martedì 18 aprile 2023

NON FATEVI INGANNARE! UOMO O DONNA

 


INFANZIA E ADOLESCENZA 

INFANZIA E DISFORIA DI GENERE 


Come abbiamo in parte già visto, l'ideologia gender presenta una serie di problemi fin dall'infanzia. Non è facile capire che persone che si presume abbiano buon senso, come i nostri parlamentari e che addirittura hanno figli a questa età, pensino seriamente, almeno così votano, che, salvo alcuni rarissimi casi di anomalie fisiche o psicologiche, si creda che sia possibile decidere liberamente del proprio sesso e cambiarlo, se ci sembra giusto. Vallo a dire a una madre normale che suo figlio di cinque anni può essere una femmina se lo sceglie, ma spesso i genitori non sanno cosa sta succedendo. L'indottrinamento deve iniziare il più presto possibile, quando i bambini non hanno ancora concetti morali e barriere etiche e sono quindi facilmente manipolabili. La stragrande maggioranza dei bambini ha ben chiaro se sono maschi o femmine, finché magari un insegnante, influenzato dall'ideologia di genere, non cerca di convincerli del contrario.  Data la permeabilità dei bambini, la questione è più pericolosa di quanto sembri, anche se la mia speranza è che le vittime di queste lezioni tornino a casa e dicano ai loro genitori: "Oggi la maestra ci ha detto che se voglio posso essere una femmina, e mia sorella un maschio. Mamma, la maestra è pazza". 

 Ma la Spagna non è l'unico Paese al mondo, perché questo è un problema universale, già presente in tutti i continenti. Fortunatamente, alcuni Paesi importanti, come gli Stati Uniti, stanno iniziando a riprendersi, così come diversi Paesi che hanno dovuto soffrire per molti anni sotto il giogo comunista. Per l'American College of Pediatricians, quindi, sono i fatti, e non l'ideologia, a determinare la realtà, ovvero che la sessualità è un tratto biologico oggettivo. Nessuno nasce con un genere, ma con un sesso biologico. Il genere (la consapevolezza e la sensazione di essere maschio o femmina) è un concetto sociologico e psicologico, non un concetto biologico oggettivo. È vero che entrambi i sessi hanno pari dignità e diritti, ma biologicamente non siamo uguali.  Nessuno nasce con la consapevolezza di essere maschio o femmina; questa consapevolezza si sviluppa nel tempo e, come tutti i processi di sviluppo, può deviare. 

 Quando un ragazzo biologicamente sano crede di essere una ragazza, o una ragazza biologicamente sana crede di essere un ragazzo, c'è un problema psicologico oggettivo nella mente, non nel corpo, e deve essere trattato come tale. Questi bambini soffrono di disforia di genere, che è un disturbo mentale, per il quale il miglior trattamento, con successo nella stragrande maggioranza dei casi, è raggiungere la pubertà e lasciarla passare naturalmente, mentre le operazioni di cambio di sesso o i blocchi ormonali non sembrano soluzioni adeguate, ed è per questo che la clinica John Hopkins di Baltimora, che è stata un pioniere in queste materie, ha smesso di praticarle visto il loro clamoroso ed evidente fallimento. 

Il problema è che molti politici credono che, avendo il potere politico, le Scienze, e soprattutto la Medicina, siano a loro subordinate, e siccome non credono nella Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, di fronte a genitori che cercano il meglio per i loro figli, nel loro settarismo e nella loro profonda ignoranza non rispettano il Diritto dei genitori di educare i propri figli secondo le loro convinzioni, e pretendono che chi cerca di difendere i propri figli da trattamenti pericolosi, come il blocco ormonale, li scavalchi, togliendo loro persino i Diritti di Genitore. 
 A questo proposito, l'American College of Pediatricians afferma: "La pubertà non è una malattia e i blocchi ormonali possono essere pericolosi.  Reversibili o meno, i blocchi ormonali inducono uno stato patologico - l'assenza di pubertà - e inibiscono la crescita e la fertilità in un bambino precedentemente biologicamente sano". 
 Francamente, mi fido più dei pediatri americani che dei politici. 

Pedro Trevijano



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