mercoledì 8 dicembre 2021

LA SANTA VERGINITÀ

 


1. 1. Or non è molto abbiamo pubblicato un libro su La dignità del  matrimonio. In esso esortavamo le vergini di Cristo - come le  esortiamo anche adesso - a non disprezzare i coniugi dell'antico  popolo di Dio, anche se, paragonandosi con loro, troveranno che il  proprio dono divino è più grande e più sublime. Di tali coniugi e del  ministero che mediante la generazione dei figli rendevano al Messia  venturo fa l'elogio l'Apostolo chiamandoli il buon olivo, per  eliminare ogni superbia nell'olivo selvatico che vi è stato 

innestato 1. Non si deve pensare che fossero inferiori in merito,  anche se per diritto divino la continenza in se stessa è più  eccellente del matrimonio e la verginità consacrata più eccellente  delle nozze. Per loro mezzo, infatti, si preparavano e venivano  realizzandosi quegli eventi futuri che noi oggi riscontriamo essersi  verificati con meravigliosa efficacia: tanto che la stessa loro vita  coniugale aveva un valore profetico, e non va attribuito ai soliti  motivi di calcolo personale e di soddisfazione esclusivamente  umana se in certuni di loro la fecondità meritò degli onori segnalati  e se, in altri, fu resa feconda persino la sterilità. Ogni cosa in loro  accadeva per un'arcana disposizione divina. Quanto al tempo  presente, invece, coloro cui si riferiscono le parole: Se non riescono  a contenersi, si sposino 2 non hanno bisogno d'essere incoraggiati  ma rasserenati. Mentre gli altri, per i quali sta scritto: Capisca chi  può 3, hanno proprio bisogno di esortazione perché non si  spaventino, e di salutare timore perché non si inorgogliscano. Non  basta quindi elogiare la verginità perché venga amata. Occorrerà  anche aggiungere degli ammonimenti perché non si gonfi  d'orgoglio. 


Dignità delle vergini nella Chiesa, vergine feconda. 

2. 2. È quanto intraprendiamo con la presente trattazione. Ci aiuti  Cristo, figlio della Vergine e sposo delle vergini, nato fisicamente da  un grembo verginale, sposato misticamente con nozze verginali. Se  tutta la Chiesa è una vergine fidanzata a un sol uomo, il Cristo 4 

(come si esprime l'Apostolo), quale non dovrà essere l'onore che  meritano quelle persone che custodiscono anche nel corpo  l'integrità che tutti i credenti conservano nella fede! La Chiesa  ricopia gli esempi della madre del suo Sposo e del suo Signore, ed  è, anche lei, madre e vergine. Se infatti non fosse vergine, perché  tanto preoccuparci della sua integrità? E, se non fosse madre, di chi  sarebbero figli coloro ai quali rivolgiamo la parola? Maria mise al  mondo fisicamente il capo di questo corpo; la Chiesa genera  spiritualmente le membra di quel capo. Nell'una e nell'altra la  verginità non ostacola la fecondità; nell'una e nell'altra la fecondità  non toglie la verginità. La Chiesa è, tutt'intera, santa nel corpo e  nell'anima, ma non tutta intera è vergine nel corpo, anche se lo è  nell'anima. Di quale santità non dovrà dunque rifulgere in quelle  sue membra che conservano la verginità nel corpo e nell'anima?


Parentela di sangue e parentela spirituale. 

3. 3. Un giorno - racconta il Vangelo - la madre e i fratelli di Gesù  (cioè i suoi cugini) si fecero annunziare, ma rimasero fuori casa  perché la folla non permetteva loro di avvicinarsi [al Maestro]. Gesù  uscì in queste parole: Chi è mia madre? e chi sono i miei fratelli? E  stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: Ecco i miei fratelli!  Poiché, chiunque fa la volontà del Padre mio, questi è mio fratello e  madre e sorella 5. Ci insegnava con questo ad attribuire più  importanza al nostro parentado spirituale che non a quello carnale.  Ci insegnava a ritenere beata la gente, non per i vincoli di parentela  o di sangue che vanta con persone giuste e sante, ma perché,  attraverso l'obbedienza e l'imitazione, si adeguano al loro  insegnamento e alla loro condotta. Proprio come Maria, la quale, se  fu beata per aver concepito il corpo di Cristo, lo fu maggiormente  per aver accettato la fede nel Cristo. A quel tale, infatti, che aveva  esclamato: Beato il grembo che ti ha portato!, il Signore replicò: 

Beati sono, piuttosto, coloro che ascoltano la parola di Dio e la  osservano 6. Si sa di certi fratelli di Gesù (cioè suoi parenti di  famiglia), che non credettero in lui. A costoro cosa giovò la  parentela che li univa a Cristo? E così anche per Maria: di nessun  valore sarebbe stata per lei la stessa divina maternità, se lei il Cristo non l'avesse portato nel cuore, con una sorte più fortunata di  quando lo concepì nella carne. 

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