in S. Padre Francesco fratello ed nell'Immacolata commiles (M.I.)
Fr. Massimiliano M.I.
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Testo originale in lingua italiana.
(1) A Kalisz operava P. Bronisfaw Stryczny, appartenente già alla M.I. - cf. SK 23, nota 2. Il 3 II 1920 si iscrisse alla M.I. il chierico della comunità dei Micaeliti, Lorenzo Karch, il quale prese 300 pagelline d'iscrizione alla M.I. ed una corrispondente quantità di medaglie miracolose - cf. P. Alfonso Kolbe, Notatki o M.I., p. 37. - (2) Agl'inizi lo stesso P. Massimiliano si assumeva il ruolo di difensore, mentre i chierici presentavano le obiezioni - cf. P. Alfonso Kolbe, Notatki o M.I., p. 40, 42-43. - (3) La conferenza «Sulla massoneria» fu tenuta da P. Czeslaw Kellar, mentre quella sul tema: «Può la fede opporsi alla ragione» da Fr. Alfonso Kolbe, come egli stesso scrive in Notatki o M.I., p. 31, 35. - (4) P. Venanzio Katarzyniec, P. Czeslaw Kellar, P. Bernardo Kalisz e P. Enrico Gérczany. Oltre a quelli nominati (compreso P. Massimiliano) appartenevano al «Circolo M.I. dei sacerdoti dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali», anche P. Giacinto Wanatowicz e, per settimo, uno di quelli iscritti alla M.I.1 in quel periodo (forse P. Bronislaw Stryczny di Kalisz, i PP. Stanislao Jedrychowski e Adamo Szot di Cracovia, oppure P. Leonardo Dhigopolski di Leopoli). - (5) È un timbro di forma ovale, con la sigla M.I. al centro, mentre il resto è scritto seguendo la figura ovale, - (6) Non è stato possibile stabilire, il titolo della rivista. - (7) Cf. SK 988 H, in data 26 III 1920.
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