domenica 16 febbraio 2020

LE GRANDEZZE DI MARIA



La persona dello Spirito Santo e la persona del Padre espressamente e distintamente si applicano alla Vergine e all'opera della Incarnazione nella Vergine.

Portiamo in alto i nostri pensieri ed eleviamo le nostre menti sino al Cielo dei cieli ed alla SS. Trinità, la quale, tutta sola e tutta intera è occupata con la Vergine in quest'opera divina. Lo Spirito Santo, la terza nell'ordine delle divine persone, è la prima nell'ordine di quest'operazione. Perciò Egli è nominato per il primo nelle parole dell'Angelo, il quale dal cielo era bene istruito ed informato dell'ordine e del procedimento di quest'opera divina onde ne informasse bene anche la Vergine; infatti, non soltanto dalle parole ma anche dall'ordine medesimo delle parole di questo spirito celeste noi riceviamo la luce e le rivelazioni dei segreti del cielo.
Notiamo dunque che nel rispondere alla Vergine e nell'istruirla sul modo che verrà osservato in quest'opera, la prima cosa che l'Angelo dice è questa: Spiritus Sanctus superveniet in te; Lo Spirito Santo scenderà in Voi; e la seconda: Virtus Altissimi obumbrabit tibi. La potenza dell'Altissimo vi coprirà con la sua ombra. (Luc., I, 35). Secondo quest'ordine, il primo che opera è lo Spirito Santo, il quale va santificando ed elevando a quella divina operazione il corpo e l'anima della Vergine. Ecco il primo mezzo di cui Dio si serve per compiere quest'opera che è veramente la sua Opera…
Non possiamo troppo ponderare le parole del cielo, perciò notiamo bene che l'Angelo non parla soltanto della potenza dello Spirito Santo, o di qualche dono o azione [76] di Lui, ma della propria persona dello Spirito Santo: Spiritus Sanctus superveniet in te. Questa persona dunque, assai di rado nominata nella Scrittura e più raramente ancora impiegata. Ella medesima nelle opere divine, qui è presente, qui opera immediatamente; e per l'intervento di questa divina persona, la fecondità naturale della Vergine viene tratta fuori dalla bassezza della natura ed elevata ad una Potenza divina, miracolosa persino nell'Ordine della grazia. La Vergine è resa capace di santamente sostenere e degnamente ricevere una tale operazione divina che non ha mai avuto, né mai avrà uguale.
Come la propria persona dello Spirito Santo è quella che prepara la Vergine a questa singolare ed insigne operazione, così la persona dell'Eterno Padre è quella che si unisce alla persona della Vergine e si unisce a Lei in qualità di Padre di Colui che da Lei nascerà, vale a dire si unisce a Lei in unità di ufficio e di operazione, unità che ha per termine nella Vergine la nuova generazione di Colui che dal Padre eternamente è nato e nascente. E in virtù dell'unione sacra di queste due persone in questo ammirabile complesso di ufficio e di operazione la potenza dell'Altissimo viene comunicata alla Vergine perché concepisca e porti il Figlio dell'Altissimo.
In quel momento, felice, benedetto e onorato dall'eternità, in quella azione che si avvicina alle azioni eterne, tra l'Eterno Padre e la Vergine vi è una presenza, una potenza e un'unità singolare e santa, unità che onora conserva ed innalza la verginità di Maria e la rende incomparabilmente ancora, più pura, più santa e più divina di prima; e inoltre la rende divinamente feconda, perché Dio Padre applica alla Vergine la sua virtù, la sua potenza, la sua fecondità, la sua paternità, per la cui efficacia il Figlio che eternamente da Lui procede, procede pure anche dalla Vergine; e la Vergine diventa propria Madre, [77] di Colui che ha veramente l'Altissimo per Padre nell'eternità 37.
Forse questo pensiero è un po' elevato, ma anche l'opera è elevata; l'intenderemo più facilmente se vorremo considerare che la Divina, Essenza si unisce all'anima dei Beati onde renderla capace della visione divina; così la potenza, la paternità, la fecondità del Padre si unisce alla persona della Vergine per renderla capace della Maternità divina; perché Dio adatta le sue vie alle sue opere. È questo ciò che le parole dell'Angelo ci fanno intendere: Et virtus Altissimi obumbrabit tibi (La virtù dell'Altissimo vi coprirà con la sua ombra).
L'Altissimo qui è il Padre, come risulta da quanto viene detto dopo, che il frutto della Vergine sarà chiamato Figlio dell'Altissimo. Orbene la potenza dell'Altissimo, ossia del Padre, è veramente la sua fecondità e paternità divina; in virtù di questa Egli genera il Figlio eterno; in virtù della medesima, Egli nella Divinità insieme col Figlio dà origine allo Spirito Santo. In virtù di quella è principio delle divine persone nell'eternità, perciò dai Santi Padri viene chiamato Fonte e principio della Divinità, e appunto in virtù della medesima Egli dà origine al Figlio suo nella santissima Vergine.
È questo il senso elevato e sublime di queste parole dell'Angelo: Lo Spirito Santo sopravverrà in Voi, e la virtù dell'Altissimo Vi adombrerà. Sono queste le vie per le quali la Vergine viene fatta Madre di Dio e Dio viene fatto Figlio della Vergine; le vie per le quali il Verbo increato è incarnato; le vie per le quali avviene nell'universo un così gran mutamento. In quel momento, [78] momento prezioso ed ammirabile nei secoli ed anche nell'eternità, Dio ha un nuovo suddito e il mondo un nuovo Signore; la grazia ha un nuovo principio e il paradiso un nuovo Re glorioso; l'angelo ha un Sovrano, l'uomo un Salvatore, e Dio Padre un Figlio nuovamente generato.
In una parola Dio è uomo e l'uomo è Dio; e questo Uomo-Dio vivrà per sempre per la gloria di Dio, per la salvezza degli uomini e per il bene dell'universo. 

CARD. PIETRO DE BÉRULLE

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