sabato 30 aprile 2022

È l’uomo che trasforma l’inferno da grande bene per la sua salvezza in grande male di disperazione e di morte eterna. Ma è l’uomo, non Dio.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE

26 «Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri; degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre. 

La benedizione è la confessione che il bene di cui si gode è solo un dono del Signore. Se loro sono vivi tra le fiamme, è purissima grazia del loro Dio. 

«Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri; degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre. Ogni bene è un grande miracolo del Signore. 

È un grande miracolo perché è un suo dono. Questa verità oggi è sparita dal cuore dell’uomo. La sua superbia gli fa pensare che tutto è da se stesso. 

I tre giovani riconoscono che la loro vita è da Dio, è in Dio, è per Lui, con Lui e benedicono il Signore. A Lui attribuiscono ogni bene.  

Il nome del Signore è degno di lode ed è glorioso perché tutto ciò che esiste di bene nell’universo è solo opera sua. Questa è la prima confessione della fede. 

Dio è benedetto. Se è benedetto, è solo fonte di bene. Chi è bene in sé, mai potrà fare il male. La sua natura è bene. Per il bene che è va lodato. 

Non va lodato per il bene che fa, ma per il bene che è. Se è bene, farà sempre bene. Se è  bene, nessuna opera da lui è fatta male. 

Se loro sono nella fornace e Dio lo ha permesso, ciò che Lui ha fatto è bene, anche se loro non conoscono ancora il perché. Questa verità va gridata. 

Da Colui che è bene, e Dio è il Bene Eterno, mai potrà venire il male. Tutto allora va visto come bene, sommo bene. Anche l’inferno è sommo bene. 

Qualcuno potrebbe pensare: come può essere bene l’inferno? Come può essere bene la morte? Come può essere bene ogni altro male per l’uomo? 

Tutto è bene perché serve perché l’uomo si conservi nel bene. Mai si consegni al male. Mai si abbandoni alla disobbedienza e alla trasgressione.  

L’inferno è sommo bene per l’uomo che ha fede, che crede nella Parola del suo Dio. Lui sa che se uscirà dalla Parola finirà in esso. Ecco il bene. 

È bene l’inferno per l’uomo perché è potente aiuto, è grazia di Dio perché l’uomo mai si allontani dal suo Signore. Finirebbe nella morte eterna. 

Tutto è bene, perché tutto è stato pensato e voluto per il più grande bene dell’uomo. È l’uomo che trasforma in male ogni bene di Dio. 

È l’uomo che trasforma l’inferno da grande bene per la sua salvezza in grande male di disperazione e di morte eterna. Ma è l’uomo, non Dio. 

Chi è il Signore che va benedetto, lodato, esaltato? È il Dio dei nostri padri? È Lui che va lodato e benedetto perché è Lui il solo Dio vivo e vero. 

Il nome di Dio è glorioso, perché gloriose sono tutte le sue opere. Solo Lui compie opere grandi e prodigiose. Solo Lui salva e redime i suoi figli. 

Se i tre giovani sono vivi nella fornace tra le fiamme, è solo opera del loro Dio. La loro vita è un dono del loro Dio non solo oggi, ma ogni giorno.  

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

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