giovedì 23 dicembre 2021

Potete stare certi, figli, che Dio realizza in voi le meraviglie del Cielo. Queste meraviglie che ti muovono, che ti sollevano, che ti rialzano, anche nei momenti bui, anche nei giorni di solitudine, nei giorni di lacrime, anche davanti alle perdite.

 


Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) domenica 19.12.2021


Cari figli,
oggi è domenica, un giorno di gioia, di benedizioni, di preghiera, di adorazione, di comunione con Gesù. In questo momento tutti i cuori qui sono gioiosi, grati, oranti. Chiediamo la pace nelle famiglie, nella Santa Chiesa, nel cuore di tutte le comunità e in modo particolare nel cuore di questa bella fraternità, che oggi vive un momento di gioia e di ringraziamento a Dio per l’anniversario della sua fondazione.

La fraternità ci fa riflettere sul fatto che Gesù è con noi, Gesù è in mezzo a noi. È Gesù che ci ha resi fraterni, che ha abbracciato tutti ed ha accolto soprattutto i più bisognosi del suo amore, della sua misericordia. E questa fraternità ha accolto Gesù nella semplicità, in un mese molto speciale, il mese di preparazione per il Natale, per la nascita di Gesù.

La gioia della fraternità è sapere che Dio è con noi, che Dio è Colui che guida questa famiglia. Oggi io, Maria, chiedo a Gesù di portare a questa famiglia la pace e l’unione. Che Egli, che è il grande Maestro dell’amore, porti più amore ai cuori. Che ciascuno qui si senta realmente importante per Dio. Tutti sono importanti. Non esiste minore e maggiore, qui esistono solo figli amati dal Padre, benedetti da Gesù e illuminati dallo Spirito Santo che è Dio.

C’è tanto da imparare. Nella lezione della fraternità, la carità è la grande fonte della grazia. La carità, il silenzio e la preghiera. La carità non è soltanto dare da mangiare a chi ha fame, carità è anche saper avere compassione gli uni degli altri, delle necessità di ciascuno. Un esempio bello di carità è quando Gesù perdona, perdona ciascuno di voi. Questo perdono è la maggiore fonte di carità, la maggiore fonte di grazia, la maggiore fonte di vita. E oggi voi avete molto bisogno di perdonare, di amarvi. Non esiste fraternità là dove ognuno vive solo la propria volontà. La fraternità esiste dove si sperimenta la volontà di Dio, dove tu vivi la volontà di Dio. Non la tua volontà, ma la volontà del Signore. Noi siamo qui per fare la volontà di Dio.

Dio ha scelto non solo quelli che hanno conoscenza della Parola ma anche quelli che avevano bisogno di questa conoscenza della Parola, dell’amore, della pace. Nella fraternità non vediamo soltanto frutti profumati, vediamo anche frutti che si sono persi. Molti si perdono. Per questo Gesù ci mette qui in preghiera, voi fate parte di quest’opera viva di preghiera gli uni per gli altri.

Ed è necessaria la fraternizzazione. Abbiamo bisogno di fraternizzazione nel mondo, di un’umanità che sappia tendere la mano. Oggi l’umanità vive un momento di molta sofferenza sulla Terra, ma ancora le persone non sanno tendere la mano. Gesù ha chiesto di fare una forte esperienza di amore: chi tende la sua mano al prossimo vive questo profondo amore di Gesù. Questo grande giorno è anche il giorno in cui chiedere a Dio ciò che è importante per l’umanità. E oggi è importante che chiediate più amore, più fraternità. Una missione viva del Santo Vangelo.

Gesù ci fa andare incontro al prossimo, ci fa bussare alla porta di chi ha più bisogno dell’amore di Dio, portando un messaggio di speranza, una parola di consolazione o il rifugio di un abbraccio fraterno. Cristo ci insegna ad essere Chiesa viva, a vivere questo Vangelo di amore e di luce che Gesù è per il mondo, questa fonte di grazia. Oggi voi avete questa missione.

Il Brasile è un paese che ha molto amore fraterno. Ha delle difficoltà? Certamente. Ma è un paese fraterno, un paese che sa tendere la mano alle necessità dei più bisognosi. Quando tutti si uniscono, fanno sì che realmente la grazia si realizzi. È un popolo che sta riscattando i valori della sua gente – la fede, la religiosità, i canti – portando gioia a questo mondo che oggi vive il dolore della solitudine.

