27. I PEPUZIANI (o QUINTILLIANI) traggono il loro nome da una certa località che Epifanio dice essere una città abbandonata. Costoro, invece, la chiamano Gerusalemme, poiché la ritengono essere un qualcosa di divino. Danno alle donne una supremazia tale, che vengono da costoro insignite perfino del sacerdozio. Infatti dicono che Cristo si sia rivelato sotto figura femminile nella stessa città di Pepuza a Quintilla e a Priscilla. Pertanto dalla sopraddetta donna costoro sono anche chiamati Quintilliani. Anche costoro usano il sangue di un neonato così come abbiamo sopra detto facciano i Catafrigi: si dice infatti che i Pepuziani abbiano preso origine da quelli. Vi sono ancora altri autori che raccontano che Pepuza non sia una città, ma la villa di Montano e delle sue profetesse Priscilla e Massimilla, e, poiché era lì che vivevano, quel luogo meritò di venire chiamato Gerusalemme.
28. Gli ARTOTIRITI sono chiamati in questo modo per la natura delle loro offerte sacrificali. Offrono infatti pane e formaggio, sostenendo che già i primi uomini celebrassero offrendo i frutti della terra e delle greggi. Epifanio li accosta ai Pepuziani.
29. I TESSARESCEDECATITI vengono chiamati così perché celebrano la Pasqua soltanto alla quattordicesima luna, qualunque sia il giorno corrente della settimana; se capita di domenica, essi fanno di questo giorno un giorno di digiuno e veglia.
30. Gli ALOGI sono chiamati così, ovvero: senza verbo (infatti verbo in greco si dice ), perché si rifiutano di accettare Dio Verbo e rigettano il Vangelo di Giovanni e la sua Apocalisse, negando che egli sia l'autore di quegli scritti.
31. Gli ADAMIANI derivano il loro nome da Adamo, del quale imitano la nudità che gli fu propria nel Paradiso, prima del peccato. Così condannano anche il matrimonio, poiché Adamo non conobbe carnalmente la sua donna prima di peccare e prima di essere cacciato dal paradiso. Credono infatti che se non vi fosse stato nessun peccatore non vi sarebbe stato neppure il matrimonio. Così uomini e donne si riuniscono in assemblea nudi, nudi ascoltano le letture, nudi pregano, nudi celebrano i sacramenti e per questo credono che la loro chiesa sia il paradiso.
32. Gli ELCESEI e i SAMPSEI sono ricordati da Epifanio a questo punto della sua serie, come aspettante ad essi. Lo scrittore afferma che costoro furono ingannati da un falso profeta di nome Elci e che due donne della sua famiglia venivano adorate come dee. Per il resto erano simili agli Ebioniti.
33. I TEODOZIANI, fondati da un certo Teodozione, affermano che Cristo sia stato solo un uomo. Si dice lo insegnasse lo stesso Teodozione perché, rinnegata la fede nel corso di una persecuzione, pensava di poter così evitare l'obbrobrio della sua caduta dando l'impressione che non aveva rinnegato Dio, ma soltanto un uomo.
34. I MELCHISEDECHIANI credevano che Melchisedech, sacerdote dell'Altissimo 6, non sia stato un uomo, ma una potenza divina.
35. I BARDESANISTI prendono il loro nome da un certo Bardesane a proposito del quale si dice che fosse, originariamente, un'autorità quanto alla dottrina di Cristo, ma poi divenne vittima, sebbene non in ogni sua dottrina, dell'eresia di Valentino.
36. I NOEZIANI erano così chiamati per via di un certo Noeto, il quale affermava che il Cristo, nella sua stessa persona, sarebbe sia il Padre, sia lo Spirito Santo.
37. I VALESII evirano se stessi e i loro ospiti poiché credono che è in questo modo che si debba servire Dio. Si dice anche che insegnano altre dottrine eretiche e turpi, ma Epifanio non dice quali siano e io non l'ho potuto rinvenire da nessuna parte.
38. I CATARI, che hanno dato a se stessi questo nome alludendo, in modo colmo di superbia e detestabile, alla loro purezza, non ammettono le seconde nozze, non concedono la penitenza. Poiché in ciò seguono l'eretico Novato, sono chiamati anche NOVAZIANI.
39. Gli ANGELICI sono dediti al culto degli angeli. Secondo Epifanio sono ormai completamente scomparsi.
40. Gli APOSTOLICI, con grande arroganza, hanno dato a se stessi questo nome poiché non ammettono tra loro chi abbia contratto matrimonio e chi possieda un patrimonio privato. La Chiesa cattolica ha molti monaci e chierici che vivono in questo modo. Ma i sopraddetti sono eretici proprio perché si separano dalla Chiesa e pensano che chi faccia uso delle cose a cui loro rinunciano non abbia speranza di salvezza. Essi assomigliano agli Encratiti e vengono chiamati anche APOTACTITI. Si dice anche che insegnino non so quali altre dottrine eretiche loro proprie.
Sant'Agostino
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