Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) nella notte del 24.12.2021
Il Natale è molto più importante di quanto immaginate. Il Natale è nascita, il Natale è resurrezione, il Natale è passione, il Natale è redenzione, il Natale è misericordia. Perché il Natale è Gesù. Gesù in mezzo a noi. Gesù è qui e oggi la nostra gioia, dopo tante battaglie, è accogliere questo Bambino Gesù con dignità.
È difendere la vita, perché Cristo è venuto per difendere la nostra vita. Cristo è la maggiore difesa. È lui che difende gli innocenti, è lui che difende i bambini, è lui che difende i giovani, è lui che difende i padri, le madri, gli anziani. Cristo ama chi difende con sapienza la vita umana. Quale che sia il suo stadio, Cristo la difende.
Perché Cristo è per noi una porta di luce. Una porta di luce aperta, attendendo che ciascuno entri nella sua casa. Oggi abbiamo qui una porta di luce aperta che è la chiesa e Cristo, che è la luce della chiesa, accoglie tutti noi affinché celebriamo, prepariamo e coltiviamo l’essenza dello splendore del Natale. Che non sia soltanto una commemorazione festiva, ma la commemorazione della grande festa che è il nostro Salvatore.
Vogliamo rivolgerci a questo Gesù che bussa alla porta del tuo cuore per togliere tutto l’odio, tutto l’ego, tutto l’orgoglio. Gesù bussa alla porta del tuo cuore e dice: “Io sono nato nella mangiatoia, perché il Re del Cielo è umile”. È questo Gesù che bussa alla porta del cuore di ciascuno di voi e vi invita ad essere famiglia. Spesso è difficile aprire la porta del cuore, spesso nella vigilia di Natale ascolti un messaggio con il cuore chiuso, con il cuore pieno di rancore. Cristo è venuto per salvare questo cuore. Gesù non è venuto sulla Terra per caso, Gesù è venuto perché nel mondo dominava il peccato, il fango portava gli uomini al marciume e alla miseria. Egli venne per essere la Luce, Egli venne per essere l’Agnello di Dio. Ed Egli è la Luce, Egli è l’Agnello di Dio.
Quindi il Natale è molto più di una data simbolica, è una data di riflessione. Forse molti riducono la vigilia di Natale a dei simboli e dimenticano la Luce che simbolizza tutto il Natale: Cristo. Questo Cristo che vuole guarire, perché non si può vivere con Gesù nel modo in cui oggi l’uomo vive. Nessuno può guardare suo fratello e non vedere Gesù in lui, per quanto difficile possa essere. Nella vigilia di Natale, nella notte in preparazione per il Natale, noi dobbiamo guardare questa cappella e vedere più che pietre, mattoni e pareti. Dobbiamo guardare questa cappella e vedere qui Cristo: Cristo in noi, Cristo nel nostro cuore, Cristo nella nostra comunità.
E abbattere le barriere che Gesù dovette abbattere, perché non fu facile per Gesù venire al mondo. Egli è l’Agnello, Egli è il Salvatore e il male, il demonio, non voleva che il Salvatore – l’Agnello di Dio – venisse nel mondo. Così come il male non vuole che tu accolga Gesù nella persona del tuo prossimo, nella persona di tuo fratello. Non avere un cuore di pietra, ma un cuore di Gesù. Perché oggi la mangiatoia è il vostro cuore. Gesù non ha bisogno di quella mangiatoia di paglia, Gesù ha bisogno della mangiatoia che è il tuo cuore e che tu permetta che in questo cuore Gesù abiti per sempre. Che tu abbia la gioia di dire: “Oggi Cristo vive nel mio cuore. Oggi sto accendendo una fiamma che è la fede, l’amore, la carità, la fraternità, la solidarietà”.
Oggi, nel momento in cui Gesù nasce per liberarlo, il mondo ha bisogno della misericordia per essere liberato, ha bisogno di questa fonte di salvezza. Ecco perché Gesù è Gesù Bambino, è Gesù Redentore, è Gesù Crocifisso, è Gesù resuscitato e misericordioso. Per questo abbiamo la grande grazia di vivere un Natale diverso da tutti gli altri. Il Natale in una fraternità, in una comunità, dove il nostro banchetto è Gesù, dove la nostra gioia è Gesù, dove possiamo entrare in questa casa e sentirci accolti, abbracciati. È Gesù che abbraccia, è Gesù che accoglie. Egli è il grande Maestro della nostra vita. Per questo il nostro Natale sarà diverso, sarà il Natale in cui vogliamo riflettere sul fatto che Gesù non vuole quest’uomo vecchio, Gesù vuole un uomo nuovo, rinnovato dalle beatitudini dell’anno dedicato al grande San Giuseppe.
