Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile)
26.02.2022
Questo ritiro spirituale è nell’anno della fraternità, un anno forte. Il mondo ha tanto bisogno di essere fraterno, vive la grande divisione che causerà molta sofferenza sulla Terra ed è per questo che Dio mette questo esercito forte, mariano, pieno di fede e misericordioso per vegliare e pregare, in questi giorni, alla presenza di Gesù.
E quello che chiediamo in questo momento è la forza. Una delle grandi fragilità che l’uomo vive oggi è la debolezza. Quanto è debole l’uomo! Soprattutto nella fede. E Gesù ci chiede con forza di non essere uomini deboli ma uomini forti, uomini di Dio, uomini di fede, di preghiera. Allora la prima fonte che cercheremo in questo ritiro è la forza dello Spirito Santo per le nostre comunità, per le famiglie.
Tutti stanno attraversando un momento difficile, nessuno può negare questo momento difficile. Come ci ha detto Gesù, oggi stiamo vivendo una tempesta causata dal peccato. Non è una tempesta causata dalla natura, ma una tempesta causata dal peccato. E l’uomo non ha cercato quello che può realmente evitare ogni sorta di sofferenza: il cambiamento. Cambiare la direzione dei suoi atti, fuggire dalle insidie del demonio, dai peccati, avere sapienza e umiltà per vivere la santità, per voler essere santo. È necessario vincere questa tempesta. Questa tempesta passerà, ma prima che passi accadranno molte cose tristi. Ma è necessario, con la preghiera, vincere questa tempesta.
Oggi stiamo vivendo il tempo della sofferenza nell’anima, nel corpo e sulla Terra. Nel corpo le conseguenza delle epidemie, sulla Terra la fame, la guerra, il dolore, la sofferenza e nell’anima il peccato, che è la causa di tutta la sofferenza materiale e di tutta la sofferenza temporale. L’uomo dovrebbe rivolgersi alla presenza dello Spirito Santo, alla presenza di Dio, ma l’umanità sta prendendo la strada sbagliata. L’uomo non sta seguendo le orme di Gesù di Nazareth, le orme dell’amore, del perdono, della carità, della fraternità, della fedeltà, dell’obbedienza e dell’abbandono. Così pochi cuori oggi stanno cercando le orme di Gesù! Il mondo oggi segue la strada larga, dove tutto si può fare, dove tutto è permesso, e le famiglie stanno finendo.
I bambini e i giovani stanno perdendo quello splendore che è luce per il mondo, quello splendore che viene da loro stessi, perché tu hai la tua propria luce. Il sole illumina la Terra, tu illumini il mondo. In tutti i sensi. La tua luce è lo Spirito Santo in te. E l’umanità ha bisogno di avvicinarsi a questa luce.
Siamo nell’anno della fraternità. Cos’è la fraternità? È l’amore, è la comunione, è l’unione, è la famiglia, è la carità, è la compassione. Parlare della fraternità ci porta alla moltiplicazione. E il mondo avrà bisogno di moltiplicazione, specialmente nella preghiera. Affinché non arrivi qualcosa di terribile per la Terra e per i figli di Dio.
Per questo siamo qui in un ritiro diverso, in un tempo diverso. Se riflettete, vi rendete conto che niente è come prima. Dio ci sta mostrando che questo è il momento della conversione seria. Non abbiamo molto tempo. Avete già avuto un lungo tempo, un lungo tempo di ritiri spirituali, di moltitudini, adesso è il tempo della perseveranza nella fede. Molti, nel corso di questa sofferenza, anziché abbracciare la croce hanno lasciato. Invece di seguire il cammino si sono persi.
E così è la situazione che l’umanità vive oggi: molto poca fede. Una debolezza carnale e materiale molto grande. Ecco perché vediamo la grande divisione. Perché davanti a questa situazione Dio è Padre, ma è un Padre giusto e noi dobbiamo passare per questo tempo di giustizia. Nessuno deve contestare questo tempo di giustizia: affinché non perdiate ciò che esiste di più importante nella vostra vita, che è l’anima – la vita piena, ciò che non muore, che non finisce – è necessario che passiate per questo tempo di giustizia divina sulla Terra.
Ed è il tempo, come ha detto di Gesù, di abbandonarsi. Il tuo sì non può essere a metà. Fino a quando vivrai così attaccato alla miseria della Terra, se Dio ti ha dato l’abbondanza della Terra? Guarda che differenza: tu vivi attaccato alla miseria della Terra, mentre Dio ti ha dato l’abbondanza della Terra. E se non moltiplichi questa abbondanza passerai per la miseria, che è la fame. Come quella che oggi si sta vivendo in varie nazioni, anche in Brasile.
Ecco perché questo vostro ritiro è serissimo, figli. È un dono di Dio. Chi è qui è un inviato di Dio per i tempi di oggi. Chi vive questo ritiro è un inviato di Dio, perché Gesù ci dice che avremo bisogno di forza per vivere la sua santa volontà. E voi siete qui non solo per vostra volontà ma per volontà di Dio, perché il ritiro spirituale è importantissimo non solo per il Brasile ma per il mondo intero. Sono giorni di preghiera, di accoglienza della Parola. Dovete immergervi nelle profondità del Cuore di Gesù e vivere la fraternità.
Cercate in questi giorni di vivere la fraternità. Partecipate attivamente a questa fraternità: ai momenti di preghiera, ai momenti di lavoro. Vedrete che qui c’è una famiglia come la vostra famiglia, con le sue battaglie e le sue prove, così come nelle vostre case ci sono prove.
