sabato 11 aprile 2020

La Corredentrice



Il dogma di Maria Corredentrice:  
è questo il momento opportuno per proclamarlo? 

Tale dogma permetterà una nuova effusione dello Spirito Santo. Maria promette  che lo Spirito Santo scenderà con nuova pienezza sulla Chiesa e sul mondo: “Sappiate  che lo Spirito Santo è più vicino che mai [...] Nel nome della Signora di tutti i popoli  pregate il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che verrà adesso più pienamente di quanto sia  mai accaduto” (31.05.1955). Questo dogma permetterà all’umanità di entrare in un  nuovo tempo, in una nuova epoca, l’epoca dello Spirito Santo. Quando avverrà  questo incoronamento di Maria, il demonio verrà sconfitto. A Ida è stata mostrata,  con immagini drammatiche, questa grande sconfitta di Satana: “Ho visto il drago che si  raggomitolava per cadere esausto e sconfitto. E la Voce diceva: «Il tuo potere è infranto e  la tua forza ti è stata tolta. Il tuo orgoglio e la tua alterigia vengono calpestati»” 
(11.02.1975); “Tutto questo accadrà” (25.03.1975). 
Questo dogma, su cui si sta dibattendo da molti anni, non è mai stato visto di buon  occhio da alcune componenti della Chiesa. Il timore prevalente è che un’eventuale  proclamazione di Maria Corredentrice, Mediatrice e Avvocata, comprometterebbe  irreparabilmente il già difficile dialogo ecumenico che da tanti anni si sta imbastendo  con le altre chiese cristiane. Già agli inizi degli anni ‘50 la Madonna descriveva le  violente opposizioni e i contrasti che si sarebbero scatenati attorno al dogma e che  recentemente si sono fatti ancora più aspri: “Questo dogma sarà molto contestato” 
(08.12.1952). “Gli altri vi attaccheranno” (04.04.1954). E profetizzava con parole  drammatiche: “Sarà una lotta per la vita o per la morte, ma alla fine lo Spirito vincerà” 
(25.03.1972). 
E proprio ad Amsterdam la Madonna, sapendo che questo dogma sarebbe stato  rifiutato e violentemente combattuto, ha affidato ai teologi un compito importante:  quello di trovare nei libri gli argomenti che dimostrano la verità teologica del titolo di 
Corredentrice, dandogli così un fondamento scientifico incontestabile: “Di’ ai vostri  teologi che essi possono trovare tutto nei libri. Non porto nessuna nuova dottrina. Porto  adesso gli antichi pensieri” (04.04.1954). 

Pablo  Martín  Sanguiao

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