LIBRO DEL PROFETA DANIELE
Cantico di Azaria nella fornace
24 Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme, lodavano Dio e benedicevano il Signore.
Qual è la prima notizia che il testo sacro ci rivela? I tre giovani non sono più legati. Essi passeggiano in mezzo alle fiamme. Sono liberi nei movimenti.
Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme, lodavano Dio e benedicevano il Signore. È già questo un primo miracolo. Da legati divengono liberi.
Il secondo miracolo è che la fiamma nulla può contro di essi. I giovani passeggiano tra le fiamme lodando e benedicendo il Signore.
È come se loro non fossero in mezzo alle fiamme, ma in un giardino all’ombra di grandi alberi e con un vento leggero e soave che accarezza il loro viso.
Ma il re queste cose non le sa e nel suo palazzo è sicuro di aver vinto la sfida contro Daniele. Il suo Dio non è superiore a lui. Lui è il vero Dio sopra gli dèi.
25 Azaria si alzò e fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse:
Ora Azaria si alza ed eleva al Signore una preghiera. La eleva di mezzo al fuoco. Ancora una volta si vuole attestare il grande miracolo.
Azaria si alzò e fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse: La preghiera è innalzata mentre essi sono avvolti dalle fiamme.
Essi sono nelle fiamme, ma le fiamme non hanno alcun potere su di essi. È come se Dio avesse messo una barriera invisibile tra loro e le fiamme.
Le fiamme restano fiamme. Non possono né toccare, né lambire, né accarezzare i tre giovani. Dove essi giungono le fiamme si tirano indietro.
Può aiutarci a comprendere quanto avviene nella fornace il Salmo. Dinanzi a Israele, tutta la creazione si pone a suo servizio per volontà di Dio.
Quando Israele uscì dall’Egitto, la casa di Giacobbe da un popolo barbaro, Giuda divenne il suo santuario, Israele il suo dominio. Il mare vide e si ritrasse, il Giordano si volse indietro, le montagne saltellarono come arieti, le colline come agnelli di un gregge. Che hai tu, mare, per fuggire, e tu, Giordano, per volgerti indietro? Perché voi, montagne, saltellate come arieti e voi, colline, come agnelli di un gregge? Trema, o terra, davanti al Signore, davanti al Dio di Giacobbe, che muta la rupe in un lago, la roccia in sorgenti d’acqua (Sal 114 (113A).
Non solo le fiamme, ma tutto l’universo si trasforma in ciò che il Signore vuole che esso sia per il più grande bene dei suoi figli.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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