venerdì 17 dicembre 2021

Le grandezze di Gesù

 


c) Gesù vita

Voi siete vita, o Gesù, e la vostra vita è doppia, come avete doppia natura; poiché ciascuna delle vostre due nature è vivente, santamente e divinamente vivente. E la vostra vita è pure doppiamente nascosta: nascosta, cioè, nella sua propria grandezza e sublimità, come nel suo ammirabile abbassamento e nella sua umiltà: Vita nascosta nella Divinità, Vita nascosta nella Umanità: Vita nascosta ancora nella umiltà di una Vita viatrice e sofferente sulla terra.

Ho detto: Vita nascosta nella Divinità, perché questa Vita è nascosta nel seno del Padre, là essa esiste e abita in una luce inaccessibile, e la intensità della sua luce le serve di ombra e di velo, di tenebre e di oscurità allo sguardo di tutta la natura creata. Questa non può vedere quella Vita che per la luce della gloria, per la quale soltanto si vede la Divinità vivente e sussistente in se stessa e nella Umanità di Gesù1,

Adoriamo Gesù nella sua Vita nascosta, nella sua propria grandezza, nella sua propria luce. È la Vita della Divinità in se stessa e nel seno del Padre; è la Vita della Divinità nella sua Umanità; è la sussistenza della Umanità nella Divinità, che, senza dubbio, nessuno può vedere senza veder Dio. È ancora la Vita della sua Anima nella sua gloria, vita nascosta agli uomini ed agli Apostoli quando vivevano e conversavano con Gesù, vita conosciuta dagli Angeli e solo dagli Angeli non già nella luce della grazia bensì in quella della gloria.

E questa doppia vita di Gesù, vita divina e vita gloriosa, è nascosta ancora nella umiltà della sua vita mortale e viatrice sulla terra.

O Gesù, voi vivete nella gloria e nella Divinità, e questa gloria e questa Divinità sono nascoste nella Umanità, nell’infanzia, nella fuga in Egitto, e nelle ignominia della Croce. Voi siete Dio e si nota in Voi la natura e l’apparenza di uomo, come dice il vostro Apostolo (Fil 3, 8). Voi siete glorioso e vi vedo soffrire! Siete Vita e vi vedo morire! Siete Re, e Re di gloria, e vi vedo fuggire! Siete Figlio e Figlio unico di Dio, e vivete per trent’anni come figlio di un falegname, come un falegname, come un operaio ordinario! O Vita umana di Gesù! Vita umile, Vita impotente, Vita sofferente, Vita agonizzante, Vita morta su di una croce e chiusa in un sepolcro!

Ma Vita altissima nella sua umiliazione! Vita potente nella sua debolezza! Vita gloriosa nella sua croce, Vita sussistente pure nella morte e nel sepolcro! Vita allora pure adorata e dagli Angeli gloriosi, e dai demoni disperati, i quali sono maggiormente tormentati da questa Vita nascosta nella Croce, nella morte e nella tomba, da questa Vita sepolta nella terra e dalla potenza di questo nuovo Re del Cielo e del Regno dei cieli annunciato sulla terra e in quel mentre sepolto nella terra!

O quanti segreti, quante grandezze, quante meraviglie! Quanti misteri nascosti al nostro spirito e ai nostri lumi! al nostro spirito che apporta e riceve ombra più che luce ed è adatto, in questa vita, ad adorare nella riverenza piuttosto che a penetrare col suo ingegno sia nell’Essenza, sia nei disegni di Dio, nelle sue opere e nella più grande delle opere divine che è Gesù.

Eleviamoci dunque a Lui, nei misteri che abbiamo considerati e offriamogli le nostre adorazioni. O Vita nascosta nella Umanità! O Vita nascosta nella sublimità! O Vita umile! O Vita grande! O Vita umana! O Vita divina! O Vita increata! O Vita incarnata! O Vita sofferente! O Vita gloriosa! O Vita schiava! O Vita dominatrice! O Gesù vivente, potente e sovrano in Cielo e in terra, secondo quella parola uscita dalle vostre labbra sacratissime, sullo stato della vostra gloria e del vostro Impero: «Data est mibi omnis potestas in Cœlo et in Terra (Mt 28, 18)»: Ogni potere mi è dato in Cielo e in Terra!».

Ch’io vi conosca, o mio Signore e mio Dio, che vi ammiri, vi adori e accetti tutti i vostri poteri sopra di me; che abbracci tutti i vostri voleri! A voi dedico e consacro ciò che è già vostro per tanti titoli e che voglio sia vostro ancora per questo nuovo titolo della mia elezione e della mia volontà, per la offerta che ora intendo di farvi e di rinnovarvi. A voi dedico e consacro la mia vita e tutti gli istanti della mia vita, in onore degli stati e momenti della vostra vita! E voglio che, in virtù della mia presente intenzione, ogni momento e ogni atto della mia vita a Voi appartenga, o Gesù mio Signore, ed alla vostra sacratissima Umanità, con altrettanto diritto e potere che se ve li offrissi tutti e ciascuno in particolare.

Card. Pietro de Bérulle


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