Molti si sentono soli. Voi oggi siete qui vivendo una domenica di festa, di gioia, di lodi, di preghiera, ma esistono molte creature sulla Terra che in questo momento si sentono nella solitudine, principalmente i bambini. Ci sono tanti bambini che stanno sperimentando l’abbandono, che non sperimentano l’affetto e il rispetto. Ci sono tanti genitori anziani che stanno sperimentando l’abbandono. Ecco perché è necessaria questa fonte che è la fraternità. Un giorno Dio ha guardato questa Valle e ha costruito questa fonte della fraternità, che vive della provvidenza di Dio. Oggi mi piacerebbe che voi ringraziaste, perché la provvidenza divina qui è come un fiume di acqua viva. È bellissimo! È bellissimo che voi confidiate che Dio provvede e provvederà, al pane e al vestito. Dio provvederà. Dio sarà sempre provvidenza.

Oggi avete il maggiore alimento del mondo, che è Gesù Eucaristico, la Santa Eucarestia, la Santa Comunione. Voi potete vivere questo vino buono nella vostra vita. Per questo Gesù vi chiede di avere più amore verso questo vino buono. Molte volte, per indifferenza, per il dominio della malvagità del nemico, l’umanità anziché costruire si distrugge, anziché unire si divide. E qui Dio vuole unione. Qui Dio vuole che ogni mattone di quest’opera valorizzi la perfezione di quest’opera, che ognuno guardi se stesso e dica: “Dio realizza in me le sue meraviglie”. Dio le realizza! Potete stare certi, figli, che Dio realizza in voi le meraviglie del Cielo. Queste meraviglie che ti muovono, che ti sollevano, che ti rialzano, anche nei momenti bui, anche nei giorni di solitudine, nei giorni di lacrime, anche davanti alle perdite.

Nessuno vuole perdere le persone che ama. Ma il Padre vi dice: “Niente si perde, tutto si trasforma”. Niente si perde, tutto si trasforma! Molti membri della comunità non sono più in mezzo a voi, ma sono – non solo furono, sono – speciali per il piano di Dio, per l’opera di Dio, per l’accoglienza di Gesù Cristo in questi nostri tempi di oggi. Questa accoglienza che va di cuore in cuore, amando, perdonando, imparando, cadendosi e rialzandosi. Nessuno è sufficientemente forte se non cerca nella preghiera la sua forza, la sua fede, il suo rifugio.

Gesù è con noi, Gesù brilla in mezzo a noi, e brilla intensamente. Il suo amore è intenso, il suo amore è profondo, il suo amore è vero. Ed oggi Egli ci invita a vivere questo amore, a spezzare queste barriere della divisione. Queste non sono opera di Dio. Queste sono le meschinità del male, i capricci del male. Dio non ti ha creato un uomo qualunque, Dio ti ha creato servo. Un servo forte, un servo capace, un servo fedele. Questa grandezza del potere di Dio è nella vita di tutti voi. Voi fate parte di quest’opera viva dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo tocca, lo Spirito Santo agisce, lo Spirito Santo rinnova, lo Spirito Santo rialza questo esercito di Dio. E la fraternità è questo grande esercito.

Il giorno in cui il mondo sarà fraterno, sarà felice. Il giorno in cui il mondo vivrà questa fraternità, l’uomo imparerà che la gioia che non è ricevere ma poter dare. Tu che oggi puoi donare sei molto più felice. Dio non ha creato nessuno povero, Dio ha creato tutti i figli ricchi di grazia. E tutti sono nelle condizioni di donare. Spesso non doni materialmente, ma doni spiritualmente. E quella spirituale è la donazione maggiore, è la grazia maggiore.

Allora loda il Signore per la vita di questa famiglia fraterna, per l’opera di Dio qui in questa Valle di grazie, di benedizioni. Vogliate essere di Dio, vogliate essere ogni giorno più santi, più umili, più saldi nella fede. Dio ha messo qui profumi di ogni tipo. Qui non ci sono fiori di un solo colore, ci sono tutti i colori. E ciascuno è stato perfezionato da Dio per l’opera. E tutti sono importanti, tutti sono essenziali, tutti partecipano allo splendore della fraternità sulla Terra.

In quest’anno, nel quale abbiamo avuto una grande devozione a San Giuseppe e i cuori si sono aperti a questo santo fedele a Dio, chiedete a San Giuseppe di ricoprire di benedizioni la vostra vita, la vostra missione, il vostro lavoro. Che questo lavoro cresca, che voi siate sempre più di Dio. Perché è questo che avete bisogno di essere. Oggi ci sono tanti che hanno bisogno di affetto, di sostegno; tanti che stanno sentendo il peso degli anni. Amate di più i vostri genitori, prendetevi più cura di coloro che hanno avuto tanto zelo per voi.

E mettetevi al riparo nella luce dello Spirito Santo. Questo è l’anno in cui contempliamo la luce del divino Spirito Santo e diciamo con forza: “Vieni, vieni, vieni Spirito Santo, vieni a illuminare”. Vieni a illuminare questo mondo, a illuminare il Brasile, a illuminare i cuori. Che l’umanità non faccia di questo tempo difficile un tempo di divisione, ma un tempo di unità e fraternità. Vogliamo essere missioni vive di amore fraterno sulla Terra.