San Giuseppe che ti farà prendere in braccio questo Gesù, adorare questo Gesù, amare questo Gesù. È lo Spirito Santo che ti guarirà, perché tu hai bisogno di guarigione. Voi, figli, avete bisogno di guarigione. Il mondo è molto malato, non solo della malattia corporale, non solo della malattia temporale, ma della malattia spirituale. Nel mondo mancano la pace, il perdono, manca la consapevolezza che Gesù è venuto per guarirvi. La nascita di Gesù è la grande guarigione, è la grande difesa della vita di tutti: dei bambini innocenti, dei giovani, dei padri, delle madri, dei missionari, dei sacerdoti. Gesù è venuto per guarire. E oggi il mondo ha bisogno di questa guarigione che solo Gesù può concedere. Il mondo ha bisogno di questa pace, di questa mitezza.
Voi siete qui nella casa di Dio, la casa che si apre, perché la casa di Dio è la casa di tutti i figli. Qui non ci sarebbe gioia se Gesù fosse da solo. La gioia è sapere che Gesù ha qualcuno e questo qualcuno siamo tutti noi: la Madre e i fratelli, i figli di Dio. La gioia di Gesù è sapere che oggi Egli non sta in un mangiatoia fredda, ma nel vostro cuore.
Per questo il nostro Natale dev’essere luce, dobbiamo irradiare luce, dobbiamo cercare questa beatitudine, annunciare questa buona novella, portare questa pace, portare questo perdono, evangelizzare con semplicità, evangelizzare con l’anima, con dolcezza, con tenerezza. Devi sentire la gioia di ascoltare la Parola di Dio, la gioia di assaporare la Parola di Dio, la gioia di riempirti di Spirito Santo che è Dio, e camminare sulla Via che è Gesù, Dio stesso. Chi non desidera questa grazia? Solo gli uomini di grande incredulità. Perché chi ha fede oggi vuole un mondo di pace, vuole la nascita della Pace. Vuole che Cristo difenda le nostre famiglie, difenda la nostra comunità, tolga tutto questo male.
Gesù vi ha detto: “Uomini, voi siete strumenti che possono salvare come condannare, rialzare come abbattere. Voi siete strumenti e Io desidero tanto che siate strumenti per rialzare, per guarire, per salvare”. Perché il Salvatore è molto più grande di quanto voi possiate immaginare. La sua grazia nella vostra vita è molto più grande di quanto possiate immaginare.
Un esempio bello che posso dare a questa famiglia è che, subito dopo la nascita della vostra comunità (19 dicembre), arriva la nascita di Colui che è più grande: Gesù. Egli dà origine a una fraternità e concretizza questa fraternità nel Natale. Egli dice: “Voi siete una fraternità”. Perché Cristo è questa fraternità. Questa fraternità è Cristo. Siamo noi con Cristo e in Cristo.
Per questo il vostro Natale, in quest’anno, dev’essere un Natale diverso. Dev’essere un Natale in cui abbattete le barriere dell’indifferenza. Tanti rimasero indifferenti, tanti non aprirono la porta della loro casa, della loro famiglia, affinché Gesù potesse nascere. Tu non aprire soltanto la porta, ma permetti che il Natale si realizzi nella tua vita. Che Gesù compia nella tua vita l’opera dell’amore, l’opera del rispetto, l’opera del timore, perché è molto facile dire “credo”, ma è difficile credere. Perché credere è cambiare. È fare nuove tutte le cose. È seguire la Via che ci orienta in modo sapiente. Perché Egli è grande. Oggi stiamo parlando di Colui che è grande, piccolo ma grande: Re e Vittoria.
