venerdì 31 dicembre 2021

ANGELI IN AZIONE

 


I SANTI E GLI ANGELI


San Basilio nel IV secolo scrisse: Ci sono angeli che proteggono nazioni intere. Così ci insegnano Mosè e i profeti tutti(17).

San Cirillo d’Alessandria sempre nel IV secolo in una preghiera eucaristica si esprime così: Abbi pietà, Signore, dei fedeli qui presenti, e, in virtù della tua santa croce e attraverso la protezione degli angeli, liberali da ogni pericolo e da qualsiasi necessità: incendi, inondazioni, freddi, furfanti, serpenti, animali selvaggi, attacchi, tentazioni demoniache e malanni(18).

San Roberto Belarmino afferma: Gli angeli custodi proteggono gli uomini da pericoli fisici e morali. Nulla di ciò che riguarda gli uomini può smettere di interessarli. Tutto ciò che, in un modo o nell’altro, riguarda il nostro destino eterno, li riguarda: lo scatenarsi dalle forze della natura, attacchi animali, passioni, intrighi, cospirazioni, guerre, tutto può esser oggetto di un intervento deciso dell’angelo, nel momento in cui è in gioco il destino eterno degli amici di Dio.

Nei fioretti di San Francesco si legge che un giorno si presentò un angelo nella portineria del monastero per parlare con frate Elia.

Ma la superbia aveva reso fra Elia indegno di parlare con l’angelo. In quel momento tornò dal bosco san Francesco, che rimproverò duramente fratello Elia con queste parole:

- Fai male, orgoglioso frate Elia, ad allontanare da noi i santi angeli che vengono ad istruirci. In verità, temo molto che questa tua superbia finisca per farti uscire dal nostro Ordine”

E così accadde, come san Francesco aveva predetto, poiché fra Elia morì fuori dall’Ordine.

In quello stesso giorno e nella stessa ora in cui l’angelo se ne andò dal monastero, lo stesso angelo apparve nello stesso modo a fra Bernardo che tornava da Santiago e si trovava sulla riva di un grande fiume. Lo salutò nella sua lingua:

- Dio ti dia pace, mio buon frate!

Fra Bernardo non riusciva a trattenere il suo stupore vedendo il garbo di questo giovane dall’aspetto festoso e sentendolo parlare nella sua lingua con un saluto di pace.

- Da dove vieni buon giovane? - chiese Bernardo.

- Vengo dalla casa dove si trova san Francesco. Sono andato per parlar con lui; ma non ho potuto, perché si trovava nel bosco assorto in contemplazione delle cose divine. E non ho voluto disturbarlo. Nella stessa casa si trovano i frati Maseo, Gil ed Elia.

Quindi l’angelo disse a fra Bernardo:

- Perché non passi dall’altra parte?

- Ho paura, perché vedo che l’acqua è molto profonda.

- Passiamo insieme, non avere paura -, disse l’angelo.

E prendendolo per mano, in un istante equivalente ad un batter di palpebre, lo portò sull’altra sponda del fiume. Allora fra Bernardo si rese conto che quello era un angelo di Dio ed esclamò con candore e gioia:

- O angelo benedetto di Dio, dimmi qual è il tuo nome?

- Perché chiedi il mio nome, che è meraviglioso?”

Detto questo scomparve, lasciando fra Bernardo colmo di consolazione tanto che fece tutto quel viaggio pieno di gioia(19).

Padre ángel Peña O.A.R.


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