Ma vedrete che, se esiste una fonte di grazia per il mondo in questo momento, essa è la fraternità. Il mondo avrà bisogno di condividere e spartire, per costruire un mondo di pace. Non di avidità: l’avidità porterà al mondo le conseguenze del dolore, mentre la condivisione porterà al mondo la salvezza dell’amore di Gesù.
Ma dovete credere nelle orme di Gesù di Nazareth. Perché queste sante orme ci stanno conducendo a un mondo di pace, anche se adesso attraversate le tempeste che il mondo intero dovrà attraversare. Rosario tra le mani, ginocchia a terra e fede: questa è la grande missione di tutti i missionari di Dio. Perché molti saranno chiamati ma pochi saranno uomini di fede, pochi saranno pronti per la battaglia.
Molti avranno paura della tempesta. Voi (nel messaggio precedente) avete avuto la bella esperienza di stare sotto la pioggia mentre si parlava di tempesta. L’uomo pieno di paura scappa, l’uomo pieno di fede resta. E voi avete avuto la grazia di restare saldi. Così, in modo simbolico, Gesù ci mostra la grande realtà attuale del mondo. Chi ha paura scappa, chi ha fede resta saldo. Dobbiamo vincere il demonio. E il demonio non è una belva qualsiasi.
Per questo avremo questa grande catechesi in quest’anno della fraternità. Offrirete questo ritiro per la pace nel mondo, in tutti i sensi. Perché sta mancando pace nelle case, sta mancando pace nelle famiglie, sta mancando pace nel cuore della Santa Chiesa. Voi potreste dire: “Madre, ma come sta mancando pace nel cuore della Santa Chiesa?”. La Chiesa è gli uomini, se manca pace nelle famiglie manca pace anche nel cuore della Santa Chiesa. La Chiesa siamo tutti noi, figli. Sta mancando pace in Brasile e in tanti paesi che oggi stanno aderendo al dolore e alla distruzione della guerra, della violenza. Allora questo ritiro sarà per la pace, per la campagna viva della fraternità e per la guarigione dei cuori.
E affinché, in questo tempo della giustizia, il nostro raccolto sia degno di un figlio di Dio benedetto. È questo che chiedo! Che i vostri raccolti siano degni di un figlio di Dio benedetto. Perché ciascuno raccoglierà quello che ha seminato, nessuno potrà raccogliere quello che è stato seminato da un altro. Il tuo raccolto sarà il tuo, unicamente tuo. Quindi state molto attenti a quello che pensate, non giudicate, mantenete l’equilibrio.
Quello che il demonio cercherà di fare da qui in avanti è portarvi allo squilibrio. E voi dovete mantenere l’equilibrio. L’equilibrio dell’uomo è la preghiera. L’uomo può stare davanti alle peggiori tempeste della vita, ma se inizia a pregare vince. Allora il vostro equilibrio, sia per la sofferenza spirituale, sia per quella corporale e temporale, è la preghiera. Pensiero in Dio, volontà di essere fedele a Dio, desiderio di essere santo: chi non cercherà questa via che è Cristo, soffrirà il dolore delle tenebre sulla Terra.
Allora è necessario comprendere che siamo in un tempo speciale, così come questo ritiro è speciale. Forse voi che oggi siete qui e che avete avuto la felicità di fare vari ritiri spirituali in questo santuario, avete nostalgia di quel tempo, perché oggi è un tempo diverso, è un tempo di eventi fortissimi. È necessario che l’uomo comprenda che i segni di Dio sono chiarissimi sulla Terra, solo i ciechi non se ne sono resi conto. I segni sono visibili.
Allora non ci sarà un tempo come quello che avevate prima, oggi siamo in un tempo di giustizia, un tempo diverso. Siete vicini a un raccolto molto bello, ma per arrivare a questo raccolto del trionfo del mio Cuore Immacolato dovrete passare per sofferenze, sofferenze e sofferenze. Ma potete sentirvi forti, perché non le passerete da soli. Dio sarà con noi sempre. Ecco perché arriva la brezza leggera, arriva Gesù e porta il mondo tra le sue braccia in questo tempo di tribolazione.
Sono certa che oggi vivrete il vostro dono e che questo vostro ritiro sarà uno dei più grandi, perché più grande è la croce sulla Terra più grande deve essere anche la preghiera. E voi siete in un momento di croce sulla Terra. Allora questo ritiro deve essere proprio di unzione, non è vivere un ritiro soltanto con parole, ma con spirito e verità. Vivere degnamente.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Dio vi affida qui una missione molto seria e bella, speciale, in un momento di battaglia forte sulla Terra. Ma Gesù ha detto: io farò del mio esercito il migliore esercito del mondo. E sono certa che la vostra preghiera cambierà molte cose, figli.
Per questo chiedo anche a Gesù di benedire questi fiori per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima.
Siate mossi dalla fede, perché sempre – quando guardiamo il tempo di battaglia – abbiamo la certezza che dopo la battaglia arriva la grazia. Così potete essere certi che dopo tutto questo che dovrete sentire, passare e vivere, voi vedrete molta grazia nel mondo, molta grazia di Dio sulla Terra. E siate fraterni come Gesù vuole che siate.
Faccio gli auguri ai festeggiati, che Dio benedica tutti i figli.
Ecco la Serva di Dio, la Madre di Dio, la Madre della Pietà. Il Signore mi chiama.
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