FERVORE DI SAN FRANCESCO
E SUA MALATTIA AGLI OCCHI
488 97. In quello stesso periodo, il suo corpo cominciò ad essere tormentato da mali fisici diversi e più violenti. Soffriva infatti parecchie malattie in conseguenza delle aspre penitenze cui già da anni sottoponeva il suo corpo. Esattamente per diciott'anni, quanti erano passati da quando aveva cominciato le sue peregrinazioni per varie e vaste regioni, impegnato a diffondere la parola evangelica, animato da costante e ardente spirito di fede, quasi mai si era preoccupato di dare un po' di riposo alle sue membra affrante. Aveva riempito la terra del Vangelo di Cristo. Era capace di passare per quattro o cinque città in un sol giorno, annunciando a tutti il Regno di Dio. Edificava gli uditori non meno con l'esempio che con la parola, si potrebbe dire divenuto tutto lingua.
489 L'accordo tra lo spirito e la carne appariva in lui così perfetto, che quest'ultima, invece di costituire un ostacolo al primo, lo precedeva nella corsa verso la santità, come dice la Scrittura: Di Te ha sete la mia anima, e quanto anche la mia carne (Sal 62,2). L'obbedienza assidua aveva finito per rendere volontaria questa sottomissione, e questa docilità di ogni giorno l'aveva reso luogo proprio di una grande virtù; infatti spesso la consuetudine si tramuta in natura.
490 98. Ma poiché è legge di natura ineluttabile che il corpo si consumi ogni giorno, mentre lo spirito si può ringiovanire, avvenne che quell'involucro preziosissimo che racchiudeva quel celeste tesoro, cominciò a cedere da tutte le parti e a indebolirsi notevolmente. Siccome però, come dice la Scrittura:
Quando un uomo ha finito, allora comincia e quando sarà consumato opererà (Sal 18,6), si vide il suo spirito farsi più pronto nella carne inferma. Tanto vivo era il suo amore per la salvezza delle anime, che per conquistarle a Dio, non avendo più la forza di camminare, se ne andava per le contrade in groppa ad un asinello. Spesso i confratelli con dolce insistenza lo invitavano a ristorare un poco il suo corpo infermo, e troppo debole con cure mediche, ma egli, che aveva lo spirito continuamente rivolto al cielo, declinava ogni volta l'invito, poiché desiderava soltanto sciogliersi dal corpo per essere con Cristo(Fil 1,23).
491 Anzi, poiché non aveva ancora completato nella sua carne quanto mancava alla Passione di Cristo (Cof Col 1,24), sebbene ne portasse nel corpo le stimmate, incorse in una gravissima malattia d'occhi, come se Iddio mandasse a lui un nuovo segno della sua misericordia. E siccome quella malattia si aggravava di giorno in giorno e sembrava peggiorare per la mancanza di ogni cura, frate Elia, che Francesco aveva scelto come madre per sé e costituito padre per gli altri frati, lo costrinse a non rifiutare i rimedi della medicina in nome del Figlio di Dio, che la creò, secondo la testimonianza della Scrittura: l'Altissimo ha creato in terra la medicina e il savio non la respingerà (Sir 38,4). A quelle parole Francesco obbedì.
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