Oggi qui vedo tre fonti: la fraternità che vive qui, il gruppo di preghiera e il gruppo di fraternizzazione. Vedo queste tre fonti e supplico il Padre, il divino Spirito Santo e Gesù per voi, affinché ciascuno sia fonte di grazia, fonte di luce. Quando Gesù disse che avrebbe messo un bambino tra le braccia della Madre della Pietà, questo bambino sono tutti i figli che ho sulla Terra*. Per Gesù voi siete come bambini e Gesù ha messo questi bambini nel mio grembo materno, tra le mie braccia, affinché io li conduca attraverso le tempeste traditrici che oggi sono nel mondo: malattie, pesti, miserie, divisioni, avidità, ingiustizia. Con il mio manto voglio proteggere i figli e chiedere loro di mettersi al riparo nella luce del divino Spirito Santo.

Non esiste una fonte di protezione maggiore della luce del divino Spirito Santo. Ecco perché il divino Spirito Santo ci viene concesso attraverso il Santo Battesimo. Che benedizione! Chi è battezzato conosce l’importanza dello Spirito Santo. La luce che ti guida è il divino Spirito Santo. Il dono che hai è un dono del divino Spirito Santo: che sia della profezia, della parola, dell’evangelizzazione, della catechesi, di essere padre, madre, sacerdote, missionario, missionaria. Voi tutti siete sotto la luce del divino Spirito Santo.

Preparate bene il cammino. Il Signore vuole nascere nel vostro cuore e regnare per sempre. Il regno di Gesù è il regno dell’amore, è il regno del servizio al fratello. Questo è il regno di Gesù. Nessuno lavora per il regno di Gesù senza amare il suo prossimo. Per lavorare per il regno di Gesù la prima grazia è amare il prossimo. Gesù ha detto: “è facile amare chi ti ama, difficile è amare chi è ribelle”. Allora imparate ad amare chi è ribelle. Nel mondo c’è tanta ribellione. Imparate a vincere questa ribellione. Perché Gesù vuole che amiamo e che amiamo senza misura. Questo è il principale contenuto della fraternità.

Per questo voi siete qui da 34 anni vivendo una vita fraterna. Sono tanti anni! Ma le benedizioni sono molto maggiori degli anni. Posso dirvi che tutti i figli che vivono qui, nonostante le difficoltà, vivono molto felici. Perché vivono amando il fatto di essere servi del Signore. Dire sì all’essere servo del Signore è la più grande grazia della tua vita.

Nella benedizione di oggi voglio accogliere anche i consacrati, quelli che sono venuti a consacrarsi o a rinnovare l’atto di consacrazione al mio Cuore.
Con gioia, vi lascio la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
benedirvi è una benedizione per me. Felice la madre che ha la gioia di benedire i suoi figli. Dico questo anche a tutte le madri qui presenti: non dimenticate di benedire i vostri figli! Essere madre è essere benedizione di Dio.

Faccio gli auguri alla comunità fraterna, al gruppo di preghiera e al gruppo di fraternizzazione per gli anni di missione, per gli anni del sì di ciascuno di voi che è venuto con gioia da ogni parte di questa nazione brasiliana e anche da altre nazioni, portando questo sì per un’opera di amore. Un’opera che non facile, perché ogni opera di Dio ha anche le sue battaglie, le sue difficoltà, ma ha tante grazie, e queste battaglie e difficoltà sono fonte di fortificazione per l’uomo che prega.

Gesù ci dice che la strada stretta è quella che porta al Cielo. Felice l’uomo che cammina su di essa. La strada larga è piena di illusioni e alla fine l’uomo si perde nella propria sofferenza e dolore.

Allora ringrazia Dio per il tuo sì, per la tua battaglia, e impara con Gesù ad amare, soprattutto le persone che sono più difficili da amare. Spesso guardi il tuo prossimo e dici: “Signore, come faccio ad amare una persona così?”. E Gesù ti dice: “Io ti amo”. Allora tu sei capace. Perché nel cuore di un figlio di Dio dev’esserci posto solo per le cose di Dio. E Dio è pace, Dio è amore, Dio è luce. Ed è questa luce che vi auguro, affinché coltiviate ogni giorno di più una fraternità unita, silenziosa, caritatevole e orante.

Faccio gli auguri a chi oggi compie gli anni: che Gesù vi benedica e vi fortifichi. Siate fedeli a Gesù.

I fiori che mi state offrendo, li offro a Gesù affinché Egli li benedica per voi, per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.

I consacrati sono consacrati al mio Cuore e al Cuore di Gesù.

Ecco la Serva del Signore. Il Signore mi chiama.

*nella seconda apparizione (26.09.1987), la Madonna era apparsa con un bambino tra le braccia, che rappresentava tutti i figli di Dio

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