58. METAGINSMONITI possono denominarsi tutti coloro che professano il Mentangismo, in quanto asseriscono che il Figlio si trova dentro il Padre, come un vaso è dentro un altro vaso, ritenendoli, con una concezione carnale, come due corpi, sì che il Figlio entri nel Padre come un vaso minore entra in un vaso maggiore. Di qui il sopraddetto errore ha preso anche la sua denominazione, e, pertanto, con termine greco è detto ; in questa lingua, infatti vaso si dice ; però l'entrare di un vaso in un altro non può esprimersi con vocabolo latino, come in greco è stato possibile dire con .
59. I SELEUCIANI o, meglio, gli ERMIANI discendono dai fondatori Seleuco o, meglio, Ermia. Codesti eretici dicono che la materia elementare, della quale è fatto il mondo, non è stata fatta da Dio, ma è coeterna a Dio. Neppure attribuiscono a Dio l'anima, come a suo Creatore, ma pretendono che gli angeli siano i creatori delle anime, fatte di fuoco e di spirito. Riguardo al male, ora dicono che esso viene da Dio, ora dalla materia. Non ammettono che il Salvatore sieda assiso nella sua carne alla destra del Padre, ma sostengono che se ne sia spogliato e l'abbia collocata nel sole, prendendone motivo dal Salmo, dove si legge: Nel sole ha posto la sua tenda 12. Negano inoltre il paradiso percettibile ai sensi, non accolgono il battesimo dato con acqua, non ritengono che ci sarà la resurrezione futura, ma che essa si operi ogni giorno mediante la generazione dei figli.
60. I PROCLINIANITI si sono fatti seguaci di costoro ed hanno aggiunto che Cristo non è venuto nella carne.
61. I PATRICIANI, denominati da Patricio, affermano che la sostanza della carne umana non è opera di Dio, ma è stata creata dal diavolo, e ritengono che la si debba fuggire e detestare tanto, che alcuni di codesti eretici, come è risaputo, si sono voluti liberare della loro carne, dandosi perfino la morte.
62. Gli ASCITI prendono il loro nome dall'otre: in greco, infatti, otre si dice . Si racconta che costoro si mettano a girare intorno ad un otre gonfiato e chiuso, schiamazzando di essere loro gli otri nuovi del vangelo, riempiti di vino nuovo.
63. I PASSALORINCHITI si fanno tanta premura del silenzio da sovrapporre alle loro narici e alle loro labbra il dito, per non comandare nemmeno con il suono della voce il divieto di parlare, allorché credono di dovere starsene zitti. Di qui viene il nome che è stato loro dato: infatti in greco significa palo e naso. Per qual motivo coloro che hanno coniato questo nome [per codesti ere ici] abbiano preferito indicare il dito con palo, non lo so, poiché in greco dito si dice ; e, quindi, codesti eretici senz'altro si potrebbero denominare Dactilorinchiti, usando un appellativo molto più chiaro.
64. Gli ACQUARI prendono il nome dall'usanza di mettere nel calice del sacramento eucaristico l'acqua quale oblazione, e non materia [del vino], offerta da tutta la Chiesa.
65. I COLUTIANI vengono da un certo Coluto. Costui diceva che Dio non è datore di mali, contraddicendo così l'affermazione della Scrittura: Io, Dio, sono il creatore dei mali 13.
66. I FLORINIANI vengono da Florino. Costui, al contrario [dell'eretico precedente], affermava che Dio aveva creato i mali, contraddicendo l'affermazione della Scrittura: Dio fece tutte le cose, ed, ecco, tutte erano molto buone 14. E, pertanto, codesti due eretici, benché facessero affermazioni contrarie tra loro, entrambi, tuttavia, si opponevano alla parola divina. Infatti Dio crea il male, infliggendo castighi meritatissimi, cosa che Coluto non riusciva a vedere, però non creando nature e sostanze cattive, in quanto sono nature e sostanze, e su questo punto Florino era in errore.
67. Filastrio menziona un'eresia senza darne né il fondatore, né il nome. Codesta eresia afferma che anche dopo la resurrezione dei morti questo nostro mondo rimarrà nello stesso stato, nel quale ora si trova, e che non dovrà cambiare sì da esserci un cielo nuovo e una terra nuova 15 come promette la sacra Scrittura.
68. Un'altra eresia è quella di coloro che camminano sempre a piedi nudi, basata su quanto il Signore disse a Mosè: Sciogli i calzari dai tuoi piedi 16,e sul fatto che il profeta Isaia, come si legge, camminava a piedi nudi 17. [Codesta pratica] è, perciò, un'eresia, poiché costoro non camminano in tal modo, per affliggere il loro corpo, ma perché interpretano in questo senso le parole di Dio.
Sant'Agostino
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