mercoledì 8 novembre 2023

LOTTA TRA SACRO E PROFANO.

 


AGONE MISTICO

 La lotta di oggi 



2. - Testo del 1931. (Sull’Eucaristia). 

«Ecco il grandissimo tesoro: la morte in Croce di nostro Signore Gesù Cristo, sul Calvario. Il santo Sacrificio della Messa è la chiave che apre lo scrigno contenente questo tesoro. E Dio ci permette di attingervi a piene mani. Ogni volta che noi assistiamo alla celebrazione della santa Messa, noi otteniamo gli stessi meriti che se fossimo presenti alla morte di Gesù sul Calvario. Dopo la consacrazione, Gesù è veramente presente sull’altare, presente come quando si trovava con noi in questo mondo, presente di quella presenza storica che iniziò nella grotta di Betlemme, la notte di Natale, di fronte alla Corte celeste rimasta estatica per questo evento straordinario. Sull’altare Gesù si offre per noi, prega con noi, e sostiene le nostre richieste come faceva quand’era con noi sulla terra, prima di ascendere al Cielo. Il Signore ha rivelato a santa Mechtilde che noi possiamo offrire la santa Messa a Dio Padre nel momento in cui il sacerdote la offre, come si offre un tesoro personale, e che la ricompensa che Dio ci riserva è molto generosa. Santa Colette, al momento dell’elevazione, ha visto Nostro Signore sulla Croce, coperto di ferite sanguinose, che pregava per i peccatori. San Lorenzo Giustiniani dice che centinaia di peccatori sono salvati dalle preghiere di Gesù, fatte per loro durante la santa Messa. Quando Gesù scende sull’altare, viene con molti angeli che pure pregano con noi. Nell’assistere con devozione alla santa Messa noi aumentiamo la gloria di Dio, e raccogliamo più meriti che non con tutte le altre preghiere. Con una sola Messa noi espiamo più peccati che non con le penitenze più austere. La santa Messa ci permette di rendere a Dio, in maniera degna di Lui, tutta la riconoscenza che gli dobbiamo. Una Messa alla quale assistiamo personalmente ci è più utile che molte Messe celebrate per noi dopo la nostra morte. 

Quando assistiamo alla Messa per onorare un santo, non c’é nulla che gli piaccia o gli convenga più di questo, a tal punto che non riesce più ad abbandonarci. La partecipazione devota alla santa Messa ci tiene lontani dalle sventure che altrimenti ci arriverebbero se volontariamente rifiutassimo questo aiuto. Anche gli affari materiali e temporali vanno meglio grazie alle benedizioni che ci procura la santa Messa. La santa Messa ci ottiene la conversione dei peccatori, la guarigione di persone ammalate, la remissione dei nostri peccati veniali, quelli che siamo decisi a correggere, la grazia e la forza di superare le tentazioni, e la grazia di fare una buona morte. Ad ogni Messa noi otteniamo un aumento in gloria e di felicità per il Cielo. Grazie alle Messe alle quali partecipiamo con fede e devozione, noi diminuiamo la durezza del nostro purgatorio e possiamo quindi sperare un purgatorio più corto e meno doloroso. Se non ci è possibile far celebrare una Messa particolare in suffragio dei nostri cari defunti, possiamo liberarli interamente dalle “fiamme” del Purgatorio partecipando devotamente ad una Messa, e pregando per loro. Alla fine della nostra vita, quando ci troveremo alla presenza del Giudice supremo con davanti il libro aperto della nostra vita per la resa finale dei conti, le Messe alle quali avremo partecipato devotamente saranno la nostra consolazione. Il santo Sacrificio della Messa viene offerto giorno e notte se si calcola il giro di tutta la Terra. È dunque possibile vivere in unione con le sante Messe offerte giorno e notte su tutta la faccia della terra. Questo ha come conseguenza di aumentare la portata delle nostre preghiere. Se per negligenza ci priviamo di assistere alla Messa, incorriamo in una ingente perdita. Quando il sacerdote benedice i  fedeli, Gesù ratifica questa benedizione, e così viene allontanato da noi il nemico infernale.» Imprimatur: P.Cloutier (Delegatus Vicarii Capitularis). Quebec, il 18 agosto 1931

De Parvulis 

Nessun commento:

Posta un commento