Le spose di Gesù
Dio ha bisogno di te per il grande compito di salvare il mondo. Dio vuole che tu sia santa. Ma tu da sola non puoi fare nulla. «Senza di me non potete far nulla» dice Gesù (Gv 15, 5). Perciò devi dirgli tutti i giorni: Signore, fammi santa.
Se sei chiamata alla santità e a vivere pienamente come sposa del Re, sei anche chiamata a vivere la tua alleanza nuziale fino ai più alti gradi della mistica. Non avere paura. Non rifiutare i fenomeni mistici perché sono vie di Dio per la tua santificazione personale. Lasciati condurre. Lui conosce la strada. Abbandonati alla sua azione divina senza riserve.
Certamente esistono fenomeni mistici che Dio concede a pochi, sono straordinari poiché non provengono dall’unione con Dio e non tendono direttamente alla santificazione personale. Ad esempio: la levitazione, la bilocazione, la stimmatizzazione, la ierognosi o conoscenza del sacro, l’agilità (spostarsi fisicamente a un luogo distante istantaneamente), sottigliezza (passare attraverso altri corpi), inedia (digiuno assoluto), cambiamento dei cuori, assenza prolungata di sonno, sudore di sangue, irradiazione di luce, visioni e locuzioni sensibili o esteriori... ecc. Tuttavia ci sono altri fenomeni mistici che compaiono durante lo sviluppo normale della vita di preghiera come frutti maturi dell’unione con Dio e portano direttamente alla santificazione personale.
Nella preghiera di quiete si ha il riposo delle facoltà fisiche e l’ebbrezza d’amore. Con la preghiera d’unione troviamo tocchi divini, impeti, ferite d’amore, piaghe d’amore... Nel Matrimonio vi sono rapimenti, voli dello spirito ed estasi.
Chi non è arrivato a questi gradi di preghiera, pensa che queste cose siano riservate alle persone molto sante e certamente non a sé. Nemmeno le desidera o addirittura le sfugge e le rifiuta, il che equivale a rifiutare le vie di Dio. Perché accontentarsi di una vita mediocre e senza aspirazioni alla santità, nella negazione per principio dei doni del Signore?
A volte consideriamo straordinario tutto ciò che non è normale e quotidiano per la maggior parte della gente, ma tu sei chiamata alla santità e devi aspirare a tutti i doni che Dio ti ha preparato per il compimento fedele della tua vocazione.
Anche santa Teresina, che seguì il cammino dell’infanzia spirituale, ebbe esperienze mistiche. Ci dice: «Alcuni giorni dopo la mia offerta all’Amore misericordioso, stavo iniziando nel coro la preghiera della Via Crucis, quando all’improvviso mi sentii ferita da un dardo infuocato e pensai che stavo per morire. Non so come spiegare tale trasporto; non ci sono parole per far capire l’intensità di quella fiamma. Sembrava che una forza invisibile mi immergesse completamente in lei. O che fuoco, che dolcezza!
Ho avuto nella mia vita molti rapimenti d’amore; specialmente una volta, durante il noviziato, rimasi un’intera settimana talmente distante da questo mondo che mi fu impossibile esprimere quello che provai. Mi sembrava di agire con un corpo preso in prestito e che un denso velo coprisse tutte le cose della terra. Ma non mi bruciava una fiamma vera e propria; potevo sopportare quelle delizie senza che il loro peso spezzasse il mio corpo e se un giorno in particolare quell’ardore fosse durato un secondo di più, la mia anima si sarebbe separata dal corpo. Disgraziatamente mi ritrovai di nuovo sulla terra e tornò a regnare nel mio cuore un’aridità desolante!»
Sono tante le meraviglie che Dio tiene in serbo per te! Santa Teresa di Gesù ci dice: «Guardate che il Signore invita tutti!» (CP 19, 15). E san Giovanni della Croce chiede: «O anime fatte crescere per queste grandezze e per queste chiamate... cosa fate? In cosa perdete tempo?» (C 39,7).
«Tutti sono stati chiamati -afferma san Bernardo- a queste nozze spirituali in cui Gesù Cristo è lo Sposo e la sposa siamo noi stessi» (Serm 7 in Cant 3). Tutti possiamo essere mistici poiché la mistica è il fiore e il coronamento normale della vita cristiana. Qualsiasi vita cristiana che si svolga in una graduale crescita e senza particolari ostacoli è sicuramente destinata al Matrimonio spirituale. È questa la meta alla quale dobbiamo aspirare se accettiamo il cristianesimo completamente. Perciò segui la strada di Dio, anche se ti sembra straordinaria, compi fedelmente e in pienezza il suo piano sulla tua vita. Ringrazialo molto per il dono inestimabile della tua vocazione e della tua fede cattolica.
«Egli ti colmerà di grazia e di tenerezza» (Sl 103, 4).
Padre Angel Peña
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