Avola, 29 marzo 2002, Venerdì Santo - Signore Gesù
Giuseppe Auricchia: “E' il pomeriggio del venerdì santo, mi trovo nella chiesa di S. Antonio Abate, attendo l'arrivo di Gesù morto, quando arriva il coro canta le Sue lodi mentre in me avverto un profondo e inspiegabile malessere. Rimango seduto, quando il simulacro del corpo di Cristo morto è sistemato nell'urna e inizia la processione io tento di alzarmi per seguirla, ma le mie gambe non reggono, mi siedo sui gradini della chiesa, mentre alcuni amici come Gioacchino Magnano e Paolino da Modica si offrono per accompagnarmi a casa, io li ringrazio per la loro gentilezza e poi lentamente mi avvio verso la mia abitazione. Appena arrivato mi getto sul letto e mi abbandono a un pianto dirotto. A un tratto vedo una luce splendente, alzo la testa e con gli occhi pieni di lacrime vedo Gesù che così mi dice:”
Signore Gesù: “Non piangere, lo so, hai visto Me, ma ora Io ti farò vedere le ultime ore della Mia passione e la Mia morte.”
Giuseppe Auricchia: “Vedo allora Gesù disteso sulla croce. l'avevano spogliato delle Sue vesti, avevano già inchiodato la mano destra, intanto i carnefici prendono la mano sinistra e siccome non corrisponde con il buco della croce la legano con una fune, la tirano fino a strappare il tendine e i muscoli, oltre alla pelle, già segata dalla fune e così inchiodano quella santa mano sinistra.
Ora è la volta dei piedi, a due metri dal termine della croce li incrociano per vedere se vanno bene, un carnefice si siede sul petto di Gesù e quindi li inchiodano.
Tutto quel sacro corpo è così flagellato e straziato che mi viene da piangere. Poi vedo che la croce con Gesù viene trascinata vicino al buco per innalzarla e con lo spostamento vedo che il corpo dì Gesù ondeggia in tutti i sensi, tenuto sospeso da tre chiodi. I sommi sacerdoti, la gente, i carnefici, gli scribi, i farisei, i sadducei, gli erodiani si procurano lo spazio per fare un carosello intorno alla croce e tutti i membri del tempio accaniti dicono:
‴ebbene tu, salvatore dell’umano genere perché non ti salvi? ‴ ...
Caifa con altri due e un branco di giudici urlano: ‴ Tu che non più tardi di orsono cinque giorni con l'aiuto del demonio facevi dire al Padre - e ridevano ah, ah, ah - che ti avrebbe glorificato, come mai non gli ricordi di mantenere la Sua promessa? ‴ ...
E tre farisei bestemmiatori: ‴ Hai salvato gli altri, dicendo con l'aiuto di Dio, perché non riesci a salvare te stesso? Scendi dalla croce e ti crederemo, tu che distruggi il tempio, folle! Guardatelo, il glorioso santo tempio d'Israele è intoccabile, profanatore! E tu muori! ‴ ...
altri sacerdoti dicevano: ‴ Blasfemo, figlio di Dio, tu, scendi di lì, allora, fulminaci se sei il figlio di Dio, noi ti fulmineremo e sputiamo verso di te, non sa solo che piangere, salvati se è vero che sei l'eletto! ‴ ...
I soldati gridavano: ‴ Salvati, dunque e incenerisci questa suburra della suburra! Sì, suburra dell'Impero, siete cinici e canaglie! Fallo e Roma ti metterà in Campidoglio, ti adorerà come un dio! ‴ ... Intanto fischiano e gridano: ‴ Maledetto, che vieni in nome del demonio, maledetto il suo regno, gloria a Sion che lo riceve in volo, vediamo se levi Lazzaro da maestro, andiamo da Lazzaro, inchiodiamolo all'altro lato della croce! ‴ ...
Poi vedo i ladroni, quello di sinistra continua ad insultarlo dalla croce dicendo: ‴ Salvati e salvaci, se vuoi che si creda che sei il Cristo! Folle sei! Il mondo dei tuoi furbi e dio non c'è! Laici sono questi, è vero, per me tutto è lecito dio, folle messia, per tenerci quieti, viva il nostro io, luce, sole e Dio! ‴ ...
