giovedì 16 dicembre 2021

TRATTATO DELLO SPIRITO SANTO



 Il Re della Città del bene.

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Sotto qual titolo possiamo noi invocare lo Spirito Santo  che sia in rapporto co'nostrì bisogni, quanto quello di dito  di Dio ? Potenza, bontà, istrumento di miracoli, Spirito  Santo, dito di Dio, mescolatevi attivamente nelle nostre  faccende e di quelle del mondo attuale. Giudicate la  vostra propria causa, riparate, alzate i bastioni della  vostra città : dissipate gli eserciti che l'assalgono, fate  tacere i bestemmiatori che l'oltraggiano e voi con essi. Che lo splendore delle vostre opere confonda i vostri  nemici, apra gli occhi ai ciechi, risvegli gli indifferenti,  ammollisca gli induriti, forzi i moderni maghi a con­fessarsi vinti, affinchè il campo delle anime, reso. ai ministri della verità, riceva finalmente la cultura che  sola può surrogare, con frutti di vita, i frutti di morte  il cui odore infetto va a provocare sino al cielo terri­bili catastrofi. 0 Dito divino, scolpite profondamente nel nostro cuore la legge reale della Città del bene, la fede  potente, l'immutabile speranza, l'immortale carità; date  a ciascuno di noi  l'armatura impenetrabile, della quale  abbisognamo per respingere i dardi infiammati di un  nemico più che mai audace.

Egli si chiama Paracleto : Paraclehts. Attraente  al pari degli altri, questo nome vuol dire, avvocato, esortatore, consolatore. Che nomi per un Re !1 Ancor­ ché lo Spirito del bene non ne avesse altri, questi non  basterebbero per chiamare sotto le sue leggi tutti i  popoli, tutte le tribù, tutti i membri della disgraziata  famiglia umana?

Come avvocato egli difende : ma che difende egli ?  La causa a cui fanno capo tutte le cause, tutti i pro­ cessi, la causa delle anime, la causa dei popoli, la causa  della Chiesa e del mondo, la causa dalla quale dipende  l' eterna felicità o 1' infelicità eterna. Dove la difende  egli ? Ei la difende al duplice tribunale della giustizia  e della misericordia. Della giustizia all’ oggetto di pie­garla e disarmarla; della misericordia-a fine di ot­tenerne larghe effusioni di grazie, di forze, di lumi, di  aiuti d’ ogni genere, sia per preservare i cittadini della  sua città dagli assalti del nemico, ossia per guarirli dalle  loro ferite. Tribunali della giustizia e della misericordia  divina, corti sovrane, dinanzi alle quali non v’ è alcuno,  re o suddito, popolo o particolare, che ogni giorno, ad  ogni ora non abbia una causa attualmente pendente. Come difende egli ? Come sa difendere l' amore. Tutta  la sua eloquenza è nei suoi sospiri. Lo Spirito Santo, scrive l' Apostolo, aiuta la nostra infermità, imperoc­ché noi non sappiamo, nè ciò che dobbiamo doman­dare, nè come dobbiamo domandarlo ; ma lo stesso Spirito domanda per noi con gemiti ineffabili. Com’è  dunque profonda, gran Dio! la mia miseria, la miseria  dell' uman genere ! Privo di tutto e mendicante in questa  valle di lacrime, io non conosco i miei veri bisogni;  appena gli suppongo, e gli sento ancor meno. Se io gli  vedo, ignoro il modo' di chiederne il sollievo. Quale  necessità maggiore d’avere un abile maestro che m’in­ segni a mendicare ; caritatevole che mendica per me ;  onnipotente che mendica con successo. Il Re della città  del bene in persona mi rende questo caritatevole uffi­cio; ei lo rende a tutti. Si, è di fede: lo Spirito Santo  prega per me, e per me si fa mendicante.

Monsignor GAUME

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