Chiedete a Gesù questo segno di luce per la vostra vita, questo segno di luce per la comunità fraterna, questo segno di luce per le nostre famiglie, per i nostri bambini. Oggi difendere la vita degli innocenti significa difenderli da tutto ciò che può danneggiare la loro gioia, difenderli completamente, sempre con Dio nel cuore. Cristo è il lievito di ciò che il Natale deve essere nella nostra vita: dev’essere crescita, dev’essere fonte di vita, fonte di grazia, fonte di guarigione, fonte di pace. Vogliamo fare un minuto di silenzio, di adorazione a Gesù, nel quale valorizziamo Cristo che è qui in mezzo a noi.
un minuto di silenzio
In questo momento di adorazione a Gesù ognuno chieda la propria guarigione. Gesù nasce per guarire, allora chiedigli la tua guarigione. Egli è la guarigione, Egli è la difesa della vita, Egli è Colui che ti difende da ogni male, da ogni dolore, da ogni sofferenza. Chiedigli di lavarti con il Sangue e l’Acqua misericordiosi, di portarti questa pace della quale hai tanto bisogno, che tanto desideri. Tu che oggi sei qui assetato di questa pace, assetato di Dio, assetato di un mondo nuovo, di un mondo lontano da tutto ciò che è male, da tutto ciò che è sofferenza, da tutto ciò che ti rende malato. Perché tu sai che Gesù non ti vuole malato, Gesù ti vuole sano, pieno di forza, pieno di vita. Il corpo può essere malato, ma l’anima no. L’anima dev’essere sempre piena di vita, sana, agli occhi di Dio.
Il Natale è questa vita, il Natale è il Bambino, ciò che esiste di più sano sulla faccia della terra. Per questo Gesù nasce nel mondo. Egli poteva arrivare glorioso, trionfante, ma venne piccolo, perché il bambino è la culla di ciò che è sano, di ciò che porta gioia, di ciò che porta speranza. Quando medito su Gesù Bambino, su Gesù ancora piccolo, medito su tutti i bambini piccoli del mondo. Un bambino piccolo sa soltanto amare e trasmettere amore. Allora quando guardi un bambino piccolo tu incontri questo amore, incontri ciò che è sano agli occhi di Dio. Il Natale significa per noi ciò che esiste di più sano, di più bello agli occhi di Dio.
Per questo, quando sorge il giorno di Natale, non siate più nell’oscurità, ma siate con la luce che è il divino Spirito Santo per ricevere Gesù. Abbiate sapienza per ricevere Gesù. Abbiate umiltà per ricevere Gesù. Abbiate gioia di ricevere Gesù. Perché la gioia di Gesù è ricevervi, la gioia di questo Natale è Cristo che accoglie tutti noi, perché Egli ci ama. Allora sentiamoci accolti. In questo momento in cui riceverete la benedizione della Madre di Gesù, vogliamo intercedere presso Gesù per tutta questa famiglia fraterna, per la guarigione di questa famiglia fraterna, per coloro che oggi hanno una salute fragile, che hanno bisogno di tanta forza, che sono strumenti così speciali per la realizzazione dell’opera di Dio. Dovete sempre riflettere sul fatto che tutti voi che siete qui siete importanti per l’opera di Dio, nessuno è qui per caso. È Dio che ti ha scelto, è Dio che ti ha portato qui, è Dio che ti ama. Allora tutti voi siete importanti e la cosa più importante è che sappiate ringraziare Dio per questa grazia.
Allora vogliamo ringraziare Gesù per la formazione di questa fraternità, per tutti coloro che sono strumenti di questa formazione, affinché voi rispettiate, vi prendiate cura e amiate quest’opera che Gesù ha realizzato nella vostra vita in un momento così importante per l’umanità qui sulla Terra. Perché noi abbiamo la certezza che Cristo è la luce di questa famiglia.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Che Gesù vi fortifichi, affinché siate degni del Natale. È questo che chiedo a Gesù: che Dio vi fortifichi, perché so che il demonio cercherà di indebolirvi, di portarvi alla debolezza. Ma Dio è la vostra forza e il Bambino Gesù è questa forza. Allora che Dio vi dia forza affinché possiate vivere il Natale veramente. Che non sia solo un simbolo, ma che sia veramente la presenza di Gesù in mezzo a noi. Quello che desidero per voi è che il Bambino Gesù sia presente nella vostra vita, in questa comunità, nel cuore di ogni bambino, di ogni padre e madre, della Santa Chiesa, perché voi qui state pregando per la Santa Chiesa, che è la famiglia maggiore, la famiglia che Gesù ci ha resi, quella famiglia che Gesù ci ha dato in dono. Perché Egli ama tanto la famiglia che desiderò che il mondo fosse un’unica famiglia. Ed ecco che voi siete questa grande famiglia, figli. Ecco perché questa chiesa che si apre per accogliere ciascuno di noi è Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.
Quello che vi auguro è questa pace del Natale. Il Natale è questo: una pace viva in mezzo a noi.
Ecco la Serva di Dio, la Madre di Dio. Il Signore mi chiama.
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