domenica 2 febbraio 2020

I doni profusi dallo Spirito Santo su PADRE PIO



Stimmate invisibili: 7 settembre 1910 

L'evento 

Il 7 settembre 1910, 28 giorni dopo essere ordinato sacerdote, Padre Pio ricevette le stimmate, sotto l'olmo a Piana Romana. Al momento non lo disse a nessuno. Padre Pio ne fu imbarazzato, se ne vergognò. Noi lo sappiamo dalla testimonianza di don Salvatore Pannullo, arciprete parroco di Pietrelcina, otto anni dopo.  Quando venne comunicata a don Salvatore nel 1918, da sua nipote Grazia e  da Lucia Iadanza, la notizia che Padre Pio aveva ricevuto le stimmate, egli disse: "Voi lo sapete adesso, io lo so dal 1910." Dietro insistenza, Don Salvatore Pannullo disse: 'Nel pomeriggio del 7 settembre 1910, stando Padre Pio sotto l'olmo di Piana Romana, in preghiera e per prendere il fresco, gli si presentarono Gesù e la Madonna e gli donarono le stimmate. " Il mattino seguente, Padre Pio, recatosi in paese per la celebrazione della santa Messa, raccontò tutto all'arciprete, dicendo: "Zi' Tore, fatemi la carità: chiediamo a Gesù che mi tolga questa confusione. Voglio soffrire, morire di sofferenza, ma tutto nel nascondimento." I due pregarono e il Signore li ascoltò, togliendo a Padre Pio esternamente le stimmate, ma il dolore rimase. (Capuano, Con P. Pio, 215-6)  
 Padre Pio lo disse solo un anno dopo al Padre Benedetto in una lettera dell'8 settembre 1911. Egli spiega il ritardo "perchè mi sono fatto vincere sempre da quella maledetta vergogna", e descrive: “Ieri sera poi mi è successa una cosa che io non so né spiegare e né comprendere. In mezzo alla palma delle mani è apparso un po’ di rosso quasi quanto la la forma di un centesimo, accompagnato anche da un forte ed acuto dolore in mezzo a quel po’ di rosso. Questo dolore era più sensibile in mezzo alla mano sinistra, tanto che dura ancora. Anche sotto i piedi avverto un po’ di dolore. Questo fenomeno  è quasi da un anno che si va ripetendo, però adesso era da un pezzo che più non si ripeteva”. (Epist. I, 234) 

Padre Benedetto rispose il 29 settembre 1911, imponendogli il segreto sull'accaduto. "L'unica raccomandazione che ti debbo fare in tale proposito è di non manifestare niente a nessuno perchè: "Secretum Regis abscondere bonum est". (Tobia 12, 7) (Epist. I, 237) 

La conferma  

In una lettera del 10 ottobre 1915 a Padre Agostino, Padre Pio conferma che ricevette le stimmate la prima volta nel 1910, "... e poiché quest'anima a tale fenomeno rimase assai esterrefatta, pregò il Signore che avesse ritirato un tal fenomeno visibile. D'allora non apparvero più, però, scomparse le trafitture, non per questo scomparve il dolore acutissimo che si fa sentire, specie in qualche circostanza e in determinati giorni” (Epist. I, 669) 

La certezza 

Cleonice Morcaldi nel suo libro su Padre Pio scrive: "Siamo al 19 settembre 1968, vigilia del cinquantesimo anniversario delle stimmate del Padre. Le ricevette da Gesù, sul coro della piccola chiesa, il 20 settembre 1918. ... Baciandogli la mano, gli dissi: "Padre domani è il cinquantesimo anniversario delle vostre stimmate." E lui: "Della Messa?" "No, no, il 1960 fu il cinquantesimo della Messa, domani è della vostra crocifissione". Mi riprese dicendomi: "Ma tu vuoi dire cinquantottesimo?" Risposi subito: "Già, è vero, le avete ricevute a Pietrelcina le stimmate invisibili, il giorno della Natività della Madonna, l'8 settembre 1910. "E sì", mi rispose, chinando i capo.  (Cleonice Morcaldi, La mia vita vicino a Padre Pio, diario intimo spirituale, quinta edizione, Casa Sollievo della Sofferenza, 2013, pag. 234-5) 

Quando gli fu richiesto se le stimmate gli provocassero sofferenza, Padre Pio rispose: "Certo! Forse che Gesù me le ha date per decorazione?" (Fernando da Riese Pio X, Crocifisso Senza Croce, Edizioni Padre Pio, 2010, pag. 207) 

Le stimmate sono lesioni corporali che riproducono le piaghe di Cristo. Mani e piedi forati, costato trapassato. Nella teologia e mistica cristiana il soggetto riceve le stimmate quando entra (per grazia divina, indipendente dalla sua volontà) in uno stato di perfetta unione con Gesù sofferente, fino a identificarsi fisicamente con lui. 

G. C.

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