Testimonianza autorevole
Bene chiarisce la realtà di quanto affermasi, la testimonianza che ci offre l'ebreo Daniele Pergola, il quale non fu un ebreo qualsiasi bensì un rabbino della Sinagoga di Torino nonché professore di Università.
Egli — essendosi convertito al cristianesimo — illustra, con assoluta competenza, il pensiero e l'azione dei Giudei, in un opuscolo dal titolo «Gli ebrei popolo reietto e maledetto da Dio» (Torino 1886). Ecco quanto vi si legge:
«L'ebreo si considera straniero nel paese dove nacque. Dunque dal punto di vista legale gli ebrei non possono godere i diritti civili e politici, non possono considerarsi cittadini dello Stato in cui nacquero. E' questa la ragione per cui a Pietroburgo, come a Bucarest si negano loro tali diritti. Chi fa voti per tornare a stabilirsi in un paese che mai conobbe, prova con ciò di non amare quello in cui nacque, ed è assurdo ed ingiusto conferire diritti di cittadinanza a chi tiene a vile la cittadinanza stessa.
Uno straniero educato che riceve ospitalità in casa altrui, si uniforma agli usi della famiglia che lo ricetta, non deride (ingrato!), non bestemmia (crudele!) chi gli fa del bene. Anziché tradire l'ospitalità che ricevono dovrebbero provare gratitudine verso i loro benefattori. Per contrario, essi sprezzano i popoli, presso i quali trovano generosa ospitalità e non di rado trovan modo di arricchirsi senza durare gran fatica. Li bestemmiano continuamente: deridono la loro religione; tradiscono insomma nel più scellerato modo la ospitalità che ricevono.
Che il cattolicismo proibisca la vendetta ed obblighi ad amare incondizionatamente gli amici come i nemici, secondo gl'insegnamenti del Vangelo, è cosa fuori dubbio che ognuno conosce, tranne gli ebrei che respingono il Vangelo stesso, cui debbono la loro salute.
Ma che i governi detti civili abbiano a tollerare tanta barbarie e permettere, anzi, premiare, uno scandalo siffatto, conferendo loro pubbliche onorificenze, elevando alle più alte cariche dello Stato i nemici della Patria e dell'umanità (tutte le posizioni più elevate sono occupate da israeliti), questo è scandalo che potrebbe durare soltanto, se il mondo dovesse continuare a camminare sempre, come da lungo tempo cammina, colla testa per terra e le gambe per aria. Ma giova sperare che i governi comprenderanno alfine che questo stato di cose non può durare.
Il giudaismo è delitto e non religione. Il giudaismo non è una religione, ma scuola di delitti e
d'empietà.
I fedeli della Sinagoga pregano tre volte al giorno e domandano sempre a Dio le stesse cose, cioè: 1°) Vendetta contro i «goim» (o nazioni del mondo). 2°) Pronta venuta di un Messia politico per ricondurre a Gerusalemme gli esuli d'Israello. Diamo la formula di confessione che recitano due volte al giorno: «O Dio nostro e Dio dei padri nostri, giunga a Te la nostra orazione e non Ti nascondere per non ascoltare la nostra prece: perocché noi non siamo mica sfacciati ed ostinati al punto da vantarci giusti, immuni da colpa; anzi peccammo noi e li padri nostri; noi siamo colpevoli, traditori, ladri, spudorati, ingiusti, empi, arroganti, bugiardi, buffoni, ribelli, spergiuri, perversi, trasgressori, ostinati, corrotti e corruttori».
E se un Ministro di Grazia e Giustizia, prendesse a studiare la questione e giudicasse l'ebreo inabile al giuramento, giuridicamente incapace di testimoniare dinnanzi al magistrato, indegno di coprire un impiego pubblico, indegno anzi di vivere in mezzo a popoli civili; che ci sarebbe a ridire se ciò accadesse? Non sarebbe questa una misura pienamente giustificata dall'indole criminosa del culto ebraico?
Confrontando l'antica legge mosaica col Vangelo, vediamo che questo mira all'affratellamento di tutti i popoli, considerando Iddio un padre amoroso di tutta l'umana famiglia, ed ognun sa che un buon padre desidera la pace tra i suoi figli; quella, invece, fa di una ciurmaglia numerosa di predoni il popolo prediletto di un Dio furente, geloso e vendicativo, il quale impone ai suoi devoti lo sterminio di tutti i popoli pagani».
“Vermijon”
Nessun commento:
Posta un commento