O Sacramento di Sangue
Dopo aver contemplato Gesù Crocifisso, le sue piaghe adorabili, il Sangue fluente a goccia a goccia, come si è composto a goccia a goccia; dopo aver pianto a'
piè di quello strazio e di quello spargimento; dopo aver invocato sulle membra, sul cuore e sullo spirito il lavacro della rigenerazione, oh! come è dolce e inebriante poter presentarsi al Tabernacolo e dire
a Gesù: Vieni fra queste braccia più amorose di quelle della croce, in questo cuore che si apre per darti tutta la sua vita, in quest'anima che si prostra per ricevere tutto il tuo Sangue.
O Sacramento di Sangue! O Sangue del mio Dio!
O Sacramento perenne della riconciliazione, della misericordia e dell'amore!
Con quali parole ti adorerò, con quali palpiti Ti posso glorificare, quali forze posso disporre in me per accoglierti nella tua pienezza? O Sacramento divino, pegno di un
amore eterno, sostanza dell'Uomo-Dio, miracolo della Divinità, io invoco la tua stessa virtù per desiderarti, per riceverti, per ringraziarti.
Ah! io non conosco i grandi misteri che ti legano alla nostra povertà, so e sento che Tu cerchi cuori semplici, umili, puri; so e sento che Tu vuoi prodigare a dismisura
i tesori della tua carità; so e sento che la mia povera vita, accanto alla tua EucaristicaDivina, attinge conoscenze soprannaturali, penetra nei Misteri del tuo dolore e del tuo Amore per salire in quelli della tua
gloria e del tuo Amore sempiterno. q. 13: marzo, s.g.
SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO
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