giovedì 7 aprile 2022

LIBERAZIONE Sulla Confessione

 


L'ASSURDO DELL'INDIFFERENZA

Quando c'è il sospetto di trovare in una zona un tesoro nascosto c'è la caccia al tesoro; quando c'è la probabilità di trovare in un luogo del petrolio c'è la caccia al petrolio.

Se anche non fossi sicuro del Paradiso, non puoi a priori negare la probabilità che esso ci sia veramente. Non c'è atto di stupidità piú grande che rifiutarsi, in partenza, di ricercare se esso c'è: significa autocondannarsi a perderlo eternamente, a perdere eternamente la felicità di un corpo risuscitato e giovane, glorioso e immortale; a perdere la felicità della visione di Dio e dell'amore e dell'intimità di parenti, di amici e di tutti gli eletti.

L'assurdo è ancora qui: tanti, cosí disinteressandosi della propria fortuna eterna, credono di far mostra di superiorità e di intelligenza!

Se una persona che stimi competente e onesta ti dicesse di fare un concorso importante per il quale avresti molte probabilità di vincerlo, tu non studieresti notte e giorno per vincerlo? Se poi la stessa persona ti dice di riacquistare quel tesoro inestimabile che è la grazia di Dio con una cosa tanto facile qual è la confessione, tu ti rifiuti o rimandi sempre.

Quando rifiuti Dio, Dio chiama un altro al tuo posto. Fin dall'eternità egli ha stabilito il numero degli eletti che debbono formare il Corpo Mistico e chiama tutti gli uomini a farne parte. Quando tu, 100, 1.000, un miliardo di persone rifiutano tale fortuna, Dio chiama altri; se fosse il caso posticiperebbe di un po' di anni la fine del mondo per raggiungere con altri il numero degli eletti. Un giorno Gesú parlando dell'inferno disse agli ebrei: « Là sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. Verranno dall'Oriente e dall'Occidente, da settentrione e da mezzogiorno per mettersi a mensa nel regno di Dio ». (Lc.13, 2830).

Quasi sempre l'ateismo e i dubbi sulla fede sono frutto del peccato. Un professionista ogni volta che m'incontrava mi tempestava di domande e di dubbi. Un giorno, intervenuto a un ritiro spirituale, alla fine mi chiese di confessarsi. Si confessò e bene. Alla fine, alzandosi, si stropicciò gli occhi e disse: - Mi sono scomparsi completamente i dubbi. Erano i miei peccati che m'impedivano, come nubi, di vedere il sole di Dio.

Tanti, infine, fanno come Pilato che chiedono: « Cosa è la verità? »; e si voltano dall'altra parte, per non sentire la risposta.

Di Padre Ildebrando A. Santangelo


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