domenica 24 aprile 2022

IL DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI

 


Si spiega cosa sia spirito, e di quante sorte esso sia. 


§. III. 

 9. San Bernardo assegna sei classi di spiriti diversi da cui l'uomo può esser mosso alle sue operazioni (S. Bern. Sermo de sept. spir.). Poi discendendo al particolare dimostra con l’autorità della sacra scrittura, quali siano questi spiriti. Il primo è lo spirito divino il quale parla al cuore, conforme al detto del santo David (Psal. 84,9). Il secondo è lo spirito angelico che pure parla dentro di noi, come confessa di sé il profeta Zaccaria (Zc.2,3), di terzo è lo spirito diabolico a cui Iddio permette molte suggestioni perverse, come attesta il profeta reale (Psal.77,49). Il quarto è lo spirito della carne da cui sono taluni dominati, come conferma l'apostolo (Col. 2,18). Il quinto è lo spirito del mondo da cui l'apostolo andava esente (1Cor 2,12). 

Il sesto è lo spirito umano di cui pure dice l'apostolo che l'uomo è testimonio a sé stesso perché lo sente dentro di sé (1Cor 2,11). 

 10. Lo spirito divino è una mozione interna che sempre c' inclina al vero e ci rimuove dal falso, ci spinge al bene e ci ritrae dal male; e però è sempre santo. Questa mozione alle volte la fa Iddio da sé, diffondendo con le sue proprie mani sulle nostre menti quella luce celeste che è atta a risvegliarla, e toccandoci da sé stesso il cuore con santi affetti. Altre volte la fa per mezzo degli angeli, e allora chiamasi spirito angelico: perché Iddio ha assegnati gli angeli alla nostra custodia acciocché accendano ne' nostri cuori amore alle virtù, orrore ai vizi, e ci riprendano de' nostri eccessi; in una parola, acciocché ingenerino dentro di noi spirito retto,  dice S. Zaccaria, (Zc.4,1): «e ritornando l'angelo mi risvegliò a modo di un uomo che si desta dal sonno”. Appunto questo risvegliamento interno fatto per mano degli angeli, è lo spirito angelico. Lo spirito diabolico è un impulso o moto interno che sempre ci porta o al falso o al male, e ci allontana dal bene; e però sempre è cattivo. Di questi movimenti pravi il demonio è l'autore: perché, o gli suscita da sé solo, ovvero, come dice S. Bernardo, per mezzo della carne e del mondo che sono i suoi satelliti con esso lui confederati (S. Bern. Sermo de sept. spir.). Lo spirito della carne, dice ancor S. Bernardo, in noi è una inclinazione ai diletti del senso, o questi appartengano al palato, o al tatto, o alla vista, o all'udito, o all'odorato (Idem). Lo spirito del mondo, segue a dire il precitato santo dottore, è una propensione interna all'ambizione, agli onori, alla gloria, ai posti, alle dignità, alla roba, ed alle ricchezze (Idem). Dopo aver detto il mellifluo che quando noi ci sentiamo incitati al piacere, all'onore, alle ricchezze, opera il demonio in noi per mezzo di questi due suoi perfidi compagni, carne e mondo, aggiunge, che quando poi ci sentiamo muovere a sdegno, ad impazienza, ad invidia, ad inquietudine, a diffidenza, a torbidezze e ad amarezze di animo verso de' prossimi da cui ci pare di essere offesi, opera allora il maligno da sé solo (S. Bern. Sermo de sept. spir.). Lo spirito umano finalmente è una inclinazione della natura umana corrotta dal peccato originale, a quelle cose che sono conformi ai vantaggi del corpo. La nostra natura se sia mossa da Dio o dai suoi angeli si piega al bene, se sia spinta dal demonio, o dai suoi satelliti pende al male, se sia lasciata a sé stessa inclina a quelle cose che piacciono al corpo vile, che d'ordinario non sono buone. Or questo incitamento naturale che sperimentiamo in noi, è lo spirito mano che regna dentro di noi; e questo, dice S. Bernardo, è lo spirito peggiore, perché l'abbiamo inviscerato con noi, e con esso ci tentiamo da noi (Idem Sermo 85 super Cant.). 

 II. Si avverta però che questi sei spiriti possono comodamente, anzi devono ridursi a tre; perché lo spirito angelico si riduce al divino, non operando gli angeli in noi se non che a nome di Dio; e lo spirito della carne e del mondo si riducono al diabolico, mentre il demonio per mezzo della carne e del mondo suoi colleghi suole assalirci ed istillarci nell'animo il suo spirito velenoso; sicché tutti gli spiriti si uniscono in questi tre: spirito divino, spirito diabolico, e spirito umano. Così conclude Cassiano (Collatio 1, cap. 19), così parlano comunemente gli ascetici e i mistici; e con questo linguaggio parleremo ancora noi in tutto il presente trattato. 

G. BATTISTA SCARAMELLI SERVUS IESUS 

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