O Prigioniero d’amore, Tu te ne stai povero e mortificato e i mondani abbondano nelle ricchezze e nei piaceri, e a Te, che così li benefichi, hanno l’ardire di negare una goccia d’olio, un tantino di cera e, quel che è più, si portano alla tua presenza con vanità e abbigliamenti, come se loro fossero i padroni e Tu il servo. Per riparare tanta povertà, ti offro le ricchezze del Paradiso e per ripararti tanta mortificazione ti offro il piacere che provi nel cuore dei giusti, quando questi corrispondono alla tua Grazia. E tante volte intendo ripetere questi atti, per quante volte si muovono le nature angeliche, umane e diaboliche. Regina dei redenti, offro al tuo volto tutti i baci di Gesù: innamorami della tua bellezza e innamora tutte le creature della bellezza di Gesù.
Serva di Dio LUISA PICCARRETA
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