L’altro ladrone di destra, che è quasi ai piedi di Maria, la guarda e mormora: ‴ Taci, non temi Dio neppure ora che soffri questa pena? Perché insulti chi è buono? Lui è in un supplizio più grande del nostro e non ha fatto nulla di male! ‴ ...
Ma l’altro ladrone continua con le sue imprecazioni a Gesù. Questi tace anelante per lo sforzo della Sua passione, per la febbre, per lo stato cardio-respiratorio, conseguenze della flagellazione subita in forma tanto violenta e anche dell'angoscia profonda che gli ha fatto sudare sangue, ora cerca dì trovare sollievo alleggerendo il peso che grava sui piedi, sospendendosi sulle mani e facendo sforzo con le braccia.
Qui sento una voce che dice: ‴ Basta a questa sofferenza! ‴ ...
E io dico o Dio che non sia l'ultimo respiro! Poi un silenzio profondo. Ecco Gesù pronunzia con infinita dolcezza, con ardente preghiera la supplica: ‴ Padre nelle Tue mani raccomando lo Spirito Mio ‴ ...
Poi un grido potente, impensabile in quel corpo sfinito, si sprigiona, lacera l'aria, il grande grido di cui parlano i Vangeli e che è la prima parte della parola Mamma, poi più nulla, vedo che la testa ricade sul petto, il corpo proteso in avanti, il fremito cessa, è spirato!
Allora vedo dei tumulti tra la folla, persone che cadono fulminate, lacerate dai fulmini, mentre le scariche elettriche delle saette fanno vibrare l'aria! Anche la terra trema tutta, un turbine di vento, come un ciclone castiga i bestemmiatori, vedo la vetta del monte Golgota ondeggiare e traballare come un piatto nelle mani di un pazzo. Le scosse telluriche ondulatorie e sussultorie scuotono terribilmente e totalmente le tre croci che sembrano ribaltare da un momento all'altro, mentre i soldati si abbracciano per non cadere a terra. Tutto è finito, io rimango tramortito per lo spavento e sul letto rimango a tremare come una foglia al vento, Gesù però mi dice: ‴ Non avere paura, prega e fai pregare per la Mia passione e morte ‴ ...
Così io prendo la coroncina ed incomincio a recitare i misteri dolorosi del rosario. Finita la preghiera mi abbandono tramortito e stanco e mi addormento. Verso le ore 23.30, mi sveglio, mi sento confuso come se fossi stato nel deserto, ma ecco, vedo nuovamente la Luce meravigliosa e sento una voce vibrante che mi dice:”
Signore Gesù: “Figlio, non temere, coraggio, sono Io, il tuo Maestro Gesù Cristo, non rifiutate la croce che vi manda il vostro Re d'amore, Io Mi preoccupo di voi ogni giorno per guidare i vostri passi, se accettate di lasciarvi guidare dal vostro Salvatore per la salvezza eterna e la salvezza delle vostre anime nell'eterna felicità.
Vi chiedo di avere completa fiducia in Me durante la vostra vita, non rivoltatevi contro Dio, quando arrivano i momenti di dolore, ma accoglieteli con rassegnazione, rimettendovi alla volontà del Padre che è nei cieli. Non rifiutate la croce che vi porgo ogni giorno, talvolta leggera, talvolta pesante, talvolta vittoriosa.
Io desidero che siate discepoli all'ascolto del Maestro, anime fedeli che vengono ai piedi della Mia Santa croce, come fecero Giovanni e la Mia SS.ma Madre e le donne di Gerusalemme fedeli.
Figlio, in questo giorno ti ricordo la Mia morte sulla croce, vi voglio tutti santi, abbandonati al Mio amore crocifisso. Io invito le anime attraverso te a venire ai piedi della Mia Santa croce a implorare la salvezza dei loro fratelli atei. Venite, figli Miei, ai piedi della Mia croce a contemplare questo Mio cuore trafitto dalla lancia del Mio carnefice.
Figlio del Mio cuore, sei stanco per tutto quello che hai visto, scrivi tutto, Io ti benedico nel Nome Santo del Padre Mio, di Me Figlio e dello Spirito Santo.”
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