Gesù non guarda tanto il patire, ma la buona volontà dell’anima. Le cose forzate e senza amore, per quanto grandi, sono piccole e a Gesù sono di peso:
“Figlia mia, Io non guardo tanto il patire, ma la buona volontà dell’anima, l’amore con cui soffre. Per questo, il più piccolo patire si fa grande, i nonnulla prendono vita nel Tutto e acquistano valore, e il non patire è più forte dello stesso patire. Che dolce violenza è per Me vedere una creatura che vuole patire per amor mio! Che importa a Me che non soffra, quando vedo che il non patire gli è chiodo più trafiggente dello stesso patire? Invece, la non buona volontà, le cose sforzate e senza amore, per quanto grandi sono piccole. Io non le guardo, anzi, mi sono di peso”. (Vol. 12°, 24-101918)
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